In quali responsabilità e sanzioni possono incorrere gli installatori nella realizzazione di un impianto di sicurezza?
Qualche consiglio pratico, utile e di facile interpretazione a chi vuole acquistare un sistema antifurto per la propria casa e non sa come orientarsi. Domande e Risposte che Vi possono aiutare nella scelta migliore per il Vostro impianto antifurto.
lunedì 27 agosto 2012
Responsabilità e sanzioni degli installatori di sicurezza
Responsabilità e sanzioni degli installatori di sicurezza
mercoledì 22 agosto 2012
Barrierine infrarosso a stilo da esterno
Buongiorno,
sarei interessato all’acquisto delle barrierine a stilo da esterno ma non riesco a trovare nè chi li vende nè i relativi prezzi.
Potrebbe aiutarmi?
grazie
Raffaele
Buongiorno Raffaele
Non so come e dove abbia cercato, ma credo che ormai tutti i principali costruttori di sistemi di allarme Italiani ed esteri offrano tra i loro sensori le barriere infrarosso a stilo. Sia i costruttori specializzati in sensoristica, sia i distributori, sia gli installatori di sicurezza sapranno indirizzarla all’acquisto – sui prezzi, onestamente, non posso aiutarla più di tanto vista la varietà di modelli, prestazioni e formati.
Anche facendo una semplice ricerca su Google per barriere infrarosso si trova di tutto (e di più) – anche se per un prodotto del genere le consiglierei di rivolgersi ad un installatore o distributore specializzato: per loro natura le barriere hanno bisogno di essere installate con molta cura per non incorrere in futuri problemi di disqualifica e falsi allarmi.
Sensori di vibrazione alle inferriate
buongiorno,
avrei bisogno di installare dei sensori sulle mie finestre e portefinestre che danno su giardino esterno. Le mie finestre hanno tutte sbarre antiintrusione apribili con chiave. la mia domanda è:quali sensori mi consiglia: ad infrarosso oppure sono sufficienti sensori antieffrazione ( che rilevano le vibrazioni) per le sbarre di ferro (perdoni la definizione non corretta)?
…o ne esistono altri?
- Gino
Buongiorno Gino
Sono due tipologie di protezione diversa, ma in sostanza mi sembra che nel suo caso svolgano la medesima funzione.
I sensori di vibrazione sulle sbarre di ferro possono essere solo un po’ più difficili da installare (dipende molto dalla forma e della collocazione delle sue inferriate) – provi magari a fare un test su una finestra facendo un’installazione volante, collegando il sensore con una batteria e verificando che la taratura sia sufficiente a rilevare il tentativo di apertura. Ma, al netto di questo, direi che vanno bene per il suo caso.
Falso allarme su contatto magnetico escluso
Salve Sig. Mauro,
approfitto della sua gentilezza e competenza per farle una domanda: ho una sistema totalmente filare che mi consente, all’occorrenza, di tenere una o più finestre aperte(dove ho i contatti ad incasso) ed allarmare il sistema senza che la centrale vada in allarme, quindi senza dover fare operazioni sulla tastiera di escludere quella/e finestra/e. L’altro giorno però ho avuto un falso allarme scaturito da una finestra che avevo lasciata aperta e sono sicuro che un eventuale riscontro non l’abbia chiusa e riaperta. Quale può essere la causa, un malfunzionamente della centrale oppure del contatto? Nel ringraziarla anticipatamente la saluto cordialmente.
Andrea
Buongiorno Andrea
L’auto-esclusione della linea è una funzione abbastanza comune nelle centrali – in pratica, al momento dell’attivazione la centrale controlla che tutte gli ingressi (in senso di linee) siano chiusi o a riposo. Nel caso in cui uno o più ingressi siano aperti, questi vengono automaticamente esclusi e quindi ignorati.
Bisogna vedere però come la sua centrale interpreta l’eventuale riarmo dell’ingresso. In teoria, se mantiene la linea esclusa, qualunque input proveniente da quella linea viene ignorato fino alla successiva riattivazione del sistema; ma se l’esclusione è solo per il singolo allarme – in genere è così – e quindi al riarmo tutto torna normale, allora la situazione diventa diversa.
Nel primo caso, il problema può essere solo della centrale: se la linea è esclusa, su quella linea può fare quello che vuole e non succede niente. Nel secondo caso, il problema potrebbe essere anche del contatto che potrebbe aver rilevato una falsa chiusura – di per sè insignificante in situazioni normali, ma che in questo caso avrebbe di fatto ri-armato la linea e quindi provocato il falso allarme. E’ abbastanza anomalo e poco probabile, ma l’esperienza (e la scienza!) ci insegna che le cose poco probabili non sono impossibili, sono solo più rare. Se lo può far confermare da un qualunque vincitore del SuperEnalotto…
Potrebbe essere un caso sporadico, ma al suo posto farei comunque verificare sia il contatto che la centrale o comunque terrei sotto controllo la situazione perché è abbastanza singolare con un contatto magnetico avere una situazione simile, soprattutto se è certo (al 100%) che la finestra non è stata chiusa e riaperta, neanche per una frazione di secondo.
martedì 21 agosto 2012
Sensori a tenda e contatti magnetici
I sensori a tenda che proiettano i raggi dall’alto verso il basso,possono essere installati al posto dei contatti magnetici,o possono essere aggiunti mettendoli in serie al contatto magnetico esistente?
Se possibile avere delle indicazione la ringrazio anticipatamente.
Salvatore
Buongiorno Salvatore
I sensori a tenda sono sensori come tutti gli altri e quindi possono sostituire i contatti o essere aggiunti in serie senza problemi.
Volendo metterli in serie al contatto che segnala l’apertura, l’unica contro-indicazione è che non avrà un allarme segnalato singolarmente per il sensore e per il contatto, ma solo una segnalazione comune ad entrambi che la linea è andata in allarme. Trattandosi però di un contatto magnetico, abbastanza semplice da verificare, credo che l’inconveniente sia minimo.
Perimetrale e codice anti-rapina
buongiorno Sig. Mauro,
una domanda che mi affligge sui sensori a esterno è il problema egli animali domestici.
Ho una villa su due livelli con ingresso più 3 porte finestre con inferiate che danno su un ampio giardino con 2 cani di grossa taglia. volendo installare un impianto d’allarme quali sensori potrei installare su tali porte finestre per evitare i falsi allarmi.
Ma, e questa domanda è ancora più difficile, trattadosi di una villetta isolata, quale “furberia” potrei mettere in atto per evitare che i malviventi mi aspettino fuori la porta e mi costringano a disattivare l’impianto una volta entrati?
Esiste un impianto, ad esempio, che dia un OK “fasullo” ma che genera allarme in tali casi???
- Franco
Buongiorno Franco
Se i cani non entrano in casa, l’ideale potrebbe essere l’installazione di barrierine infrarosso a stilo sulle 3 porte-finestra. Le barrierine formano come una tenda di raggi infrarosso che rilevano l’allarme solo in caso di attraversamento, sono facili da installare, esistono in versione con filo e via radio e sono anche esteticamente (abbastanza) mimetizzate con l’infisso – si installano a filo del serramento ed hanno uno spessore di pochi centimetri.
