Per riassumere, in alcuni casi sul mercato si trovano centrali ‘a doppia frequenza‘ che in realtà utilizzano due canali molto vicini della stessa banda (la 433MHz, ad esempio). Questo è tecnicamente possibile perché la banda è sufficientemente ampia per l’allocazione di più canali di trasmissione (in effetti la banda reale specificata dall’ETSI come valida per l’utilizzo è quella compresa tra due frequenze ‘centrate’ sulla 433MHz — vado a memoria, mi sembra: 433,050MHz e 434,790MHz). Quindi, un sistema cosiddetto a doppia frequenza che utilizza due canali, per esempio, della 433MHz è soggetto a rischi di jamming.
Il jamming, vale a dire l'oscuramento della frequenza a mezzo di una portante che impedisce l'ascolto della segnalazione di allarme proveniente da una periferica, è spesso usato più dai detrattori dei sistemi via radio che dai ladri: intanto bisogna avere una minima capacità tecnica di trasmissioni in radio frequenza e fare un investimento in tecnologia (la radiotrasmittente per la portante coprente) e non tutte le tipologie di ladri hanno questi requisiti. Poi bisogna avere un po’ di fortuna nell’orientamento del TX, sperando che in effetti la portante copra la ricezione della centrale (e non è così semplice, ve lo garantisco) e non si può “vedere ad occhio” se il jamming sia riuscito o meno; non ultimo, se la centrale rileva la saturazione della banda in ascolto va in allarme manomissione.
Con questo non voglio dire che il jamming sia una leggenda metropolitana — esistono diversi casi di furti eseguiti con questa tecnica — ma da qui a pensare che tutti i ladri viaggino armati di radiotrasmittenti per oscurare la portante del vostro allarme senza fili, la strada è davvero lunga… :-)
purtroppo ho avuto esperienza di una persona che è stata derubata da dei ladri che apparentemente hanno utilizzanto questa tecnica.
RispondiEliminaho trovato un articolo su internet a riguardo:
http://www.voltimum.it/news/880/cm/i-segreti-del-wireless.html
avrei due domande:
(1) cosa ne pensi di questa tecnologia? l'articolo sembra abbastanza drastico e condanna la poca sicurezza dei sistemi wireless.
(2) so che esistono sistemi di anti-accecamento radio (li cita anche nell'articolo) diversi dal sistema a doppia frequenza. come faccio a capire quali sistemi adottano questa funzionalità?
Buongiorno Andrea
RispondiEliminaL'articolo da Lei segnalato è senza dubbio accurato e preciso, anche se in alcune conclusioni mi sembra un po' drastico (e forse anche un po' di parte...)
Certo, come già detto nel post originale, l'accecamento dei sistemi senza filo non è una leggenda metropolitana. Ma, ribadisco, da qui a dire che tuti i sistemi wireless possano essere accecati con un radiocomando da cancello mi sembra molto estremizzante. Su una cosa non sono assolutamente d'accordo: non si può fare di tutta l'erba un fascio. L'articolo tratta i sistemi che utilizzano la frequenza 433MHz come tutti uguali, generalizzando rischi che invece possono essere propri solo di sistemi di bassa qualità -- e un prodotto è di bassa qualità se è fatto male, non se utilizza la 433MHz. Non credo assolutamente che l'equazione 433MHz = poca sicurezza sia vera e questo mi spinge a credere che sia fazioso concludere (vista anche la firma dell'articolo...) che solo i sistemi "X" siano sicuri. Lasciando da parte ogni polemica, credo che ci siano fior fiore di esperti tecnici in radiofrequenza pronti a demolire questa tesi che i sistemi X sono sicuri e gli Y no.
Per quanto riguarda invece la seconda domanda, bisogna chiarire che la doppia frequenza è un modo per evitare il jamming, con le riserve che abbiamo già espresso, ma serve anche per le cosiddette interferenze ambientali o disturbi casuali. L'anti-accecamento è un dispositivo che segnala la saturazione della banda, probabile causa di jamming, da parte del ricevitore radio. Per sapere se un sistema lo adotta basta leggere le caratteristiche tecniche della centrale.
Da alcuni giorni mi sto documentando su web cercando di capire quale allarme installare a casa mia. Trattasi di una casa singola sviluppata su tre piani (interrato, terra e primo piano). Sono orientato sul wireless, ma sono completamente disorientato dal range di prezzi presenti sul mercato. Ci sono aziende che vendono impianti completi di centralina, 24 sensori porte, 2 infrarossi, sirena esterna (pure a pannelli solari), 2 telecomandi, combinatore linea tradizionale + gsm per un totale di mille euro; ci sono altre aziende che per mille euro ti danno solo la centralina senza nemmeno il combinatore telefonico. Alla domanda "cosa fa la differenza?", ho raccolto risposte del tipo "non è made in cina", lavora su doppia o tripla frequenza, le schede sono tropicalizzate, ecc". La domanda è: qual'è una buona marca per un impianto radio (installazione fai da te) che non debba mettere in sicurezza una banca ma una normale casa? Quanto devo spendere per dormire "abbastanza" tranquillo? Grazie. Gianluca
RispondiEliminaBuongiorno Gianluca
RispondiEliminala sua frustrazione è assolutamente giustificata e più che comprensibile: nel mercato della sicurezza (ma purtroppo non solo in questo!) oggi è spesso difficile capire quale prodotto sia di qualità e quale no. Soprattutto quando rivenditori improvvisati - e su internet ahimè se ne trovano tanti - propongono materiali di ogni tipo, forma e prezzo.
Sostanzialmente Le posso dire per esperienza che la miglior garanzia per un acquisto sicuro quando, come nel Suo caso, ci si avvicina ad un mondo nuovo e quindi non si hanno esperienze di prodotti o tecnologie, è di affidarsi ad un rivenditore specializzato. Chi vende materiali per la sicurezza, ad esempio su ebay, non ha il problema di fare selezione sulla qualità del materiale: spesso non sa neanche bene cosa vende e soprattutto conta sul fatto che non deve fornire assistenza o, se il prodotto crea problemi, ripararlo o sostituirlo. Ben inteso che non sono assolutamente un detrattore di ebay tanto meno di internet, ma è chiaro che un rivenditore che quotidianamente vende prodotti di sicurezza non solo ha maggiore esperienza in materia (e quindi potrà fornirLe consigli specifici per il Suo problema), ma ha sicuramente già fatto un filtro alla fonte del materiale buono e di qualità da trattare sapendo molto bene che ogni problema rappresenta insoddisfazione del Cliente, tempo perso e quindi anche denaro in meno guadagnato.
Inoltre è importante ricordare che un rivenditore offre prodotti di vario prezzo e potrà perciò argomentare e giustificare le differenze economiche in termini di prestazioni o caratteristiche diverse.
All'interno di questo blog, se vorrà sfogliare i contenuti (in altro c'è un indice per argomento - troverà diversi altri consigli su cosa e come acquistare un buon sistema antifurto wireless: sintetizzando, Le sottolineo solo l'importanza di una certificazione del prodotto, sempre sinonimo di sicurezza e qualità, e di una accurata analisi di cosa proteggere e come. Lei ha già fatto il primo passo (giusto!) segnalando che deve mettere in sicurezza una casa e non una banca. Il resto lo farà con Lei il rivenditore specializzato -- la marca è l'ultimo dei problemi.
Per quanto riguarda il budget di spesa - è una stima grossolana la mia non avendo fatto un sopralluogo - la mia sensazione è che l'ordine di grandezza sia intorno ai duemila euro, soprattutto alla luce del fatto che il wireless è più caro del filare, ma se gli ingressi o i vani da proteggere sono molti potrebbe anche salire (quante stanze? quanti ingressi? quanti balconi?...). Lo prenda con beneficio di inventario però perché le variabili sono molte ed è veramente difficile rispondere ad una domanda come questa senza i giusti dati di riferimento.
Infine un doveroso commento alle risposte che Le hanno dato su "cosa fa la differenza?":
1. "non è made in cina"
Tralasciando le osservazioni scontate sul senso di acquistare un prodotto fatto in Italia o altrove in un'epoca di economia globale come la nostra, credo che sia un argomento veramente molto debole. I maggiori costruttori di prodotti di sicurezza mondiali ormai da anni costruiscono tutto in Cina, eppure la qualità dei loro prodotti è indiscussa.
