giovedì 31 maggio 2012

Sistemi di difesa attiva nebbiogeni e gas irritante

Buongiorno,
ho iniziato a leggere il blog con molto interesse dovendo proteggere la casa che sto per acquistare che è MOLTO esposta dal punto di vista della sicurezza.
Tra le tante opzioni già note mi sono domandato se esistessero dei sistemi di difesa ATTIVA che agissero fisicamente contro il ladro, e ne ho trovati due:
GAS OC – http://www.defencesystem.it/defens/SIDAG%20-Informazioni%20generali%20.pdf
Nebbiogeni – http://www.protectglobal.it/home-page/i-nostri-clienti/privati/
Cosa ne pensi di questi sistemi (in genere, non sulle marche specifiche)?
Visto che non ne parli in nessun post, penso che potrebbe essere un interessante argomento di discussione.

Un saluto,
Stefano

Buongiorno Stefano

Ti ringrazio per il tuo post che ci permette di parlare di questi due sistemi ‘attivi’ per la protezione dei locali.

In generale, sia il gas irritante che i nebbiogeni (il principio in fondo è lo stesso) sono dei validi complementi ad un sistema antintrusione, soprattutto in quelle situazioni dove la sola rilevazione dell’allarme – causa l’isolamento dell’abitazione o la mancanza di un servizio di vigilanza o di intervento immediato delle Forze Ordine, potrebbe non essere sufficiente.

Più volte abbiamo ricordato come lo scopo del sistema di allarme è di segnalare l’intrusione: a mezzo sonoro con una sirena o telefonico con un combinatore; ma se a seguito di questa segnalazione non succede niente, averlo non è molto utile. La vicinanza di altre case o la presenza di altre persone nel condominio in genere induce il ladro alla fuga, ma se l’intrusione è rapida e il malvivente pensa di avere comunque abbastanza tempo per arraffare qualcosa, l’uso di un deterrente tipo nebbiogeno o gas irritante costituisce un ottimo aiuto ad evitare che il danno vada oltre lo scasso.

Le controindicazioni, a parte il costo e qualche problematica installativa soprattutto su case a più piani, sono legate esclusivamente alla possibilità (non così remota) di un falso allarme. Giusto per farti capire che il problema non è di natura tecnica, mia moglie entra in casa senza disinserire l’antifurto regolarmente almeno una volta al mese (così lo testiamo, almeno siamo sicuri che funziona bene - dice lei). In genere, prima che recuperi le borse della spesa che sono cadute, riporti l’ordine tra i bambini fuori dalla porta, risponda al cellulare che suona (è il combinatore!) faccia smettere il cane di abbaiare, tranquillizzi il portiere o il vicino che nel frattempo sono usciti a vedere e disinserisca l’allarme passano almeno due minuti. Se io avessi una cosa del genere a casa, mi costerebbe meno farmi svaligiare una volta l’anno che farlo ricaricare, per non parlare del dopo-nebbia o del dopo-gas.

Detto questo, resta comunque valido il principio di cui sopra: non a caso questi sistemi sono molto utilizzati nei negozi e nelle attività commerciali dove, una volta entrati, anche se scatta l’allarme bastano pochi secondi per portare via molta merce preziosa e di valore.

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