Ora la domanda difficile: la furberia migliore sarebbe trovare un sosia che disattivi per lei l’impianto e, una volta che il sosia è entrato in casa ed è al sicuro, lei entra tranquillamente e lo congeda. Nel caso in cui ci siano malviventi che la aspettano fuori dalla porta, lascia il suo sosia in ostaggio a loro e scappa più in fretta che può.
Ok, scherzavo.
Certo, esiste un sistema: oltre al codice di attivazione normale, può impostare un codice di disattivazione rapina. Per esempio, 123 è quello normale, 321 è quello rapina. L’effetto sull’impianto è assolutamente identico (l’impianto si disattiva normalmente) ma il codice rapina fa partire una chiamata silenziosa tramite il combinatore telefonico alle Forze dell’Ordine, alla Vigilanza o a chi vuole lei. Non serve un impianto particolare, basta una centrale (e ce ne sono molte) che abbia questa funzione.
Detto questo, devo anche dirle, però, che francamente ci vuole sangue freddo quando si ha una pistola puntata alla testa o un coltello alla gola per digitare il codice rapina. Sembra facile, ma in realtà questi sono frangenti molto brutti in cui uno non vorrebbe mai trovarsi e per esperienza le dico che spesso la volontà di fare l’eroe ha trasformato la situazione da brutta in drammatica.
lunedì 20 agosto 2012
Predisposizione antifurto per villetta
Salve, sto realizzando in modo fai da te l’impianto elettrico di casa e tra le varie predisposizioni che ho fatto c’è anche quella per l’allarme,l’abitazione è una piccola villetta con giardino davanti e balcone che gira intorno a tutta la casa, io avrei pensato di allarmare le persiane con dei semplici contatti, mettere qualche infrarosso nella sala cucina e predisporre qualche infrarosso a fasci(in un futuro avrò un cane che girerà x casa) sulla balconata e sul giardino.
Visto che sono ancora in tempo x fare tutto non vorrei sbagliare nella scelta del sistema migliore/al miglior prezzo.
la mia domanda riassumendo è: meglio in contatti alla persiane, alle finestre, ad entrambe, realizzare il perimetrale infrarosso o lasciare perdere, mettere gli infrarossi interni a soffitto a parete?! eccetera…
Ringrazio anticipatamente
Pietro
Buongiorno Pietro
La soluzione ideale per lei sarebbe proteggere bene il perimetro con delle barrierine a stilo infrarosso e contatti a filo sulle tapparelle o magnetici di apertura sugli infissi ed integrare la protezione esterna con dei sensori volumetrici interni nei punti più critici (ingressi, accessi dall’esterno, passaggi).
In questo modo potrà sfruttare anche la parzializzazione giorno/notte ed essere protetto quando è in casa – problema non indifferente per una villetta con giardino.
A livello di predisposizione non cambia molto (tubazioni – grandi ! – vicino a porte e finestre e per i sensori nelle stanze prescelte). Si ricordi la predisposizione del combinatore telefonico, portando la linea PSTN vicino alla centrale, se lo ritiene necessario. Può comunque sempre utilizzare un combinatore GSM e, se proprio vuole guardare avanti, un collegamento dati (serve un accesso LAN).
Altra cosa importante sono gli attivatori. Se utilizzerà la parzializzazione dovrà avere quello principale davanti o vicino all’ingresso più un attivatore interno di servizio vicino alla zona notte, o comunque di pratica utilità se deve attivare l’impianto la sera quando è in casa.
Probabilmente potrebbe servire anche una sirena esterna, che può predisporre utilizzando la tubatura più comoda vicino ad un infisso, ed una interna se vuole il pre-allarme per il perimetrale.
Buon lavoro!
Etichette:
antifurto,
antifurto via cavo,
barriere infrarosso,
consigli antifurto casa,
consiglio antifurto casa,
contatto magnetico,
parzializzazione,
perimetrale,
predisposizione antifurto,
tastiera
Collegamento dei contatti magnetici
Salve, complimentandomi anzitutto per il blog, Vi scrivo perchè vorrei installare un impianto d’allarme filare con una centralina che serve tre piani separati, comandata da tre rispettive tastiere e una sirena esterna. Per quanto riguarda i sensori di apertura delle finestre dovrei però (trattandosi di casa vecchia non predisposta) portare i tubi dalle finestre al locale della centrale. Mi sono informato sui tipi di impianti disponibili e mi pare di aver capito che con i sistemi a “bus” siano sufficienti due fili che collegano più sensori….. volevo pertanto chiedere cortesemente conferma, prima di iniziare (a combinare guai), se a Vostro parere sarebbe sufficiente, per ogni singolo piano della casa, collegare una finestra con l’altra con un tubo fino ad arrivare quindi con un singolo tubo alla centrale (per ogni piano appunto), oppure è indispensabile arrivare alla centrale con un tubo per ogni finestra e sensore. In caso sia sia sufficiente un singolo tubo…basterebbe un 20 / 25 mm di diametro??…e in tal caso, poichè il tragitto dei 2 fili, dal sensore più lontano alla centrale, potrebbe arrivare a circa 30 – 35 metri…dovrei installare qualche alimentatore o concentratore suplementare??
Scusandomi per la domanda un po’ articolata..ringrazio anticipatamente per la risposta….
Saluti
- Denis
Buongiorno Denis
Domanda molto complessa… proverò prima a risponderle sulla questione pratica e poi faremo insieme un paio di considerazioni di ‘sistema’.
Sarebbe sufficiente, per ogni singolo piano della casa, collegare una finestra con l’altra con un tubo fino ad arrivare quindi con un singolo tubo alla centrale (per ogni piano appunto)?
Sì, è sufficiente.
Basterebbe un 20 / 25 mm di diametro??
Sì, per i contatti basta – ma una regola non scritta dell’installazione recita che, siccome posare un tubo grande è uguale che posare un tubo piccolo, consideri che più grande lo mette, meglio è. Un giorno, non lontano, scoprirà che in quel tubo potrebbe passarci un altro cavo che le serve…
Dovrei installare qualche alimentatore o concentratore supplementare?
Mmhh… direi di no, ma è un no con riserva.
Detto questo, per fare quello che scrive, non le serve un sistema a bus. I contatti magnetici di apertura sono normalmente collegati con due fili (al massimo 4 se collega l’anti-manomissione, ma essendo intubati può farne a meno) perché sono sostanzialmente dei circuiti NC+, come degli interruttori.
Di conseguenza, può portare un cavo con più conduttori ad ogni piano e partire con due fili verso ogni contatto – il positivo è comune alle linee, quindi può fare la giunta in centrale o nella scatola, mentre la segnalazione dell’allarme è singola per ogni contatto e andrà collegata sugli ingressi in centrale.