2. lavora su doppia o tripla frequenza
Sulla doppia o tripla frequenza troverà in questo blog altri articoli e quindi avrà modo di vedere come la penso in merito, ma, a prescindere da ciò, un sistema radio articolato su più frequenze in effetti costa un po' di più.
3. le schede sono tropicalizzate
Su questa risposta mi viene da sorridere... La tropicalizzazione è il processo industriale a cui si sottopongono le schede con componenti elettronici per evitare che l'umidità e la condensa causino problemi ai componenti. In pratica si tratta dell'applicazione di una sottilissima patina di vernice protettiva - in genere sui circuiti di prodotti che si montano all'esterno (la sirena ad esempio). Credo che volendo proprio esagerare il costo di questa operazione non possa superare i 50 centesimi di euro.
Salve, io ho dei vicini di casa che sono ricchissimi zingari della Balduina (quartiere della Roma bene), che vanno in giro in Porche grigio metallizzato e hanno casa a Nizza (intestata a una società), dove passano l'estate e probabilmente rivendono l'oro rubato durante l'inverno nella capitale.. Anche io ho ricevuto lo scorso inverno (2 Novembre), una loro "visita" mentre non ero in casa. Hanno asportato il contento della cassaforte aprendo le serrature a doppia mappa della porta blindata della cassaforte senza compiere scasso ma con copia delle chiavi ottenuta probabilmente attraverso calchi a mezzo cera e resina… Scoperto il furto sono stato anche minacciato dalla vicina zingara con frasi del tipo: “Tanto risaliamo!!!”. Allo stupido scopo di spaventarmi (appartengo a una famiglia militare!!!). Appena entrato nel mio appartamento ho notato che diverse sirene degli allarmi dei palazzi intorno al mio hanno iniziato a suonare ripetutamente. Lasciandomi intendere che i ladri fossero ovunque… La mia domanda ora è se è tecnicamente possibile che questi zingari ricchissimi tramite un Radar Jamming abbiano potuto far suonare volontariamente gli allarmi nelle case vicine. So che i Radar Jamming sono apparecchiature molto costose ma come ripeto questa famiglia di zingari è ricchissima e possiede appartamenti nelle più prestigiose vie della Capitale oltre a proprietà sparse in tutta Italia. Grazie per la risposta. Fabrizio.
RispondiEliminaBuongiorno Fabrizio
RispondiEliminaSarebbe pretenzioso da parte mia rispondere in modo certo alla sua domanda: da un punto di vista strettamente tecnico è teoricamente possibile causare un'interferenza radio per far scattare un (falso) allarme. Un forte disturbo radio (molto forte) sulle frequenze di trasmissione degli allarmi senza filo può - sempre in linea teorica - causare l'effetto da lei descritto. Non dimentichiamo che un forte disturbo radio può causare una valanga di altri effetti: questo è uno dei motivi per cui i prodotti elettronici sottoposti a marcatura CE vengono testati per la cosiddetta immunità alle interferenze in radiofrequenza, proprio per verificare che siano adeguatamente schermati contro i disturbi. Le potenze dei trasmettitori a norma e disponibili sul mercato sono infatti regolate in base al principio che non disturbino altri circuiti nelle vicinanze, tenuto conto del fatto che l'intensità di un campo diminuisce in maniera esponenziale all'aumentare della distanza tra la sorgente ed il ricevente. Quindi, se di trasmettitore si tratta, sicuramente è molto potente e probabilmente anche (molto) illegale... ma mi sembra di capire che per i suoi vicini questo non rappresenti un problema.
Detto questo, resto un po' scettico sull'effettivo riscontro pratico di quanto sopra, anche se, come dicevamo non si può escludere in modo tassativo che effettivamente sia andata da come da lei descritto.
Ringrazio per la risposta tempestiva.. La mia curiosità riguardo l'argomento cresce perchè come potrà bene immaginare dopo il furto ho anche io subito installato un allarme con sesori a doppia tecnologia collegati via cavo a una centrale e a un combinatore telefonico satellitare.. Bene, per 11 mesi è funzionato perfettamente come un orologio svizzero non dando mai falsi allarmi!!
RispondiEliminaPochi giorni fa sono tornati gli zingari da Nizza con la Porche e altri macchinoni "made in Germany" e il giorno seguente il combinatore telefonico ha telefonato sul mio cellulare mentre ero al lavoro per segnalare un allarme in casa. Raggiunta l'abitazione in pochi minuti ho trovato le serrature europee regolarmente chiuse e nulla di apparentemente anomalo! Gli zingari vivono a me adiacenti e so che hanno intresse a comprare il mio appartamento e mi chiedo ora se con un radar jamming possano anche aver fatto scattare il mio allarme via cavo creando falsi impulsi. Ho letto su l'enciclopedia in internet che tale radar è usato in guerra per nascondere mezzi militari ma anche per creare falsi segnali sui radar del nemico.. So che sembra incredibile ma a volte la realtà supera la fantasia.. Sapete inoltre se i vigili del fuoco sono dotati di tali apparecchiature belliche (radar jamming)? Mi hanno riferito che una di queste zingare ricchissime e che non hanno mai lavorato frequenta un vigile del fuoco che lavora a Roma... Grazie per la cortese risposta. Fabrizio
Buongiorno Fabrizio
RispondiEliminaper dare supporto o smentire la sua teoria sarebbe necessario fare qualche verifica un po' più tecnica su quanto accaduto: il suo impianto è andato in allarme -- e questo è un fatto. Ma per quale motivo? Cosa ha segnalato la centrale come causa dell'allarme? Da quale sensore è partito l'allarme? Verificando queste semplici informazioni potrebbe fare un po' di chiarezza sulla situazione.
La centrale sicuramente ha memorizzato l'evento in memoria e quindi analizzando la sorgente della segnalazione potrà capire quale è stata la causa scatenante del presunto falso allarme.
Consideri ad esempio il fatto che i sensori doppia tecnologia funzionano in OR, quindi sia l'infrarosso che la microonda devono segnalare allarme affinché il sensore lo trasmetta alla centrale. Un disturbo radio sulla sola frequenza del radar microonda non dovrebbe causare un allarme -- fermo restando il discorso che abbiamo già fatto sul disturbo al circuito elettrico, applicabile a qualunque sensore (ma, ripeto, in questo caso la sorgente deve essere veramente MOLTO forte e probabilmente anche con altri effetti collaterali su diverse apparecchiature elettroniche che non credo possano passare inosservati).
Provi a fare questa semplice verifica e ci faccia sapere -- speriamo di riuscire almeno a darle una risposta che la faccia dormire tranquillo! :-)
Grazie, grazie! Purtroppo qualche mese fa questi zingari hanno provato anche a incendiare la mia porta della cantina lasciando un accendino su una catasta di vecchi giornali dopo averla saccheggiata dai ricordi di famiglia... Non sono in grado di dirle quale sensore ha fatto scattare l'allarme :-( Perchè alla centrale di marca(modello base), ho collegato gli elementi in "parallelo"!!! Posso dirle che ho alcuni sensori a doppia tecnologia e un unico sensore a sole microonde. Comunque la doppia tecnologia (infrarosso + microonda), funziona con AND o OR? Un amico mi ha detto per rassicurarmi che l'allarme via cavo potrebbe esser scattato a causa di un picco di corrente (mai successo in 10 mesi a Roma!) o a una mosca posata sulla microonda...Lei che ne pensa?
RispondiEliminaSpero tanto la Polizia trovi le prove per arrestare i componenti dell'organizzazione criminale che mi ha svuotato la cassaforte oltre a tentare di spaventarmi.. Pensi che hanno compiuto il furto in modo che agli occhi della Polizia sembrasse fossi stato io a compierlo. Oltre a non aver commesso scasso sulle serrature non hanno fatto alcun disordine in casa.. Dritti alla cassaforte e via. Ma ho spiegato alla Polizia di non avere l'assicurazione... Cordiali saluti da Fabrizio
I sensori doppia tecnologia nella maggior parte dei casi funzionano in logica AND - quindi sia la microonda che l'infrarosso devono segnalare una condizione di allarme per far generare un messaggio di allarme verso la centrale. Esistono anche quelli in logica OR (dove è sufficiente che una delle due tecnologie vada in allarme), ma di solito vengono usati solo in situazioni particolari di medio-alto livello di rischio.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la sovratensione, molto dipende da come è il collegamento del suo impianto alla rete - ma in genere questo tipo di problemi non causano un falso allarme bensì guasti di altro tipo.
