sabato 7 luglio 2012

Sensori volumetrici doppia tecnologia in AND

Salve
vorrei porre una domanda riguardo i sensori volumetrici con doppia tecnologia. Esistono decine di aziende che producono questo tipo di sensori antifurto ma raramente viene certificata nelle specifiche del sensore stesso la funzione and or della doppia tecnologia. Mi chiedevo quindi cosa succede nel caso in cui un possibile ladro tenti un effrazione in un abitazione, ufficio o magazzino protetto da questi sensori senza certificato and or. Supponendo che il ladro in questione sia munito di una tuta che impedisce al sensore di rilevare il calore come si comporterebbe questo sensore non certificato and e or? In questo caso verrebbe a mancare una delle due componenti necessarie a far scattare l’allarme visto che il sensore ha bisogno di rilevare sia il calore che il movimento per entrare in allarme. Sbaglio? Quindi mi chiedevo se basta una semplice tuta per eludere questo tipi di sensori. Recentemente mi sono stati proposti dei volumetrici dicendomi che pur non essendo certificati and or garantiscono comunque una sicurezza in quanto il sensore si allarma comunque anche se per esempio rileva soltanto il movimento e non il calore. Non essendo certificato attiva questa funzione in un tempo più lungo ma comunque la attiva come i sensori certificati and or. Secondo lei può essere possibile una cosa del genere? E questo tempo in più che occorre al sensore non certificato a quanto ammonta? E’ sufficientemente breve per non dare tempo al malintenzionato di escludere il sistema di allarme in qualche modo? Grazie per l’attenzione e per tutte le informazioni che potrete darmi.
Cordiali saluti.
Roberto

Buongiorno Roberto

Ci sono diversi aspetti e spunti interessanti nella sua domanda e che vanno oltre lo specifico problema indicato per il suo prodotto.

Iniziamo dicendo che nelle specifiche dei sensori doppia tecnologia deve essere (ed in genere è) sempre indicato se il funzionamento è in AND o in OR. Forse non lo è chiaramente, forse è indicato solo nella documentazione tecnica per l’installatore, forse si dà per scontato che in genere i DT sono in AND e quindi lo si omette nelle schede commerciali — ma non si può non dirlo. Sarebbe come vendere un’auto senza indicare da qualche parte se è a benzina o a gasolio (come farebbe l’installatore a fare la taratura senza sapere secondo quale logica si attiva il sensore?). Diciamo che, in genere, se non è indicato nulla è probabile che il sensore sia in AND.

Detto questo, le questioni sono due: la prima è che sicuramente l’infrarosso passivo – ne abbiamo già ampiamente parlato, non è un sensore che offre un elevato grado di sicurezza ma il suo rapporto qualità/prezzo è ottimo e per applicazioni domestiche si è dimostrato sufficientemente affidabile e di successo. Non basta una semplice tuta per eludere un PIR che, sicuramente, perderà anche un po’ di sensibilità nei fasci più esterni, ma non è così semplice da superare come si legge in giro.
La seconda è che la doppia tecnologia in AND è un sensore che riduce i falsi allarmi ma ovviamente si porta dietro i difetti di entrambe le parti e quindi è anche meno sicuro. Chiedendo alla logica di funzionamento di generare un allarme solo quando si ha la doppia convalida si alza l’affidabilità ma si abbassa la sicurezza.

Poi esistono anche, come forse nel suo caso, sensori che utilizzano logiche diverse più complesse (come, ad esempio, il generare un allarme anche se l’allarme perdura più del normale solo su una tecnologia), analisi a microprocessore, fuzzy logic e via dicendo.

Ma alla base di tutto questa resta sempre ferma la considerazione fondamentale che un buon installatore le deve consigliare il sensore più adatto alla sua tipologia di rischio. Eventualmente, alternare tecnologie e sensori diversi se lo ritene opportuno; installare sensori a trappola per alzare il livello di guardia; creare più livelli di protezione (perimetrale e volumetrico interno), etc. senza andare a sovra-dimensionare troppo il sistema, che risulterebbe troppo costoso e magari anche difficile da utilizzare e mantenere. Ma, in fondo, è questo il servizio che paga ad un professionista della sicurezza – non certo la sua capacità di cablare una centrale o di fissare un doppia tecnologia su un muro…

Spero di aver risposto in modo completo, ma so che la discussione sarebbe lunga e complessa

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