Alternativamente, se non dovesse avere bisogno di una segnalazione puntuale per ogni contatto, può raggruppare le zone, ad esempio, per piano. Idem come sopra, con la differenza che risparmia di andare da ogni contatto alla scatola di derivazione al piano e collega i contatti in serie. Risparmia ingressi in centrale, ma perde informazioni su quale contatto si è aperto al piano x.
Un’ultima nota: i sistemi bus sono adatti per impianti medio-grandi e sono più comodi da installare (solo due fili), ma più difficili da programmare (bisogna indirizzare tutte le singole periferiche). Inoltre, come per i sistemi via radio, perde l’universalità perchè il protocollo di comunicazione è proprietario e quindi dovrà necessariamente utilizzare solo componenti di quel sistema o acquistare schede supplementari (spesa ingiustificata nel suo caso).
Trasmettitore wireless in blocco
Ho una centrale wireless con sensori e sirena sempre senza fili. Quando attivo il sistema, il trasmettitore della sirena wireless (un piccolo circuito che ho dovuto montare all’interno della centralina) va in blocco. Questo però avviene solo se la centrale è alimentata a corrente, mentre se la spina è tolta dalla presa e quindi la centrale è alimentata dalla batteria tampone, il tutto funziona regolarmente. Per blocco intendo un blocco vero e proprio ossia non risponde più a nessuna sollecitazione della centrale (rimane acceso un led rosso fisso sul trasmettitore. Quando funziona correttamente, ad ogni sollecitazione il led deve lampeggiare manifestando la trasmissione) e l’unico modo per resettarlo è togliere alimentazione alla centrale scollegando anche la batteria.
Sono in contatto con la ditta che mi ha venduto l’impianto e secondo loro la centrale funziona regolarmente e il difetto stà nel trasmettitore… Il problema è che me ne hanno già inviati 3 e tutti si comportano in modo analogo (solo l’ultimo che mi è stato inviato a volte funziona regolarmente ma, in modo aleatorio, si blocca anch’esso).
Un amico tecnico mi ha detto che potrebbe essere problema di interferenze consigliandomi di allontanare il trasmettitore dalla centrale, ma non avendo un cavo per allarme schermato, mi chiedevo se potevo usare un classico cavo per impianti elettrici (ci passano 220 volt, non credo dovrei avere problemi col passaggio di 12, no? ). Secondo lei questa prova è utile e nel caso, per collegare il trasmettitore, posso usare un comune cavo per corrente?
La ringrazio in ogni caso per l’attenzione e le auguro buona serata.
Nico
Buongiorno Nico
Sì, credo che valga la pena effettuare la prova e per farlo può utilizzare un normale cavo schermato, anche se di sezione più grande – giusto per vedere comunque se funziona.
Ci sono degli elementi, però, nella sua descrizione che mi fanno pensare ad un problema di natura diversa – o forse ad un altro problema, oltre a quello di un possibile disturbo elettrico sul trasmettitore (che sarebbe l’unica cosa che risolverebbe allontanandolo dalla centrale). Non ho sicuramente tutti gli elementi per fare una diagnosi precisa – e forse in questo il servizio tecnico dell’azienda sarà più utile – ma è sicuro che il collegamento dell’alimentazione sia corretto?
C’è qualcosa di molto sospetto nel fatto che il modulo TX alimentato a batteria funzioni, mentre collegandolo all’alimentazione primaria questo vada in blocco. Qualcosa di molto sospetto soprattutto nei due fili che portano alimentazione al TX. Il fatto che la scheda sia stata sostituita e che continui a presentare lo stesso problema è già indice di una natura ‘esterna’ al TX del malfunzionamento; inoltre un blocco così totale sull’elettronica (per cui è necessario un reset per riavvarla) è oltremodo indice di problemi di alimentazione più che di un disturbo…
Verifichi bene con il Servizio Tecnico i collegamenti dell’alimentazione, descrivendo esattamente come e cosa ha collegato sui morsetti, se e quali fili ci sono in parallelo e da dove arrivano.
Eventualmente se ha un multimetro (un tester) a portata di mano può fare qualche prova con loro ‘in diretta‘, ma credo che sia più probabile che o sta portando un’alimentazione errata al TX (per un errore di collegamento), o c’è un problema (un corto-circuito, un falso contatto) che causa un’errata alimentazione – nel qual caso il collegamento è corretto ma il multimetro le darà la soluzione.
sabato 18 agosto 2012
L’accecamento dei sistemi senza filo
Salve,
Io ho un antifurto misto filare wireless abbastanza recente e di una marca conosciuta. Ho voluto sperimentare di mia persona se era possibile accecare l’impianto con un semplice apricancello. Inizialmente non ci credevo ma e’ proprio cosi’ e’ bastato tenere premuto il pulsane del telecomando e l’impianto era completamente accecato. Credo sia inutile sprecare troppe parole e’ una prova molto semplice che chiunque puo’ fare. Non sono cosi’ convinto che queste protezioni varie anti accecamento, saturazione, jamming funzionino. Altrimenti come utilizzo il telecomando del cancello mi dovrebbe partire l’allarme mi pare un po’ assurdo… O comunque entrano un funzione dopo un certo tempo ovvero il ladro e’ gia’ bello tranquillo in casa a fare il suo lavoro, oppure potrebbe interrompere il disturbo dopo un certo tempo tempo prima che entri in funzione la protezione.
Invito chinque abbia un impianto con componenti wireless a procurarsi un semplice telecomando e a fare questa prova…..
- Alessio
Buongiorno Alessio
Grazie per il suo contributo e per la sincerità del suo commento.
Come dicevamo nel post originale, “l’accecamento dei sistemi senza filo non è una leggenda metropolitana. Ma, ribadisco, da qui a dire che TUTTI i sistemi wireless possano essere accecati con un radiocomando da cancello mi sembra molto estremizzante.”
Purtroppo a fare la differenza è la qualità dei prodotti e spesso non è facile districarsi nella complessa matassa tecnica – specie per l’utente finale che acquista un sistema antifurto.
La sua è un’esperienza drammaticamente vera e tristemente condivisa da altri utenti che ci scrivono aver acquistato (magari su internet, magari credendo di aver risparmiato) dei sistemi via radio rivelatisi poi inefficaci.
In questo blog cerchiamo di fare con molta umiltà e tanta praticità, un po’ di cultura della sicurezza. Spesso consigliamo ai nostri lettori di rivolgersi ad un installatore professionista, a cercare materiale di qualità, a verificare le certificazioni: non sponsorizziamo nessuno, vogliamo solo dare un senso al vostro investimento.
La Sicurezza, quella con la S maiuscola, che protegge la sua famiglia, i suoi valori e la sua privacy è una cosa importante. Comprerebbe da solo una medicina per i suoi figli senza aver consultato prima un dottore? Io no, perché non sono un medico e non ho studiato medicina; non ho la presunzione di pensare che perché so leggere un foglio (tristemente noto con il soprannome di bugiardino, tra l’altro) questo faccia di me un medico.