Ringrazio molto il signor Mauro per la risposta e l'interessamento al mio caso! Comunque secondo lei una mosca può aver fatto scattare il mio allarme? L'impianto elettrico ha circa 10 anni di vita e 2 anni fa hanno sostituito anche il contatore! Inoltre la centrale non ha più inviato altri segnali di allarme.. Ho timore che questi ricchissimi zingari della Balduina (Roma), abbiano anche apparecchiature (illegali), per bloccare le telefonate del combinatore gsm nel raggio di 50 metri (vivono a me adiacenti). Se per evitare l'eventuale inutilità del mio sistema antifurto colleggassi alla centrale una buona sirena autoalimentata da fare suonare circa un minuto pensa potrei essere denunciato dalla Polizia per procurato allarme o disturbo della quiete pubblica? Ho il timore che i miei vicini di casa zingari facciano parte di organizzazioni criminali più grandi che siano in grado anche di rubare nelle banche! Grazie tante e cordiali saluti da Fabrizio.
RispondiEliminaBuongiorno Fabrizio
RispondiEliminaSe il suo allarme fosse così sensibile da scattare al passaggio di una mosca credo che i falsi allarmi sarebbero molteplici... Tutto può essere, ma onestamente nel suo caso, anche se non conosco nel dettaglio le sue apparecchiature e la tipologia di impianto, mi sentirei di escludere l'ipotesi.
Anche inibire le chiamate di un telefono cellulare non è così semplice: certamente esistono apparecchiature di tipo militare di cui non sappiamo con certezza le caratteristiche tecniche e le funzioni, ma gli abbattitori di campo funzionano prevalentemente in ambienti chiusi e non in un raggio così ampio (50 metri) come da lei descritto. Anche qui, però, prenda tutto con beneficio di inventario: una potente (molto potente!) antenna direzionata verso il suo combinatore cellulare potrebbe oscurare il campo in linea teorica ma, come dicevamo nei post precedenti, una trasmissione così forte non dovrebbe passare inosservata per via degli effetti collaterali che causerebbe su altre apparecchiature.
Nel dubbio, colleghi un semplice combinatore PSTN all'allarme (o uno con la doppia funzione GSM+PSTN) che credo possa essere meglio che una sirena nel suo particolare caso.
Comunque, anche una sirena non va mai male - meglio interna ed autoalimentata vista la sua situazione. In generale, se pensa che il suo allarme possa essere 'attaccato', la regola è che più allarmi scatena simultaneamente, meglio è. Per tanto abili che possano essere i suoi vicini, dovranno pensare a sabotare tutte le periferiche simultaneamente.
Quanto alla denuncia per disturbo della quiete pubblica, non rischia niente se la sirena suona solo quando in allarme e per un periodo di un minuto (come previsto dalla norma).
Mi accodo a questa utile e interessante discussione per porre una domanda. Ho una centralina di allarme mista filare e wirwless su singola frequenza con allarme anti jamming( 433 Mhz) comprata su internet da un noto produttore marchigiano, e istallata da me stesso un paio di anni fa. Il sistema di allarme funziona egregiamente e ne sono pienamente soddisfatto. Ora la ditta produttrice mi propone di aggiornare gratuitamente la centralina per operare sulla doppia frequenza (433 - 866 Mhz). La mia domanda è questa : Che senzo ha fare questo aggiornamento quando (credo) tutti i senseori wireless del mio allarme parlano con la centralina sulla 433 Mhz ? Che cosa deve ascoltare, ricevere la centralina sulla frequenza 866 Mhz ?
RispondiEliminaGrazie per una eventuale risposta
Daniele
Buongiorno Daniele
RispondiEliminabeh, se l'aggiornamento è gratuito, un'aggiunta di prestazione può rappresentare solo un vantaggio.
Tuttavia credo che lo scopo sia quello di fornire compatibilità con prodotti futuri -- potrebbe essere ad esempio che la casa costruttrice decida di togliere dalla produzione i sensori 433MHz e di produrre solo gli 866. In questo caso sarebbe impossibile in futuro sostituire sensori guasti o fare espansioni di sistema e da qui la necessità dell'aggiornamento.
Oppure, potrebbe avere una nuova linea di prodotti disponibile solo in 866MHz o avere fatto una scelta tecnica alla luce di esigenze di compatibilità con la norma...
In ogni caso credo che per Lei rappresenti un vantaggio e, a mio parere, testimonia anche la solidità tecnica e commerciale del marchio da lei scelto.
Salve,ho letto l'interessante articolo e avendo qualche esperienza in merito posso testimoniare che spesso la funzione antijamming sulle centrali a frequenza unica 433 mhz,venga esclusa a seguito di numerosi falsi allarmi causati da radioamatori che,guardacaso,sono autorizzati a trasmettere proprio su questa banda! dove si trovano tra l'altro anche i radiocomandi apricancello,i baby monitor e radiogiocattoli vari...Non so spiegare la logica assurda di utilizzare per i sistemi antifurto una banda già cosi satura di interferenze radio.Molto meglio sarebbe ad esempio intorno a 400 Mhz.La doppia frequenza 433/866 Mhz secondo me rappresenta oggi l'unica garanzia di funzionamento esente da disturbi e tentativi di jamming
RispondiEliminaBuongiorno Antonio
RispondiEliminaCapisco la sua perplessità, più che giustificata, ed in effetti il problema è stato posto più volte in sede internazionale anche all'ETSI, l'Ente Europeo che assegna le radio frequenze. Purtroppo il problema è che i sistemi antifurto sono stati catalogati nei cosiddetti LPD (Low-Power Devices) con potenze di trasmissione inferiori ai 10 mW, dove operano appunto TUTTE le apparecchiature tipo radio-comandi, giocattoli, etc. con antenna fissa e senza necessità di licenza.
A seguito delle numerose segnalazioni, l'ETSI assegnò poi i sistemi di allarme agli SRD (Short Range Devices) che operano nella 866 MHz risolvendo in effetti in parte il problema (la 866 era meno congestionata).
L'assegnazione delle frequenze in campo Europeo ed internazionale è sempre stata materia molto delicata e le frequenze libere sono poche, per non dire che le applicazioni del campo della sicurezza (in termini numerici) non giustificano agli occhi dell'ETSI un'assegnazione 'riservata' come spesso noi del settore abbiamo auspicato.
dico la mia, da perfetto ignorante (ma mi sto documentando in materia)...
RispondiEliminama realizzare antifurti che usino la banda dei 2.4ghz e trasmettano in digitale non è possibile?
Buongiorno
RispondiEliminain teoria sì, in pratica bisogna fare alcune considerazioni importanti che forse spiegano perché i costruttori di sistemi antifurto non si siano avvicinati all'utilizzo di questa frequenza.
La prima è che la frequenza 2.4GHz è inserita in un piano ripartizioni che non è ancora accettato a livello internazionale (la cosiddetta banda ISM varia infatti da stato a stato a seconda delle assegnazioni locali), che di per sè non sarebbe un grave problema ma in genere si tende ad uniformare i prodotti usati per fare economia di scala ed abbattere i costi -- e per non avere problemi di omologazioni quando si esporta il prodotto in altri mercati.
Un mercato non ancora 'omogeneo' limita la disponibilità ed aumenta il costo dei componenti necessari per le radio, che per applicazioni di sicurezza deve essere contenuto. Se per un telefono cordless piuttosto che un router wi-fi qualche euro in più per il TX/RX può non rappresentare un problema, per un sistema antifurto senza fili, dove ogni periferica ha una sua radio a bordo, il conto si fa più pesante.
Ci sono poi altre considerazioni tecniche legate alle interferenze che i low-powered devices - apparecchi che operano a bassa potenza di trasmissione - devono accettare per lavorare nei 2.450GHz, ma non sono la persona più indicata (tanto meno questo è il luogo adatto) per una disquisizione approfondita in materia: giusto per fare un esempio, comunque, il comune forno a microonde lavora sulla stessa banda.
Uno dei fattori che credo però abbiano scoraggiato maggiormente i costruttori di sistemi antifurto wireless dall'intraprendere un percorso anche solo di ricerca, è che alcuni sistemi RFID lavorano nei 2.45GHz. Già da tempo si discute dello sviluppo che questi sistemi possono avere su scala mondiale, con il risultato che sia tecnicamente (maggiori interferenze) sia commercialmente (possibilità che la frequenza venga assegnata esclusivamente all'utilizzo RFID) queste considerazioni hanno un po' scoraggiato gli sviluppatori in altri settori.
