domenica 24 gennaio 2010

La sostituzione della centralina via radio

Riceviamo da una lettrice:
Buongiorno
sono stata contattata di recente dall’installatore dell’antifurto nella mia abitazione.
l’antifurto risale al 2004 ed è costituito da una centralina più 7 sensori posizionati sulle porte e finestre che si interfacciano via radio con la centralina su un’unica frequenza.
ci è stata proposta la sostituzione della centralina con una multifrequenza (alla modica cifra di 1.300 €) per evitare problemi di malfunzionamento dell’antifurto attuale in quando, essendo una centralina monofrequenza, può essere disturbata dalle onde ‘presenti nell’etere’. l’installatore non garantisce più il corretto funzionamento dell’impianto che potrebbe suonare quando non deve e viceversa; si potrebbe anche verificare il caso di impossibilità di spegnimento con l’apposito telecomando.
è corretto quanto riportato dalla ditta dell’antifurto? è normale che dopo solo pochi anni di installazione non ci sia più certezza del funzionamento del sistema? quali sono le normative al riguardo?
Buongiorno Paola
La Sua è una situazione molto complessa: proviamo a fare un po’ di chiarezza in base a quanto ci scrive.
Iniziamo dal “sono stata contattata“: suppongo che, se sono stati loro a contattare lei, il suo antifurto per adesso funzioni. Da un punto di vista strettamente logico, se un fornitore mi contatta per un problema tecnico i casi sono due: o la casa costruttrice sta facendo un richiamo del prodotto perché è emerso un potenziale pericolo o malfunzionamento — in questo caso la sostituzione del prodotto in genere è gratuita (poiché il costo del richiamo è a carico del costruttore) e si può applicare solo un eventuale contributo legato all’intervento — oppure la ditta installatrice ha deciso di effettuare la sostituzione del prodotto per motivi contingenti. Diciamo che nel Suo caso non si tratta di richiamo ed analizziamo la seconda ipotesi: un esempio potrebbe essere che, a causa di recenti installazioni di ponti radio, cellule telefoniche GSM molto vicine o altre cause simili, nella sua zona si verificano ripetuti falsi allarmi e quindi l’installatore segnala la situazione a tutti i proprietari di impianti potenzialmente soggetti al problema per doveroso scrupolo. Tertium non datur, come dicevano i latini: o il prodotto è richiamato, o l’installatore mi consiglia di sostituirlo per comprovati problemi tecnici. Qualunque altra ‘richiesta’ per me ricade nell’opzione aggiornamento del prodotto (migliori prestazioni, prodotto più nuovo, più moderno, etc.) ed è una questione puramente commerciale e non tecnica. Quindi, o l’installatore mi dimostra le ragioni di questa sua richiesta, oppure non ha alcun diritto di “non garantire il corretto funzionamento dell’impianto“.
Quindi, se il problema tecnico esiste davvero, e il suo installatore lo deve documentare e certificare, si rivolga al produttore dell’impianto chiedendo per quale motivo esiste questo problema e se per caso questa sostituzione fa parte di una campagna di richiamo del prodotto. Se il problema invece si rivela essere non documentabile o sporadico mmhhh… forse è solo un modo non molto elegante di proporre un aggiornamento del prodotto – operazione commerciale per altro legittima se effettuata con la necessaria trasparenza.
Giusto comunque per dare ulteriore conforto tecnico a quanto sopra, la normativa non prevede l’obbligo della multifrequenza (e comunque non diversamente da quanto lo prevedesse nel 2004) anzi, a dirla tutta, l’osservanza della normativa TUTELA dalle interferenze “presenti nell’etere” — quindi, al massimo, un problema del genere potrebbe essere causa di richiamo. Certamente nella realtà ci sono segnalazioni di problemi simili che sfuggono alla regolamentazione in vigore: forse ricorderà il caso eclatante, che venne anche mostrato in alcune trasmissioni televisive, degli abitanti di una zona di Roma che sentono un’emittente radio del Vaticano nel loro citofono… Ci sono zone dove i disturbi radio possono creare situazioni che portano a sconsigliare l’utilizzo dei sistemi antifurto wireless senza fili ma, se come abbiamo detto all’inizio, fino ad ora il suo antifurto ha funzionato, credo che continuerà a farlo anche senza la multifrequenza.
Spero di averLe risposto in modo completo, ma se ha ancora dei dubbi, ci scriva senza indugio… e ci faccia sapere come va a finire… siamo curiosi!
Cordiali saluti
Mauro

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