Questo è il VERO valore aggiunto di un installatore professionista di sicurezza: la scelta dei materiali, la garanzia della qualità, l’analisi del rischio. Non è la sua capacità di saper tirare dei fili o avvitare un sensore sul muro, ma la sua professionalità nel trovare la giusta soluzione alla vostra esigenza di Sicurezza.
E – giusto per essere chiari – se lei ha acquistato il suo sistema da un installatore di sicurezza lo chiami subito e gli faccia vedere la sua prova col radiocomando apri-cancello!
Grazie ancora, Alessio. Spero che questa sua testimonianza sia di aiuto per tutti i nostri lettori.
venerdì 17 agosto 2012
Sensore da esterno AND o OR ?
Buongiorno,
ho installato un sensore da esterno DUAL-IR per avere il controllo della zona giardino e altri sensori a contatto magnetico e controllo delle vibrazioni sulle finestre.
Il giardino confina con un campo coltivato e v’è il dubbio che quando passa il GROSSO trattore per lavorare il terreno, sia la causa di allarmi del sensore esterno citato. Il sensore, lavora in modalità OR e le testine sono orientate in modo tale che controlli la zona prospicente all’ingresso e alle finestre. E’ possibile che sia influenzato dal calore emesso dal transito del trattore ? Predisporre il modo di rilevazione del sensore in AND anzichè OR potrebbe essere più giusto ?
Grazie mille. Ottimo forum per gli Utenti.
- Ivo
Buongiorno Ivo
E’ abbastanza probabile (anzi, sarebbe strano il contrario) che il suo sensore scatti se gli passa davanti un grosso trattore! Sicuramente sia per il calore che per la massa di aria calda generata, l’elemento PIR va in allarme.
Ora, se i due PIR sono orientati in modo diverso e quindi non coprono la stessa area, metterli in AND significa vanificare la protezione del sensore: il suo DUAL-IR scatterebbe solo quando rileva un’intrusione nell’area comune coperta dai due elementi, ma credo che non sia questo il risultato che vuole ottenere.
Forse sarebbe più logico lasciare il funzionamento in OR e variare leggermente l’orientamento (in modo che sia più radente a ingresso e finestre) evitando quindi la rilevazione del trattore, oppure ridurne la sensibilità utilizzando i trimmer e verificare con il walk test (l’accensione dei led quando è in allarme) che il raggio di copertura sia comunque adeguato.
Allarme per capanno attrezzi
Buongiorno,
ho costruito una piccola casetta in legno per tenerci degli attrezzi da lavoro, utensili ed attrezzature da giardinaggio.
La casetta all’interno è in pratica un quadrato di lato 3 metri, ed è posizionata a circa 20 metri dalla mia abitazione.
E’ chiusa su tre lati ed ha una porta centrale sul davanti, sullo stesso lato ci sono due finestrelle molto inutili dal punto di vista della sicurezza.
Nelle mie zone accade sovente che dei ladri “visitino” questo tipo di casette per rubare utensili ed altro, per questo, pur non avendo materiali di grande valore ma che comunque hanno avuto il loro costo, vorrei dissuadere i ladri dal portarmi via tutto.
Sto cercando una soluzione molto economica per “disincentivare” il furto.
Avrei pensato ad un potente faro con sensore di movimento da mettere davanti alla porta d’ingresso ed un impianto (spartano) di allarme all’interno.
La mia idea era quella di mettere una piccola centralina con batteria, un sensore volumetrico ed un tastierino per attivare/disattivare l’allarme.
Il telecomando non mi piace, se sto girando nei pressi della casa e mi dovesse servire un cacciavite non vorrei dover andare in casa per prendere il telecomando.
Credo che con il tastierino la cosa sia più gestibile.
Il problema è che in vendita si trovano centraline costose con mille funzioni che per il mio utilizzo sono superflue.
Avete qualche consiglio o mi potete indirizzare su un prodotto specifico?
Grazie mille
Marco
Buongiorno Marco
l’idea di illuminare l’ingresso è ottima e sicuramente è un buon inizio per la protezione della sua rimessa per gli attrezzi.
Per quanto riguarda l’impianto di allarme ci sono diverse soluzioni: centrali monozona, centrali compatte, sistemi con sensori a bordo – quasi tutte con comando a mezzo chiave meccanica, elettronica o tastierino esterno. Alcune hanno già anche a bordo una sirena per la segnalazione acustica.
Facendo una rapida ricerca, ad esempio, su Google per ‘centrale allarme monozona’ compaiono una serie di prodotti che credo possano fare il caso suo. Sono tutti abbastanza semplici da installare e si possono abbinare a qualunque tipo di sensore e, a stima, credo che stiano tutti sotto i 100 euro.
giovedì 16 agosto 2012
Sensori per porte e finestre
Salve,
innanzitutto complimenti per il blog, molto utile e interessante!
vi scrivo in quanto volevo installare sulla porta e le finestre di casa dei sensori a contatto magnetico e su ebay ho trovato questisensori per porte e finestre ma ho alcuni dubbi, e cioè:
– secondo voi vanno bene anche per le porte blindate o devo prenderne di specifici?
– esistono modelli, marche affidabili per questi sensori che potreste consigliarmi?
– infine cercavo qualcosa da poter attivare quando non sono in casa (su internet ho trovato un “sensore per il battente della porta” ma non scrivevano il prezzo). Potreste indicarmi qualche prodotto facile da installare, che abbia una tecnologia semplice come i sensori a contatto magnetico e che sia attivabile con telecomando?
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta
Un saluto
Stefano
Buongiorno Stefano
Non credo che questo tipo di sensori possano essere adatti per lei in quanto sono dotati di una comune elettrocalamita che non funziona bene se montata su un telaio ferromagnetico come quello delle porte blindate o i cancelli metallici.
Esistono comunque dei contatti specifici, fatti appositamente con materiali diversi (in genere, ottone) che si utilizzano per le porte ed i portoni di cui sopra – il costo non è elevato e il campo di applicazione è sempre molto bene evidenziato nella descrizione del prodotto, anche perché di un contatto magnetico non è che ci sia molto altro da dire…
Per quanto riguarda l’ultima parte della sua domanda, credo che la risposta possa dipendere più dalla sua necessità di sicurezza che non dal prodotto. Se ha bisogno di una segnalazione acustica, come dicevamo sopra, per segnalare l’apertura di una porta di un garage, di una cantina o di un box dove tiene gli attrezzi da giardino, allora questo tipo di oggetti che trova su ebay vanno più che bene.
Ma se le serve qualcosa per proteggere la sua casa e la sua famiglia dalle intrusioni diurne e notturne e dai furti, allora sta guardando nel posto sbagliato. Una cosa è avere un buzzer che suona (per qualche secondo, prima che lo sradichino dal muro e lo distruggano a martellate o lo gettino in un secchio di acqua) a protezione della bicicletta in garage o dell’olio e della marmellata in cantina; un’altra cosa è avere un sistema di allarme, per quanto semplice ed economico, che le segnala un tentativo di intrusione mentre dorme o che l’avvisa di un tentativo di furto quando è al lavoro.