Buongiorno! mi chiamo Filippo. Mi inserisco nella vostra discussione. Ho anche io acquistato di recente una centralina, credo uguale a quella di Danielefont, per ora solo con sistema perimetrale. Ora dovrei scegliere i rilevatori di movimento e per esigenze logistiche dovrei optare sui wireless, anche se nho un dubbio sulla loro affidabilità. Il venditore sul proprio sito propone tutti apparecchi sui 433 MHZ ma a richiesta sono disponibili anche quelli funzionanti a 866. Ora chiederò un preventivo. Pensate che possano essere molto più affidabili gli 866 rispetto ai 433 Mhz?
RispondiEliminaspiego meglio la mia domanda: gli 866 mhz sono molto più difficili da debellare con il jamming, secondo voi? la ditta da cui acquisto è abruzzese (non so se danielefont intendesse un'altra ditta o se si è sbagliato). Comunque mi sono sembrati molto seri, anche se la differenza di prezzi rispetto a quanto sento in giro un pò mi rende scettico.
EliminaGrazie in anticipo.
Buongiorno Filippo
EliminaNon c'è nessuna differenza prestazionale tra la 433 e la 866 MHz: si tratta solo di apparecchi radio che lavorano su due frequenze diverse -- niente di più. Il jamming, ovvero il tentativo di oscuramento della trasmissione radio, viene effettuato 'accordando' la frequenza del trasmettitore sulla stessa frequenza degli apparecchi che si vogliono attaccare, quindi, in pratica, è come sintonizzare un canale della radio su una stazione piuttosto che un'altra... non cambia assolutamente nulla.
ho capito. Grazie. Un'ultima cosa: se la maggior parte dei sensori usa la 433 Mhz,eventuali ladri che entrano in casa potrebbero cercare di oscurare la frequenza più comune e non sapendo dall'esterno che in casa "li aspetta" un sistema che opera in 866 mhz (più raro) potrebbero avere più difficoltà? oppure no? Perché se non ci sono abissali differenze fra i due sistemi(a parità di marca) conviene assolutamente quello più economico! Io, se ho ben capito, devo scegliere sensori wireless compatibili con la mia centralina okkio pro, e vedo che hanno un costo di € 30 circa (semplice PIR per friendly) o € 79 (PIR + microonda), dunque molto inferiore a quelli
Eliminacosiddetti "di marca più famosa"... il mio è solo un pregiudizio (il sito dichiara di vendere abbattendo i costi eliminando i passaggi intermedi tra produttore e distributore) o secondo Lei, piuttosto che scegliere questi prodotti, è meglio trovare il modo di installare qualche altro modello filare (con pace della moglie che non vorrebbe vedere canaline)? La ringrazio anticipatamente per lo scioglimento dei miei dubbi e Le faccio i complimenti per il blog. Filippo
No, sarebbe bello... ma purtroppo non è così. Intanto la 866MHz non è così "più rara" della 433MHz e poi chi tenta di sabotare un sistema antifurto in genere ha almeno l'accortezza di fare un sopralluogo preventivo e vedere con cosa avrà a che fare.
EliminaSulle differenze dei due sistemi, come le dicevo prima, non ci sono dubbi: sono assolutamente equivalenti. E' sulla differenza dei due prodotti specifici che potremmo eventualmente discutere: non è che una frequenza sia meglio dell'altra, ma un prodotto (la radio intendo, il trasmettitore) quello sì che potrebbe esserlo. Riprendendo l'esempio di cui sopra, la stessa radio FM su due canali diversi produce la stessa qualità di suono, ma due radio diverse no, anche se sta ascoltando la medesima stazione.
Certamente, come lei giustamente dice, se vuole installare dei sensori via radio deve obbligatoriamente scegliere modelli compatibili con la sua centrale -- sul fatto poi che siano più economici perché eliminano i passaggi intermedi avrei qualche riserva, ma non entriamo nel merito di considerazioni commerciali che spettano solo al suo rivenditore). L'eventuale scelta del sensore via cavo (sicuramente più economico e non vincolante a nessuna marca specifica) potrebbe essere una buona alternativa ma la mia esperienza in materia mi suggerisce che probabilmente l'avrà vinta sua moglie... Almeno, a casa mia sarebbe così di sicuro :-)
Grazie. Gentilissimo e .. anche molto simpatico!!
EliminaSalve Daniele,
RispondiEliminaho appena acquistato il kit probabilmente che ha lei, dalla stessa ditta. Mi hanno venduto la centrale a doppia frequenza su mia richiesta, ma nell'email dell'ordine avevo anche specificato che ovviamente i sensori dovevano essere anch'essi a doppia frequenza, altrimenti che me ne faccio? mi hanno mandato la centrale con 2 riceventi 433 e 868, ma i sensori comunicano solo a 433...che me ne faccio?
Vorrei capire se la centrale ha due riceventi la banda di oscillazione non va da 433 a 868, ma sono due frequenza ben distinte, secondo la mia ignoranza...una viaggi da 430 a 434 e l'altra da 866 a 868. Quindi o i magneti che ho alle porte dovrebbero emettere 2 bande ben distinte così se ne oscurano una rimane l'altra, giusto? mentre quelli che ho sono solo ad una banda. Che faccio?? Faccio Causa?? Qualcuno può darmi delucidazioni?
Parlando con chi conosce quel kit allarme è venuto fuori che la centrale lavora ad una frequenza di 433Mhz e 866Mhz ma i sensori che ti vendono li puoi calibrare o a 433 oppure a 866Mhz, cioè quando la centrale è capace di comunicare a 2 frequenze i sensori invece possono farlo ad una sola frequenza prestabilita ( o solo 433 o solo 866)... ha senso?
EliminaBuongiorno Max
RispondiEliminacredo che se lei ha ordinato dei sensori a doppia frequenza compatibili con la centrale, questo è quello che deve ricevere.
Ha provato a scrivere al fornitore? Cosa le hanno detto? Ricordi in ogni caso che la legge le permette di recedere dall'acquisto entro 14 giorni - quindi se non è soddisfatto può chiedere la sostituzione o la resa del prodotto.
Ci faccia sapere...
Ciao, hai comprato il kit okkio di sicurezzaz pro? come ti trovi con questo allarme?
RispondiEliminafunziona bene? Lo ho acquistato anche io ma sono molto titubante
Sono prodotti cinesi importati da una ditta italiana.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaMa per caso l'amministratore del blog è un "dipendente" dei Sicurezza Pro?
EliminaBuongiorno Anonimo
EliminaNo, non sono un dipendente - tanto meno un "dipendente" - di Sicurezza Pro o di altre aziende del mondo della sicurezza. Può leggere maggiori informazioni su di me qui: http://antifurto.blogspot.it/p/mini-bio.html nella pagina Mini-Bio.
scusate se scivo di seguito ma ho un altro dubbio infatti se nella centrale è anche presente un sistema anti-jamming il ladro perchè dovrebbe accecarmi il segnale? nel senso che appena viene accecato parte l'allarme grazie all'anti-jamming.... se quello che ho scritto fosse corretto il ladro sarebbe un fesso 2 volte, in quanto senza neanche entrare farebbe partire l'allarme.....
RispondiEliminaCerto... SE nella sua centrale c'e' l'anti-jamming.
EliminaMa se non ci fosse...
....Questa che dirò è un mio pensiero da estremo neofita ma vediamo se può essere vero:
Eliminauna centrale che ha l'anti-jamming e che riceve a 433Mhz può essere soggetta maggiormete a falsi allarmi proprio perchè l'anti-jamming quando trova una segnale che lavora a 433Mhz (e ce ne sono tantissimi a partire dal cancello elettrico ecc) in un certo senso rileva un tentativo di sabotaggio e fa partire un falso allarme .... ed è questa la doppia lama dell'anti-jamming. (?)
No. Un segnale sulla stessa frequenza non fa scattare l'anti-jamming, alla peggio - se male interpretato, genera un falso allarme.