Esistono sistemi di allarme professionali, molto semplici nell’installazione ma anche molto efficaci nella rilevazione, che le possono dare quel minimo grado di protezione e sicurezza degno di essere definito tale. Una centrale con combinatore telefonico (GSM o PSTN), qualche sensore (contatto magnetico o infrarosso) e una buona sirena non costano molto di più di questi sistemi bricolage – provi a sentire qualche installatore in zona o a fare una ricerca per questi prodotti, e sicuramente daranno un senso maggiore e più utile al suo investimento.
mercoledì 15 agosto 2012
Dove acquistare contatto magnetico con buzzer
Ho preso visione con grandissimo interesse di questo blog e delle risposte che con professionalità e massima competenza elargisce.
E’ proprio come rivolgersi ad un caro e disinteressato amico sapendo che non ci deluderà.
Grazie Mauro!
Il mio problema avrebbe già trovato soluzione nella risposta al quesito di Fabio, ma cercando in rete non ho trovato l’”allarme per finestre con contatto Reed”che pure sembra così comune. Dove potrei trovarlo? (eletticisti,ferramenta,prodotti tecnologici?)
Ringrazio per una risposta che sono certa non mi deluderà.
Buona giornata
gabriella
Buongiorno Gabriella
Credo che la cosa più semplice per reperire un oggetto simile sia una semplice ricerca su ebay. Io ho provato cercando ‘antifurto casa’ e ordinando i risultati per prezzo dal minore al maggiore ne sono comparsi subito una dozzina verso la metà della prima pagina.
Sono abbastanza certo che si trovino anche nei negozi tipo BricoCenter, Self e simili nel reparto elettricità e probabilmente anche in ferramenta (magari non in tutte…) ma probabilmente, visto il valore, vale la pena comprarlo online e risparmiare la benzina del viaggio!
Grazie a lei,
- m.
martedì 14 agosto 2012
Detrazione IRPEF 36% ristrutturazioni [guida AdE]
Riportiamo un interessante contributo del nostro lettore Pietro, che ringraziamo, sull'argomento detrazione IRPEF per antifurto:
Come indicato al presente link della guida dell'agenzia delle entrate, pag. 9 e pag. 17 e18 Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali - pdf l'installazione del sistema antintrusione si configura come una ristrutturazione edilizia, una riqualificazione dell'immobile esistente. Quindi può godere delle detrazioni del 36% e teoricamente dell'iva al 10% solo sulla parte di spesa coperta dal valore della manodopera come indicato a pag 18.
La questione però è un po' fumosa e i pareri in materia purtroppo non sono univoci.
Il mio installatore mi ha voluto a tutti i costi fatturare con iva 21%. Sono andato anche all'agenzia delle entrate per un parere e mi hanno assicurato (verbalmente...) che l'installatore poteva fatturare con iva 10%.
Alla fine ho beneficiato della detrazione irpef 36% ma con iva 21%. Nel dubbio è ovvio che molti installatori per tutelarsi da eventuali beghe fiscali preferiscano fatturare con iva 21%, alla fine è il consumatore finale che "subisce" la cosa.
Centrale d'allarme bloccata
Caro Mauro
ho un problema da risolvere, ritornato a casa dopo due giorni ho cercato di disattivare l’impianto di antifurto, premetto che il mio impianto non è recente ma ha circa 16 anni e fino ad oggi non mi ha dato nessun problema, ma, come ti accennavo dalla chiave di inserimento/esclusione non riesco ad escludere l’antifurto faccio presente che gli inseritori hanno due lucette rosse che contraddistinguono le due zone di inserimento, orbene le luci rimangono sempre accese e non riesco a riassettare l’impianto e che le luci della centralina di manomissioni,zone e locali risultano sempre accese, ho sostituito le batterie, che dovevano essere sostituite già da molto tempo, senza risolvere il problema e quindi ho dovuto escludere l’intero impianto tramite la chiave meccanica che ha in dotazione la centralina, potresti dirmi cosa può essere successo?
Ti ringrazio e ti saluto
- Vitto
Buongiorno Vitto
un sintomo di questo tipo (il famigerato ‘albero di natale’ – tutte le luci accese) è indice di un problema elettronico sulla scheda della centrale.
La causa può essere è una sovratensione, tipica della stagione estiva quando ci sono forti temporali, ma anche l’usura della componentistica che protegge la logica della centrale, o fattori simili.
Nei casi migliori, se la centrale è a microprocessore, potrebbe solo essersi impallato il micro e togliendo alimentazione completamente (batterie e corrente) alla centrale per un minuto e poi ricollegando, il micro si resetta e riparte.
Ma se la centrale non è a microprocessore o se eseguendo questa procedura il problema non scompare, allora il danno alla componentistica è più serio ed occorre sostituire la scheda.
Non escludo, detto tra noi, visto che la centrale è quasi maggiorenne, che da un punto di vista strettamente economico possa essere più conveniente sostituirla piuttosto che ripararla – sia per un’oggettiva difficoltà a reperire i ricambi, sia per il costo di manodopera necessario per l’individuazione del guasto.
Prova a sentire l’assistenza tecnica o il tuo installatore e valuta che comunque anche l’alimentatore potrebbe essere usurato quindi forse la sostituzione non è un’idea così malvagia.
Grazie, ciao
- m.
domenica 12 agosto 2012
Antifurto via radio anche con predisposizione?
Sono molto indeciso.se scegliere il sistema a filo.anche se ho la predisposizione.cosa mi consigliate.
- Giuseppe
Buongiorno Giuseppe
Non so quale sia la ragione per cui, avendo la predisposizione, è indeciso sulla scelta di un sistema filare... In genere il problema (o lo svantaggio) maggiore legato ai sistemi filari è proprio (o forse solo) la mancanza dei tubi per il passaggio dei cavi.
Se ha la predisposizione, metà del lavoro è già fatto! Inoltre i prodotti via cavo costano meno rispetto agli equivalenti senza filo, non hanno il problema del consumo delle batterie (e neanche il relativo costo che, se ha parecchi sensori o periferiche non è indifferente) e le permettono di utilizzare tutte le tecnologie a disposizione, anche quelle che, sempre per motivi di consumo, non sono facilmente implementabili a batteria.
Credo che per chi come lei ha già la predisposizione la scelta del via cavo sia la migliore.
Identificare gli allarmi per sensore e non per zona
Salve, ho fatto istallare un allarme casa volumetrico e su 3 tapparelle allarme roller ( non ricordo come si chiama) quando scattava l’allarme roller mi indicava quale delle 3 tapparelle aveva suonato. Dopo circa 2 mesi ho fatto aggiungere ad altre 4 tapparelle l’allarme roller, solo che adesso per le tapparelle non ho + l’allarme individuale ma mi hanno inglobato le tapparelle in 2 settori lato giardino e lato casa, così ora quando scatta l’allarme nel settore giardino io non so più quale delle 4 tapparelle che è in quel lato abbia suonato Le mie domande sono queste : perché prima erano nominate per stanza ora invece mi hanno diviso in 2 settori? posso pretendere dall’ istallatore che mi venga rimesso le tapparelle per settore nominale e non soltanto 2 settori cumulativi?
Spero che mi possa rispondere ringraziandola anticipatamente
Lorella
Buongiorno Lorella
Se il suo sistema è via filo, credo che il problema sia legato alla mancata predisposizione per il passaggio dei cavi. Se non esiste nel suo impianto un tubo per collegare direttamente i nuovi roller alla centrale, l’installatore ha dovuto per forza collegare ‘in serie’ i vecchi roller con i nuovi.
Questa operazione permette di evitare il cablaggio (che forse nel suo caso implicava anche lavori lunghi e costosi), ma purtroppo implica perdere l’informazione specifica su quale sensore è andato in allarme. La centrale infatti riceve solo più un messaggio che la linea (o il settore, come la ha identificata il suo installatore) ha rilevato un’intrusione, ma è impossibilitata a sapere quale sensore su quella linea è andato in allarme.
Può comunque chiedere al suo installatore di verificare se è presente una tubazione che lui possa sfruttare per il collegamento diretto o quale sarebbe una eventuale soluzione alternativa per collegare i nuovi roller in modo da avere segnalazioni separate.
venerdì 10 agosto 2012
Scollegare alimentazione antifurto
Dunque io ho un vecchio antifurto che non uso da tanti anni e ho deciso di slacciare dalla corrente. Per prima cosa ho cancellato i numeri per le chiamate di emergenza, come mi devo comportare ora? Se stacco la spina subentra l’alimentazione della batteria, ma una volta esaurita questa non dovrebbe iniziare a suonare la sirena? Come faccio per spegnerlo del tutto?
Buongiorno
La prima cosa da fare, se la tua centrale ne è dotata, sarebbe di metterla in modalità ‘manutenzione’. Ora, siccome mi dici che è vecchia, potrebbe non avere questa funzione ma, se dovesse avere una funzione del genere (tipo: un interruttore frontale ON/OFF/SERVICE o qualcosa di simile) sarebbe l’ideale.
In caso non ci sia, ad impianto disinserito ovviamente, procurati un asciugamano e apri la sirena. Dovrebbe scattare l’allarme manomissione — perché in effetti stai facendo una manomissione! e se questo dovesse essere collegato alla sirena, la sirena parte (e non puoi farci niente). Zittisci la sirena mettendo l’asciugamano davanti al cono acustico (ti garantisco che un centinaio di decibel in faccia, soprattutto se sei in cima ad una scala, non sono un’esperienza gradevole…) e scollega la batteria della sirena.
Se sei sopravvissuto a questo passaggio adesso apri la centrale e scollega alimentazione di rete e batteria.
Fatto.
Buona fortuna.
Barriera infrarosso installata al limite
Salve Mauro, approfitto ancora della sua gentilezza e competenza in materia. Dunque, ho installato da solo un sistema filare avendo già la predisposizione ed un po di conoscenza in materia. L’impianto è composto da 5 contatti magnetici, un pir a doppia tecnologia, una sirena ed una barriera a raggi infrarossi codificati (4 fasci) montata all’esterno a protezione dell’ingresso. Dunque tutto è andato bene per circa due settimane poi la barriera ha cominciato a mandare in allarme la centrale di tanto in tanto, ad orari differenti sia di giorno che di notte. Nella documentazione tecnica delle barriere viene indicata la distanza massima che è di 5 mt. in esterno e nel mio caso la distanza tra ricevitore e trasmettitore è di 4,97 mt. quindi al limite. E’ possibile che sia questa la causa del problema? Nel ringraziarti anticipatamente per la tua disponibilità, la saluto cordialmente. Andrea
Buongiorno Andrea
Sicuramente è possibile che un disturbo, anche lieve, causi la disqualifica della barriera installata al limite della sua capacità. E’ ben vero che se le istruzioni dicono che il limite è 5 metri, in teoria il costruttore dovrebbe aver testato che entro questo range il prodotto funzioni al massimo delle sue possibilità, ma certamente da quanto mi dice può essere che una condizione esterna normalmente ininfluente diventi un fattore importante.
Provi a contattare il costruttore e verificare se è a conoscenza di questo problema – o se possono ipotizzare una soluzione in caso di installazione al limite. Giusto per fare un esempio, alcune volte questi problemi possono essere risolti invertendo gli elementi tx e rx. Certo nel suo caso non si riduce la distanza, ma potrebbe minimizzare il disturbo al punto forse da non farlo più interferire con le barriere.
Etichette:
antifurto,
barriere infrarosso,
consigli antifurto casa,
consiglio antifurto casa,
falsi allarmi,
infrarosso,
installazione,
perimetrale,
protezione finestra,
sensori per esterno
Sensori esterni a doppia tecnologia per balconi
Buongiorno posseggo un impianto via filo Elkron con centralina Mp 105 dal 1996 che tra l’ altro protegge due balconi di 5 e 4 mt di lunghezza con due porte finestre ciascuno, al terzo piano del tipo a nicchia, Volevo sostituire i sensori esterni a doppia tecnologia con altri più moderni in quanto per evitare i falsi allarmi gli attuali sono stati tarati con una sensibilità talmente bassa da consentire spesso il passaggio senza che parta l’ allarme.
Non ho animali e solo su un balcone c’e’ una piccola pianta in fondo che riceve il sole nelle prime ore del mattino.
Mi potete consigliare la marca e il modello di sensore migliore
Grazie e cordiali saluti
Edoardo
Buongiorno Edoardo
Come forse avrà letto nelle piccole regole di questo blog, per correttezza preferisco non esprimere pareri e giudizi su marche specifiche.
Per aiutarla, comunque, le posso dire che ci sono diversi modelli di sensori doppia e tripla tecnologia da esterno, con lente a tenda adatta per la protezione del suo balcone, che hanno ormai raggiunto prestazioni elevate e con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Se vuole può anche prendere in considerazione le barrierine a stilo, barriere sottili infrarosso attivo che possono essere installate all’esterno dell’infisso, esteticamente gradevoli e ideali per la protezione contro l’attraversamento anche quando si è in casa.
Inoltre esistono anche dei sensori con lente a tenda che si installano nella parte alta della finestra o porta/finestra (con la lente rivolta verso il basso) e che sostanzialmente svolgono la stessa funzione.
Tutti questi tipi di sensore sono ovviamente parzializzabili e le permettono di essere protetto anche quando è in casa.
Etichette:
barriere infrarosso,
consigli antifurto casa,
consiglio antifurto casa,
doppia tecnologia,
parzializzazione,
perimetrale,
protezione balconi,
protezione finestra,
sensori per esterno
Falsi allarmi per temperatura elevata?