EliminaL'anti-jamming rileva la saturazione della banda per un periodo di tempo più lungo di un semplice segnale.
il disturbo in frequenza e' diverso dal segnale di saturazione.una centrale con un ottima rivelazione (anti-jamming)non da falsi allarmi per disturbo in frequenza
RispondiEliminaHo un appartamento di 135 mq sito al quinto e ultimo piano di una palazzina. Vi è un terrazzino sul fronte ed uno sul retro, quest’ultimo chiuso da veranda. Superiormente vi è solo un lastrico solare a cui si accede facilmente e da cui è agevole raggiungere il mio terrazzino sul fronte (l’altro è verandato). Inoltre, possiedo 2 gatti di media taglia (6Kg). La mia idea era di posizionare sensori magnetici su tutte e 7 le finestre esterne (2 sono porte-finestre) ed un sensore di movimento all’interno ma la presenza dei due animali mi preoccupa per eventuali attivazioni accidentali. Inoltre non saprei dove posizionare la sirena se non nel terrazzo esterno dove un malintenzionato può facilmente manometterla prima di penetrare in casa.
EliminaMi è stato suggerito di posizionare sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno ed una sirena esterna semplice senza dispositivi di protezione in quanto “coperta” dal sensore esterno. Mi preoccupa tuttavia l’esposizione al freddo intenso dell’inverno che, secondo me, potrebbe compromettere l’efficenza della circuiteria. E’ possibile? Inoltre, non sarebbero meglio sensori a infrarossi o vi è il rischio che i gatti possano attivarli? Ogni suggerimento mi sarà prezioso.
- Paolo
Buongiorno Paolo
L’idea dei sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno non mi sembra particolarmente felice: affidare la protezione del suo appartamento così vulnerabile dall’alto e dall’esterno al solo perimetrale è, da un punto di vista installativo della sicurezza, un suicidio – per usare un eufemismo.
Se possibile, valuti l’installazione di barrierine a stilo o sensori a tenda che proteggono in modo più accurato i varchi (porte e finestre) e magari aggiunga un solo sensore all’esterno di tipo PET in grado di distinguere gli animali e quindi evitare i falsi allarmi per via dei gatti.
Per quanto riguarda la temperatura, non si preoccupi: tutti i prodotti da esterno sono testati per lavorare in condizioni sufficientemente rigide di temperatura e non le daranno problemi – paradossalmente è più preoccupante il caldo del freddo…
Salve a tutti, anche io ho un kit okkiopro doppia frequenza, devo dire che da quando l'ho montato (2 anni fa) non ho mai ricevuto falsi allarmi, ma solo quelli reali (finestre dimenticate aperte oppure aperte d'estate di notte involontariamente mentre la centrale era allarmata.) Devo dire che l'assistenza funziona benissimo sia telefonicamente che via mail e che le batterie non le ho ancora mai cambiate (solo quella del pir, che si trova nella zona centrale della casa quindi è più sollecitato).
RispondiEliminaun consiglio per tutti: se l'interesse è essere un deterrente ai ladri, essere avvisati in caso di effrazione e poter contare su un sistema che in termini di qualità/prezzo funziona bene, okkio pro è sicuramente quello che fa per voi! contate che nessun sistema di allarme darà mai la certezza della sicurezza della vostra casa al 100%! ai ladri basterà sradicare la sirena dal muro ed annegarla in acqua per neutralizzarla e stessa cosa potrebbero fare con la centrale. Quindi le mie conclusioni sono quelle di pensare bene la posizione dove andranno installate centrale e sirena e magari creare, se possibile, un sistema misto wireless/filare (la centrale descritta sopra lo permette) avendo l'accortezza di non avere solo una sirena wireless, ma possibilmente, anche una filare.
ultima cosa: non sono un installatore ne un venditore di antifurti e non ho assolutamente nessun interesse a pubblicizzare una marca rispetto ad un'altra, ho voluto solo portarvi a conoscenza della mia esperienza fatta con tale azienda che, al momento è del tutto + che positiva.
buona sera, ho appena acquistato un sistema antifurto , che ha anche l'opzione della chiamata al cellulare del proprietario in caso di scasso;purtroppo pero' non dispongo di una linea di rete fissa.volevo sapere se c'e' un sistema per farlo funzionare con una rete mobile.molte grazie
RispondiEliminaBuongiorno
EliminaSe il suo sistema ha solo il collegamento con la rete fissa PSTN, non è possibile. L'unica soluzione è acquistare un combinatore cellulare (quindi non utilizzare quello a bordo) e collegare l'uscita di allarme della centrale a quello.
Qualunque combinatore GSM andrebbe bene in quanto il collegamento è standard - in pratica una semplice uscita elettrica.
Scusate, ma non può utilizzare un semplice gateway PSTN/GSM di cui se ne trovano parecchi in giro a poco...?
Eliminabuon giorno , la ringrazio per la risposta.
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RispondiEliminanon trovo piu' chi l'avesse chiesto ma ecco la lista complete delle frequenze utilizzabili dai sistemi di allarme:
Elimina19 Non-specific short range devices 40.660 - 40.700 MHz
20 Non- specific short range devices 433.050 - 434.790 MHz
21 Non- specific short range devices 2 400 - 2 483.5 MHz
24 Non- specific short range devices 13 553 - 13 567 kHz
25 Non- specific short range devices 26.957 - 27.283 MHz
27 Non- specific short range devices 24.150 - 24.250 GHz
28 Non- specific short range devices 868.000 - 868.600 MHz
29 Non- specific short range devices 868.700 - 869.200 MHz
30 Non- specific short range devices 869.400 - 869.650 MHz
31 Non- specific short range devices 869.700 - 870.000 MHz
32 Alarms 868.600 - 868.700 MHz
33 Alarms 869.250 - 869.300 MHz
34 Alarms 869.650 - 869.700 MHz
62 Non- specific short range devices 244 - 246 GHz
63 Non- specific short range devices 434.040 - 434.790 MHz
65 Non-specific short range devices 434.040 - 434.790 MHz
66 Non- specific short range devices 863.000 - 865.000 MHz
67 Non- specific short range devices 865.000 - 868.000 MHz
72 Alarms 869.300 - 869.400 MHz
dove il primo numero è la classe R&TTE.
Per la lista completa, vedi qui: http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/rtte/files/rtte-subclass1_en.pdf
Ciao
mi risulta stiano lavorando su sistemi di allarme che usano anche la frequenza dei 2.4Ghz per la comunicazione radio, frequenza normalmente usato per il wifi.
EliminaCi sono soluzioni multicanale che dovrebbero essere parecchio efficaci
non trovo piu' chi l'avesse chiesto ma ecco la lista complete delle frequenze utilizzabili dai sistemi di allarme:
Elimina19 Non-specific short range devices 40.660 - 40.700 MHz
20 Non- specific short range devices 433.050 - 434.790 MHz
21 Non- specific short range devices 2 400 - 2 483.5 MHz
24 Non- specific short range devices 13 553 - 13 567 kHz
25 Non- specific short range devices 26.957 - 27.283 MHz
27 Non- specific short range devices 24.150 - 24.250 GHz
28 Non- specific short range devices 868.000 - 868.600 MHz
29 Non- specific short range devices 868.700 - 869.200 MHz
30 Non- specific short range devices 869.400 - 869.650 MHz
31 Non- specific short range devices 869.700 - 870.000 MHz
32 Alarms 868.600 - 868.700 MHz
33 Alarms 869.250 - 869.300 MHz
34 Alarms 869.650 - 869.700 MHz
62 Non- specific short range devices 244 - 246 GHz
63 Non- specific short range devices 434.040 - 434.790 MHz
65 Non-specific short range devices 434.040 - 434.790 MHz
66 Non- specific short range devices 863.000 - 865.000 MHz
67 Non- specific short range devices 865.000 - 868.000 MHz
72 Alarms 869.300 - 869.400 MHz
dove il primo numero è la classe R&TTE.
Per la lista completa, vedi qui: http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/rtte/files/rtte-subclass1_en.pdf
Ciao
Buongiorno Nicola
EliminaLa porta si può proteggere utilizzando dei contatti magnetici (appositamente per le porte blindate), che possono essere incassati nel telaio e quindi sono ‘invisibili’, salvaguardando l’estetica, e che rilevano l’apertura della porta stessa anche di pochi gradi.
Per prevenire in maniera parziale il danno economico, cercando di evitare che il serramento venga forzato, esistono dei contatti cosiddetti di vibrazione che rilevano l’urto tipico delle operazioni di scasso.