Salve ho una centrale doppia frequenza e da circa dieci giorni che ogni 3, 4 giorni va in allarme nel report mi dice che sono i sensori doppia tencologia interni che provocano l’allarme, ho provato a disattivare quelli wireless, lasciando i filiari ma scatta lo stesso non mi aveva dato mai nessun tipo di falso allarme mi saprebbe indicare una soluzione la casa è chiusa perchè sono in vacanza la temperatura potrebbe influire?
Grazie
- Mario
Buongiorno Mario
Non che si possa escludere in modo totale, ma è alquanto strano e abbastanza improbabile che i sensori installati all’interno (soprattutto se doppia tecnologia) vadano in allarme per problemi di temperatura.
Credo che più probabilmente potrebbe essersi guastato un sensore – sarebbe però necessario identificare se possibile esattamente quale genera l’allarme. Escludendo quello potrà verificare se la causa è il sensore ed eventualmente sostituirlo.
mercoledì 8 agosto 2012
Estate: suonano le sirene antifurto
Nel caso la sirena dell’allarme di una abitazione in quanto guasta suona tutta la notte e non si riesce a disattivarla a cosa può andare incontro, in senso legale, il proprietario dell’abitazione e quale potrebbe essere l’art. di legge che prevede le adempienze ??? Grazie mille
- Enzo
Buongiorno Enzo
Il problema delle sirene impazzite è purtroppo il frutto di materiale scadente, di installazioni mal eseguite o improvvisate o di manutenzioni non fatte.
Ne abbiamo parlato (e troverà dei riferimenti di legge in merito) anche in questi post:
http://antintrusione.wordpress.com/2009/12/28/sirene-esterne-che-scattano-ad-ogni-ora-del-giorno-e-della-notte/
http://antintrusione.wordpress.com/2012/06/24/antifurto-suona-tutta-la-notte-che-fare/
http://antintrusione.wordpress.com/la-sirena-suona-ma-non-dovrebbe/
Inoltre può trovare anche delle utili informazioni sul sito InquinamentoAcustico.it
domenica 5 agosto 2012
Protezione anti-schiuma per le sirene
Salve Mauro, volevo porLe un quesito. Ho letto dell’esistenza di sirene antischiuma ed ho anche notato che il loro costo è abbastanza elevato. Ragionando un pochino però, mi sono accorto che la loro utilità è praticamente nulla. Mi spiego, se io copro la sirena a muro con un involucro un po’ più grande e lo riempio di schiuma poliuretanica, il gioco è fatto. L’involucro aderirebbe perfettamente al muro, ingloberebbe totalmente la sirena e ne neutralizzerebbe l’effetto. Mi dica se sbaglio.
Grazie infinite per quello che ci consiglia, davvero.
- Alberto
Buongiorno Alberto
Certo, lei ha assolutamente ragione. La sirena, come tutte le periferiche che sono installate all’esterno, devono auto-proteggersi e quindi sono più vulnerabili agli attacchi ed alle manomissioni. In teoria coprendo la sirena e schiumando l’involucro, il suono che ne uscirebbe è praticamente nullo.
Ma se questa operazione è possibile sul suo impianto, c’è alla base un vizio di installazione non indifferente: la sirena esterna va installata in una posizione visibile dalla strada (o dai vicini) e difficilmente accessibile – tipicamente, in alto dove necessita almeno una scala molto lunga per accedere. Compiere l’operazione che lei ha descritto su una scala a tre metri di altezza o su un balcone non è così semplice come sembra, o quanto meno serve l’aiuto di un’altra persona. Ora, due persone che si mettano a fare questa operazione, sia di giorno che di notte, rischiano di essere visti e destare sospetti… sicuramente se la sirena è in posizione, come dicevamo, visibile dalla strada.
Nel caso di una casa isolata, o di capannoni industriali, in genere si installano due o più sirene proprio per aumentare il rischio che si corre nel tentativo di sabotare. Inoltre, alcune sirene sono dotate di sensori che rilevano questo tipo di sabotaggio segnalando come manomissione la presenza di grandi masse vicino all’involucro (quanto basta per rilevare una scatola senza generare un falso allarme se passa un uccello). Ovviamente tutti i tentativi di sabotaggio sono segnalati anche dal combinatore telefonico.
La griglia anti-schiuma serve invece per evitare che l’operazione di sabotaggio venga fatta rapidamente e senza l’ausilio di un contenitore esterno iniettando la schiuma direttamente all’interno (soprattutto quando non è possibile installare in posizione ‘scomoda’ – pensi ad esempio all’esterno di un negozio sotto un portico dove l’altezza massima utile non è elevata). Tale griglia protegge i fori di fuoriuscita del suono che, nella sirena acustica, sono indispensabili.
sabato 4 agosto 2012
Sensori di pressione e protezione perimetrale
Buongiorno,
ho provato a cercare l’argomento sul blog ma non ho trovato (o non ho cercato bene) niente in merito; vengo alla domanda. Mi hanno appena presentato un antifurto per abitazione che funziona rilevando la modifica della pressione d’aria interna dell’appartamento (onde d’urto), ovviamente acclamandolo come l’unico possibile immaginabile sulla terra (di cui hanno il brevetto….). Quanto è affidabile? ho sentito che genera problemi di falsi allarmi…. cosa consigliate per una abitazione che si sviluppa su due piani, che ha giardino su tre lati e che ha già la predisposizione sia per il perimetrale che per il volumetrico? ovviamente mi piacerebbe anche proteggere l’esterno in modo che venga rilevata la presenza PRIMA che arrivino a scassinare le finestre o addirittura ad entrare in casa. Scusate per la lunga esposizione. Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti. Davide.
Buongiorno Davide
Sì, ne abbiamo parlato (ad esempio in questo post e anche in questo) ma mi rendo conto che la ricerca in un blog non è facile, in modo particolare quando gli argomenti sono trattati nei commenti o nelle risposte.
Non credo che sia una tecnologia adatta per la sua configurazione: i sensori di pressione vengono utilizzati per piccoli ambienti e in una casa sviluppata su due piani potrebbero dare problemi a causa della perturbabilità naturale legata a spifferi e correnti d’aria ma anche mancati allarmi a causa dell’estensione del volume da proteggere.
Inoltre, avendo lei già la predisposizione sia per il perimetrale che per il volumetrico, può utilizzare sensori via cavo di diverse tecnologie a minor costo e maggiore affidabilità e realizzare un impianto parzializzato (cosa che con i sensori di pressione non può fare) che la protegga anche quando è in casa la sera. Ad esempio, installando della barrierine a stilo o dei volumetrici da esterno a protezione delle finestre, oltre che avere la protezione giorno/notte, ottiene anche la rilevazione prima che l’intruso tenti di scassinare e quindi danneggi l’infisso ed entri in casa.