Se pensa che la porta necessiti di questa protezione, l’abbinamento di un contatto di vibrazione con uno di apertura è abbastanza economica e di facile installazione. Resta il fatto che comunque la vera garanzia la offre la porta stessa (cosa per cui le consiglierei di sentire un esperto di porte blindate che venga a farle un sopralluogo) e che in ogni caso sarebbe necessario integrare questa prima linea di difesa anche solo con un sensore volumetrico a protezione dell’ingresso – sufficiente, ma indispensabile.
Per quanto riguarda la telecamera, può esserle d’aiuto a vedere chi c’è fuori quando è in casa, ma contro lo scasso da furto non le servirà a molto…
Ho un appartamento di 135 mq sito al quinto e ultimo piano di una palazzina. Vi è un terrazzino sul fronte ed uno sul retro, quest’ultimo chiuso da veranda. Superiormente vi è solo un lastrico solare a cui si accede facilmente e da cui è agevole raggiungere il mio terrazzino sul fronte (l’altro è verandato). Inoltre, possiedo 2 gatti di media taglia (6Kg). La mia idea era di posizionare sensori magnetici su tutte e 7 le finestre esterne (2 sono porte-finestre) ed un sensore di movimento all’interno ma la presenza dei due animali mi preoccupa per eventuali attivazioni accidentali. Inoltre non saprei dove posizionare la sirena se non nel terrazzo esterno dove un malintenzionato può facilmente manometterla prima di penetrare in casa.
EliminaMi è stato suggerito di posizionare sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno ed una sirena esterna semplice senza dispositivi di protezione in quanto “coperta” dal sensore esterno. Mi preoccupa tuttavia l’esposizione al freddo intenso dell’inverno che, secondo me, potrebbe compromettere l’efficenza della circuiteria. E’ possibile? Inoltre, non sarebbero meglio sensori a infrarossi o vi è il rischio che i gatti possano attivarli? Ogni suggerimento mi sarà prezioso.
- Paolo
Buongiorno Paolo
L’idea dei sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno non mi sembra particolarmente felice: affidare la protezione del suo appartamento così vulnerabile dall’alto e dall’esterno al solo perimetrale è, da un punto di vista installativo della sicurezza, un suicidio – per usare un eufemismo.
Se possibile, valuti l’installazione di barrierine a stilo o sensori a tenda che proteggono in modo più accurato i varchi (porte e finestre) e magari aggiunga un solo sensore all’esterno di tipo PET in grado di distinguere gli animali e quindi evitare i falsi allarmi per via dei gatti.
Per quanto riguarda la temperatura, non si preoccupi: tutti i prodotti da esterno sono testati per lavorare in condizioni sufficientemente rigide di temperatura e non le daranno problemi – paradossalmente è più preoccupante il caldo del freddo…
non trovo piu' chi l'avesse chiesto ma ecco la lista complete delle frequenze utilizzabili dai sistemi di allarme:
RispondiElimina19 Non-specific short range devices 40.660 - 40.700 MHz
20 Non- specific short range devices 433.050 - 434.790 MHz
21 Non- specific short range devices 2 400 - 2 483.5 MHz
24 Non- specific short range devices 13 553 - 13 567 kHz
25 Non- specific short range devices 26.957 - 27.283 MHz
27 Non- specific short range devices 24.150 - 24.250 GHz
28 Non- specific short range devices 868.000 - 868.600 MHz
29 Non- specific short range devices 868.700 - 869.200 MHz
30 Non- specific short range devices 869.400 - 869.650 MHz
31 Non- specific short range devices 869.700 - 870.000 MHz
32 Alarms 868.600 - 868.700 MHz
33 Alarms 869.250 - 869.300 MHz
34 Alarms 869.650 - 869.700 MHz
62 Non- specific short range devices 244 - 246 GHz
63 Non- specific short range devices 434.040 - 434.790 MHz
65 Non-specific short range devices 434.040 - 434.790 MHz
66 Non- specific short range devices 863.000 - 865.000 MHz
67 Non- specific short range devices 865.000 - 868.000 MHz
72 Alarms 869.300 - 869.400 MHz
dove il primo numero è la classe R&TTE.
Per la lista completa, vedi qui: http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/rtte/files/rtte-subclass1_en.pdf
Ciao
Buongiorno Nicola
RispondiEliminaLa porta si può proteggere utilizzando dei contatti magnetici (appositamente per le porte blindate), che possono essere incassati nel telaio e quindi sono ‘invisibili’, salvaguardando l’estetica, e che rilevano l’apertura della porta stessa anche di pochi gradi.
Per prevenire in maniera parziale il danno economico, cercando di evitare che il serramento venga forzato, esistono dei contatti cosiddetti di vibrazione che rilevano l’urto tipico delle operazioni di scasso.
Se pensa che la porta necessiti di questa protezione, l’abbinamento di un contatto di vibrazione con uno di apertura è abbastanza economica e di facile installazione. Resta il fatto che comunque la vera garanzia la offre la porta stessa (cosa per cui le consiglierei di sentire un esperto di porte blindate che venga a farle un sopralluogo) e che in ogni caso sarebbe necessario integrare questa prima linea di difesa anche solo con un sensore volumetrico a protezione dell’ingresso – sufficiente, ma indispensabile.
Per quanto riguarda la telecamera, può esserle d’aiuto a vedere chi c’è fuori quando è in casa, ma contro lo scasso da furto non le servirà a molto…
Ho un appartamento di 135 mq sito al quinto e ultimo piano di una palazzina. Vi è un terrazzino sul fronte ed uno sul retro, quest’ultimo chiuso da veranda. Superiormente vi è solo un lastrico solare a cui si accede facilmente e da cui è agevole raggiungere il mio terrazzino sul fronte (l’altro è verandato). Inoltre, possiedo 2 gatti di media taglia (6Kg). La mia idea era di posizionare sensori magnetici su tutte e 7 le finestre esterne (2 sono porte-finestre) ed un sensore di movimento all’interno ma la presenza dei due animali mi preoccupa per eventuali attivazioni accidentali. Inoltre non saprei dove posizionare la sirena se non nel terrazzo esterno dove un malintenzionato può facilmente manometterla prima di penetrare in casa.
RispondiEliminaMi è stato suggerito di posizionare sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno ed una sirena esterna semplice senza dispositivi di protezione in quanto “coperta” dal sensore esterno. Mi preoccupa tuttavia l’esposizione al freddo intenso dell’inverno che, secondo me, potrebbe compromettere l’efficenza della circuiteria. E’ possibile? Inoltre, non sarebbero meglio sensori a infrarossi o vi è il rischio che i gatti possano attivarli? Ogni suggerimento mi sarà prezioso.
- Paolo
Buongiorno Paolo
L’idea dei sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno non mi sembra particolarmente felice: affidare la protezione del suo appartamento così vulnerabile dall’alto e dall’esterno al solo perimetrale è, da un punto di vista installativo della sicurezza, un suicidio – per usare un eufemismo.
Se possibile, valuti l’installazione di barrierine a stilo o sensori a tenda che proteggono in modo più accurato i varchi (porte e finestre) e magari aggiunga un solo sensore all’esterno di tipo PET in grado di distinguere gli animali e quindi evitare i falsi allarmi per via dei gatti.
Per quanto riguarda la temperatura, non si preoccupi: tutti i prodotti da esterno sono testati per lavorare in condizioni sufficientemente rigide di temperatura e non le daranno problemi – paradossalmente è più preoccupante il caldo del freddo…
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RispondiEliminaBuongiorno Nicola
RispondiEliminaLa porta si può proteggere utilizzando dei contatti magnetici (appositamente per le porte blindate), che possono essere incassati nel telaio e quindi sono ‘invisibili’, salvaguardando l’estetica, e che rilevano l’apertura della porta stessa anche di pochi gradi.
Per prevenire in maniera parziale il danno economico, cercando di evitare che il serramento venga forzato, esistono dei contatti cosiddetti di vibrazione che rilevano l’urto tipico delle operazioni di scasso.
Se pensa che la porta necessiti di questa protezione, l’abbinamento di un contatto di vibrazione con uno di apertura è abbastanza economica e di facile installazione. Resta il fatto che comunque la vera garanzia la offre la porta stessa (cosa per cui le consiglierei di sentire un esperto di porte blindate che venga a farle un sopralluogo) e che in ogni caso sarebbe necessario integrare questa prima linea di difesa anche solo con un sensore volumetrico a protezione dell’ingresso – sufficiente, ma indispensabile.
Per quanto riguarda la telecamera, può esserle d’aiuto a vedere chi c’è fuori quando è in casa, ma contro lo scasso da furto non le servirà a molto…
Ho un appartamento di 135 mq sito al quinto e ultimo piano di una palazzina. Vi è un terrazzino sul fronte ed uno sul retro, quest’ultimo chiuso da veranda. Superiormente vi è solo un lastrico solare a cui si accede facilmente e da cui è agevole raggiungere il mio terrazzino sul fronte (l’altro è verandato). Inoltre, possiedo 2 gatti di media taglia (6Kg). La mia idea era di posizionare sensori magnetici su tutte e 7 le finestre esterne (2 sono porte-finestre) ed un sensore di movimento all’interno ma la presenza dei due animali mi preoccupa per eventuali attivazioni accidentali. Inoltre non saprei dove posizionare la sirena se non nel terrazzo esterno dove un malintenzionato può facilmente manometterla prima di penetrare in casa.
RispondiEliminaMi è stato suggerito di posizionare sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno ed una sirena esterna semplice senza dispositivi di protezione in quanto “coperta” dal sensore esterno. Mi preoccupa tuttavia l’esposizione al freddo intenso dell’inverno che, secondo me, potrebbe compromettere l’efficenza della circuiteria. E’ possibile? Inoltre, non sarebbero meglio sensori a infrarossi o vi è il rischio che i gatti possano attivarli? Ogni suggerimento mi sarà prezioso.
- Paolo
Buongiorno Paolo
L’idea dei sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno non mi sembra particolarmente felice: affidare la protezione del suo appartamento così vulnerabile dall’alto e dall’esterno al solo perimetrale è, da un punto di vista installativo della sicurezza, un suicidio – per usare un eufemismo.
Se possibile, valuti l’installazione di barrierine a stilo o sensori a tenda che proteggono in modo più accurato i varchi (porte e finestre) e magari aggiunga un solo sensore all’esterno di tipo PET in grado di distinguere gli animali e quindi evitare i falsi allarmi per via dei gatti.
Per quanto riguarda la temperatura, non si preoccupi: tutti i prodotti da esterno sono testati per lavorare in condizioni sufficientemente rigide di temperatura e non le daranno problemi – paradossalmente è più preoccupante il caldo del freddo…
Buongiorno Nicola
EliminaLa porta si può proteggere utilizzando dei contatti magnetici (appositamente per le porte blindate), che possono essere incassati nel telaio e quindi sono ‘invisibili’, salvaguardando l’estetica, e che rilevano l’apertura della porta stessa anche di pochi gradi.
Per prevenire in maniera parziale il danno economico, cercando di evitare che il serramento venga forzato, esistono dei contatti cosiddetti di vibrazione che rilevano l’urto tipico delle operazioni di scasso.
Se pensa che la porta necessiti di questa protezione, l’abbinamento di un contatto di vibrazione con uno di apertura è abbastanza economica e di facile installazione. Resta il fatto che comunque la vera garanzia la offre la porta stessa (cosa per cui le consiglierei di sentire un esperto di porte blindate che venga a farle un sopralluogo) e che in ogni caso sarebbe necessario integrare questa prima linea di difesa anche solo con un sensore volumetrico a protezione dell’ingresso – sufficiente, ma indispensabile.
Per quanto riguarda la telecamera, può esserle d’aiuto a vedere chi c’è fuori quando è in casa, ma contro lo scasso da furto non le servirà a molto…
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Anonimo17 settembre 2013 11:24
Ho un appartamento di 135 mq sito al quinto e ultimo piano di una palazzina. Vi è un terrazzino sul fronte ed uno sul retro, quest’ultimo chiuso da veranda. Superiormente vi è solo un lastrico solare a cui si accede facilmente e da cui è agevole raggiungere il mio terrazzino sul fronte (l’altro è verandato). Inoltre, possiedo 2 gatti di media taglia (6Kg). La mia idea era di posizionare sensori magnetici su tutte e 7 le finestre esterne (2 sono porte-finestre) ed un sensore di movimento all’interno ma la presenza dei due animali mi preoccupa per eventuali attivazioni accidentali. Inoltre non saprei dove posizionare la sirena se non nel terrazzo esterno dove un malintenzionato può facilmente manometterla prima di penetrare in casa.
Mi è stato suggerito di posizionare sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno ed una sirena esterna semplice senza dispositivi di protezione in quanto “coperta” dal sensore esterno. Mi preoccupa tuttavia l’esposizione al freddo intenso dell’inverno che, secondo me, potrebbe compromettere l’efficenza della circuiteria. E’ possibile? Inoltre, non sarebbero meglio sensori a infrarossi o vi è il rischio che i gatti possano attivarli? Ogni suggerimento mi sarà prezioso.
- Paolo
Buongiorno Paolo
L’idea dei sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno non mi sembra particolarmente felice: affidare la protezione del suo appartamento così vulnerabile dall’alto e dall’esterno al solo perimetrale è, da un punto di vista installativo della sicurezza, un suicidio – per usare un eufemismo.
Se possibile, valuti l’installazione di barrierine a stilo o sensori a tenda che proteggono in modo più accurato i varchi (porte e finestre) e magari aggiunga un solo sensore all’esterno di tipo PET in grado di distinguere gli animali e quindi evitare i falsi allarmi per via dei gatti.
Per quanto riguarda la temperatura, non si preoccupi: tutti i prodotti da esterno sono testati per lavorare in condizioni sufficientemente rigide di temperatura e non le daranno problemi – paradossalmente è più preoccupante il caldo del freddo…
non trovo piu' chi l'avesse chiesto ma ecco la lista complete delle frequenze utilizzabili dai sistemi di allarme:
Elimina19 Non-specific short range devices 40.660 - 40.700 MHz
20 Non- specific short range devices 433.050 - 434.790 MHz
21 Non- specific short range devices 2 400 - 2 483.5 MHz
24 Non- specific short range devices 13 553 - 13 567 kHz
25 Non- specific short range devices 26.957 - 27.283 MHz
27 Non- specific short range devices 24.150 - 24.250 GHz
28 Non- specific short range devices 868.000 - 868.600 MHz
29 Non- specific short range devices 868.700 - 869.200 MHz
30 Non- specific short range devices 869.400 - 869.650 MHz
31 Non- specific short range devices 869.700 - 870.000 MHz
32 Alarms 868.600 - 868.700 MHz
33 Alarms 869.250 - 869.300 MHz
34 Alarms 869.650 - 869.700 MHz
62 Non- specific short range devices 244 - 246 GHz
63 Non- specific short range devices 434.040 - 434.790 MHz
65 Non-specific short range devices 434.040 - 434.790 MHz
66 Non- specific short range devices 863.000 - 865.000 MHz
67 Non- specific short range devices 865.000 - 868.000 MHz
72 Alarms 869.300 - 869.400 MHz
dove il primo numero è la classe R&TTE.
Per la lista completa, vedi qui: http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/rtte/files/rtte-subclass1_en.pdf
Buon giorno a tutti, vorrei solo testimoniare la mia esperienza con il sistema di allarme acquistato dalla ditta marchigiana già citata più volte in questo blog.
RispondiEliminaUna centralina okkio pro, sensori perimetrali esterni a pannelli solari, sensori di movimento interni e alcuni sensori per porte e finestre con sirena wireless esterna a pannello solare.
Dopo quattro mesi dall'acquisto i sensori wireless esterni si sono guastati ed essendo ancora in garanzia (la garanzia vale due anni) li ho spediti alla ditta che me li ha riparati e rimandati nel giro di una settimana.
Per il resto, tutti gli altri sensori non mi hanno mai dato problemi e funzionano benissimo.
quindi posso affermare che il servizio è positivo.
Ci tengo a precisare che sono un semplice cliente e non sto facendo pubblicità gratuita.
L'unico neo, se vogliamo, è rappresentato dal fatto che vivendo in una villetta singola in un contesto di tante ville con cancelli e allarmi, talvolta i sensori esterni (che tagliano il giardino a metà) sono partiti senza apparente motivo, probabilmente a causa della selva di telecomandi che c'è in questa zona e forse anche per il continuo svolazzare nel mio giardino di cornacchie e altri uccelli.