Etichette:
antifurto via cavo,
barriere infrarosso,
consigli antifurto casa,
consiglio antifurto casa,
infrasonici,
infrasuono,
parzializzazione,
perimetrale,
sensori,
sensori di pressione,
ultrasuoni
venerdì 3 agosto 2012
Disattivare i sistemi via radio
Ho sentito dire che via radio ci sono possibilità che venga disattivato attraverso le frequenze (non so di cosa sto parlando perciò cerchi di capire non quello che dico ma quello che intendo!) .
E' vero?Se il sistema non è di buona qualità, soprattutto in un caso di casa isolata e quindi con molto a tempo a disposizione per tentare la manomissione, la possibilità c'è.
Un buon sistema via radio non è facile da manomettere: servono conoscenza del prodotto, apparecchiature adatte ed informazioni sull'installazione - ma se la zona è isolata e si ha il tempo per agire con calma, la sicurezza che offre il via cavo è in genere maggiore ed il costo del materiale è inferiore.
Bisogna vedere quanto è difficile passare i cavi e quali compromessi estetici deve accettare. Consideri anche che esistono sistemi 'misti', vale a dire impianti con sensori sia via radio che via cavo che le permetterebbero di avere maggiore sicurezza, risolvere i problemi installativi e ridurre i costi.
Falso allarme per spiffero di aria?
Salve,Buongiorno Claudio
ho un antifurto CIA protec9, stanotte è scattato l’allarme ma non c’era niente fuori posto; attraverso la centrale antifurto ho individuato il rilevatore che ha causato il falso allarme ed effettivamente osservandolo a distanza ho notato che il led ogni tanto si accende per un istante senza alcun movimento apparente.
Quale può essere la causa di questo comportamento anomalo? può c’entrare eventualmente la presenza di spifferi causa vicinanza ad una finestra?
Grazie
Claudio
Di che tipo di sensore si tratta? Credo – visto che mi dice che si accende un led, che si tratti di un volumetrico interno (infrarosso?). Se così fosse potrebbe trattarsi di un falso allarme occasionale, forse anche generato da uno spiffero (consistente) di aria in prossimità del sensore – soprattutto se di temperatura diversa.
I sensori infrarosso passivo sono sensibili alla variazione termica e soffrono gli spostamenti improvvisi di aria (in particolar modo se calda). Infatti i PIR non devono mai essere installati sopra i caloriferi, proprio a causa delle correnti convettive generate dal calore. Quindi potrebbe essere quella la causa.
Oppure, semplicemente, il sensore è guasto.
Sull’accensione del led, dipende dal tipo di sensore (bisognerebbe sapere cosa significa, ma dipende da modello a modello).
Problema irrisolvibile con antifurto: vado in causa?
buongiorno, volevo condividere la mia esperienza, anzi il mio problema non ancora risolto, in modo che possa arricchire le casistiche del blog e magari aiutarmi a risolverlo.
Vengo al punto: il mio vicino di casa abilita e disabilita il mio sistema di allarme col telecomando del suo cancello. Nessuno ci credeva finchè il tecnico BTicino l’ha visto coi suoi occhi.
Il problema è tecnicamente inspiegabile e la BTicino non se ne capacita. Oltretutto avviene in modo casuale, non sempre e senza schemi precisi. Il giorno che i tecnici sono venuti e si sono collegati con pc e cavi al mio sistema ovviamente non è successo nulla così siamo ancora senza soluzione.
Ho un sistema BTicino Myhome con attivazione a telecomando e transponder, il vicino un cancello Faac con telecomandi originali.
Essendo un sistema antiintrusione che però si lascia “intromettere” sono tentato di prendere un avvocato e citare per danni la ditta costruttrice.
Mi piacerebbe avere una vostra opinione. grazie. Stefano.
Buongiorno Stefano
in effetti si tratta di un problema molto particolare e credo, come i tecnici intervenuti avranno già avuto modo di constatare, anche particolarmente difficile da replicare e risolvere. Sicuramente non è un difetto di fabbricazione altrimenti la casa madre ne avrebbe avuto riscontro anche su altri impianti ed avrebbe probabilmente anche trovato la soluzione; piuttosto credo si possa ipotizzare una (sfortunata, per lei) coincidenza di eventi che evidentemente causano la disattivazione a mezzo di un radiocomando non autorizzato.
Come spesso abbiamo detto, il campo delle trasmissioni radio è ampio e pieno di insidie: il suo è un caso limite e capisco anche la ‘resistenza’ da parte dei tecnici in prima battuta a credere ad una situazione simile. Ma il fatto che un evento sia molto improbabile, come ci dimostra l’occasionale vincita al Super Enalotto, non significa che questo sia impossibile. Ci sono tutta una serie di fenomeni fisici che, in particolar modo quando le potenze in gioco sono così basse ed i segnali così discreti, possono giocare brutti scherzi.
Detto questo, poiché il tecnico ha effettivamente rilevato di persona il problema, credo che la prima e più logica cosa da fare sia la sostituzione della centrale. Nuova radio, nuova codifica e quindi – forse – eliminazione (casuale ma efficace) di una delle situazioni concorrenti che causano il problema.
A fronte di quanto ci scrive, la casa madre è tenuta a fare questo tentativo e, nel caso in cui il problema dovesse permanere, deve trovare un’alternativa. Non credo (ma forse qualche avvocato che ci segue potrebbe darci un parere esperto in merito) che si possa fare una causa per danni. Non ancora, almeno – fino a quando subirà un furto. Ma certamente una lettera denunciando la situazione e chiedendo di porre rimedio al vizio del prodotto, quella sì che la deve fare. Alla peggio, qualora non riescano a risolvere il problema, le offriranno un sistema diverso o una compensazione economica.
Ci tenga aggiornati sugli sviluppi, mi raccomando!
mercoledì 1 agosto 2012
Allarme per finestre super economico
Salve e complimenti per il Blog, che trovo di utilità sconfinata. Possiedo un antifurto con soli sensori volumetrici e centralina ***.Buongiorno Fabio
Sono consapevole di avere un sistema medievale e di dubbia utilità. Avendo sempre almeno un inquilino presente in casa, al momento il furto in assenza di persone passa in secondo piano. A me servirebbe solo qualcosa che segnali acusticamente l’apertura di 2 finestre. Volendo evitare l’uso di componentistica wireless e/o barriere all’infrarosso, avrei pensato ad un super economico allarme per finestre con contatto Reed.
Mi rendo conto che tale soluzione non sia degna del Suo lavoro e del Suo Blog, ma ripeto, a me serve solo qualcosa che segnali acusticamente l’eventuale intrusione.
Spero in una risposta in quanto al momento reputo il Suo consiglio quanto di più utile e disinteressato.
Grazie, Fabio.
La soluzione da lei indicata sostanzialmente fa il caso suo: si tratta in pratica di un contatto di apertura con un buzzer che segnala l’allarme quindi un prodotto che suona quando la finestra viene aperta.
Se la sua esigenza di sicurezza è questa (e solo questa), il prodotto indicato è perfetto – non vedo quale contro-indicazione possa esserci.
Iscriviti a:
Post (Atom)