Sulla dicitura "pet friendly" non ci metterei la mano sul fuoco, tanto più che ho installato una trappola fotografica in giardino ed effettivamente ha fotografato più volte il passaggio di uccelli nonchè di gatti.
Buongiorno Nicola
EliminaLa porta si può proteggere utilizzando dei contatti magnetici (appositamente per le porte blindate), che possono essere incassati nel telaio e quindi sono ‘invisibili’, salvaguardando l’estetica, e che rilevano l’apertura della porta stessa anche di pochi gradi.
Per prevenire in maniera parziale il danno economico, cercando di evitare che il serramento venga forzato, esistono dei contatti cosiddetti di vibrazione che rilevano l’urto tipico delle operazioni di scasso.
Se pensa che la porta necessiti di questa protezione, l’abbinamento di un contatto di vibrazione con uno di apertura è abbastanza economica e di facile installazione. Resta il fatto che comunque la vera garanzia la offre la porta stessa (cosa per cui le consiglierei di sentire un esperto di porte blindate che venga a farle un sopralluogo) e che in ogni caso sarebbe necessario integrare questa prima linea di difesa anche solo con un sensore volumetrico a protezione dell’ingresso – sufficiente, ma indispensabile.
Per quanto riguarda la telecamera, può esserle d’aiuto a vedere chi c’è fuori quando è in casa, ma contro lo scasso da furto non le servirà a molto…
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Anonimo17 settembre 2013 11:24
Ho un appartamento di 135 mq sito al quinto e ultimo piano di una palazzina. Vi è un terrazzino sul fronte ed uno sul retro, quest’ultimo chiuso da veranda. Superiormente vi è solo un lastrico solare a cui si accede facilmente e da cui è agevole raggiungere il mio terrazzino sul fronte (l’altro è verandato). Inoltre, possiedo 2 gatti di media taglia (6Kg). La mia idea era di posizionare sensori magnetici su tutte e 7 le finestre esterne (2 sono porte-finestre) ed un sensore di movimento all’interno ma la presenza dei due animali mi preoccupa per eventuali attivazioni accidentali. Inoltre non saprei dove posizionare la sirena se non nel terrazzo esterno dove un malintenzionato può facilmente manometterla prima di penetrare in casa.
Mi è stato suggerito di posizionare sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno ed una sirena esterna semplice senza dispositivi di protezione in quanto “coperta” dal sensore esterno. Mi preoccupa tuttavia l’esposizione al freddo intenso dell’inverno che, secondo me, potrebbe compromettere l’efficenza della circuiteria. E’ possibile? Inoltre, non sarebbero meglio sensori a infrarossi o vi è il rischio che i gatti possano attivarli? Ogni suggerimento mi sarà prezioso.
- Paolo
Buongiorno Paolo
L’idea dei sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno non mi sembra particolarmente felice: affidare la protezione del suo appartamento così vulnerabile dall’alto e dall’esterno al solo perimetrale è, da un punto di vista installativo della sicurezza, un suicidio – per usare un eufemismo.
Se possibile, valuti l’installazione di barrierine a stilo o sensori a tenda che proteggono in modo più accurato i varchi (porte e finestre) e magari aggiunga un solo sensore all’esterno di tipo PET in grado di distinguere gli animali e quindi evitare i falsi allarmi per via dei gatti.
Per quanto riguarda la temperatura, non si preoccupi: tutti i prodotti da esterno sono testati per lavorare in condizioni sufficientemente rigide di temperatura e non le daranno problemi – paradossalmente è più preoccupante il caldo del freddo…
Buongiorno Nicola
EliminaLa porta si può proteggere utilizzando dei contatti magnetici (appositamente per le porte blindate), che possono essere incassati nel telaio e quindi sono ‘invisibili’, salvaguardando l’estetica, e che rilevano l’apertura della porta stessa anche di pochi gradi.
Per prevenire in maniera parziale il danno economico, cercando di evitare che il serramento venga forzato, esistono dei contatti cosiddetti di vibrazione che rilevano l’urto tipico delle operazioni di scasso.
Se pensa che la porta necessiti di questa protezione, l’abbinamento di un contatto di vibrazione con uno di apertura è abbastanza economica e di facile installazione. Resta il fatto che comunque la vera garanzia la offre la porta stessa (cosa per cui le consiglierei di sentire un esperto di porte blindate che venga a farle un sopralluogo) e che in ogni caso sarebbe necessario integrare questa prima linea di difesa anche solo con un sensore volumetrico a protezione dell’ingresso – sufficiente, ma indispensabile.
Per quanto riguarda la telecamera, può esserle d’aiuto a vedere chi c’è fuori quando è in casa, ma contro lo scasso da furto non le servirà a molto…
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Anonimo17 settembre 2013 11:24
Ho un appartamento di 135 mq sito al quinto e ultimo piano di una palazzina. Vi è un terrazzino sul fronte ed uno sul retro, quest’ultimo chiuso da veranda. Superiormente vi è solo un lastrico solare a cui si accede facilmente e da cui è agevole raggiungere il mio terrazzino sul fronte (l’altro è verandato). Inoltre, possiedo 2 gatti di media taglia (6Kg). La mia idea era di posizionare sensori magnetici su tutte e 7 le finestre esterne (2 sono porte-finestre) ed un sensore di movimento all’interno ma la presenza dei due animali mi preoccupa per eventuali attivazioni accidentali. Inoltre non saprei dove posizionare la sirena se non nel terrazzo esterno dove un malintenzionato può facilmente manometterla prima di penetrare in casa.
Mi è stato suggerito di posizionare sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno ed una sirena esterna semplice senza dispositivi di protezione in quanto “coperta” dal sensore esterno. Mi preoccupa tuttavia l’esposizione al freddo intenso dell’inverno che, secondo me, potrebbe compromettere l’efficenza della circuiteria. E’ possibile? Inoltre, non sarebbero meglio sensori a infrarossi o vi è il rischio che i gatti possano attivarli? Ogni suggerimento mi sarà prezioso.
- Paolo
Buongiorno Paolo
L’idea dei sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno non mi sembra particolarmente felice: affidare la protezione del suo appartamento così vulnerabile dall’alto e dall’esterno al solo perimetrale è, da un punto di vista installativo della sicurezza, un suicidio – per usare un eufemismo.
Se possibile, valuti l’installazione di barrierine a stilo o sensori a tenda che proteggono in modo più accurato i varchi (porte e finestre) e magari aggiunga un solo sensore all’esterno di tipo PET in grado di distinguere gli animali e quindi evitare i falsi allarmi per via dei gatti.
Per quanto riguarda la temperatura, non si preoccupi: tutti i prodotti da esterno sono testati per lavorare in condizioni sufficientemente rigide di temperatura e non le daranno problemi – paradossalmente è più preoccupante il caldo del freddo…
Salve,
RispondiEliminaIntanto trovo davvero molto utile questo forum in quanto tende a dissipare dubbi più o meno rileventi.
Ho provato a cercare info su internet in merito alla possibilità di utilizzare sensori che lavorano ad una frequenza di 433 MHz su una centrale che invece è tarata sulla doppia frequenza 433 - 866.
Mi spiego meglio sull'esigenza:
Avendo una centrale con frequenza 866 e sensori abbinati (di eguale frequenza) posso aggiungere sensori di frequenza 433 che lavorano in parallalo agli altri da 866? Oppure la centrale di allarme a doppia frequenza lavora o tutta a 433 oppure a 866 senza possibilità di implementare sensori 433 a quelli già preesistenti a 866?
Spero di essere stato abbastanza chiaro e non aver fatto troppi pasticci con le frequenze.
Ringrazio anticipatamente per il Vostro supporto
Roberto
Salve. Vorrei sapere come va il kit della NICE. È affidsbile
RispondiEliminaCiao, chiedevo gentilmente se funzionano bene i sensori Pir senza fili all'esterno, il freddo non scarica in poco tempo le batterie, se sono Pet gli animali non li legge? o mi parte in allarme? pensate siano meglio i filari?
RispondiEliminaPoi chiedevo se conoscete la ditta Antifurti Pro e se sono prodotti validi e affidabili.. Grazie Marco
QUALCUNO CONOSCE GLI IMPIANTI SI SICUREZZA LOGIKA ? SEMBRA PROPONGANO UN INNOVATIVO SISTEMA DI ALLARMI PER INTERNI . POTETE AIUTARMI ? GRAZIE A TUTTI
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