venerdì 30 dicembre 2011

Batterie e pile per antifurto: manutenzione e durata.

Ho un antifurto senza fili a cui è mancata la corrente per un po’ di tempo, la centralina mi ha dato un errore di batteria scarica, poi è tornata la corrente, e ora tutto sembra normale. Devo cambiare le pile lo stesso o si ricaricano? ringrazio, saluti.
Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare prima una precisazione: in genere, per “batteria” si intende la batteria (alimentazione secondaria) della centrale o della sirena, di tipo ricaricabile al piombo — utilizzate sia negli impianti via cavo che senza fili.
La durata media varia dalla condizione di utilizzo, come per tutte le batterie, temperatura, umidità, etc. e varia dai due/tre anni minimo fino a cinque/sei (ma anche oltre se la batteria è di buona qualità). Sicuramente comunque è meglio farle controllare una volta l’anno, quando si effettua la manutenzione ordinaria dell’impianto, così si verifica anche se il circuito di ricarica funziona correttamente.
Negli impianti via radio, invece, i sensori e le periferiche (ad es. contatti, telecomandi) sono alimentati a “pile“. In genere sono pile alcaline o al Litio non ricaricabili la cui durata, anche qui, varia dall’utilizzo e dalla condizione: mediamente non meno di un anno, ma raramente oltre i due/tre per le alcaline fino a cinque per quelle al Litio.
Se durante una mancanza di corrente la centrale segnale un’anomalia di batteria bassa significa che la batteria è quasi scarica e che è già sotto la soglia minima di carica necessaria per alimentare correttamente l’impianto. Se la corrente è mancata per molte ore è abbastanza normale che ci sia questa segnalazione ma comunque consigliamo di farla verificare (potrebbe non essere necessaria la sostituzione se risulta ricaricata, ma è meglio controllare…). Se invece la segnalazione avviene dopo poco tempo, allora la sostituzione è necessaria in quanto la batteria non si ricarica più al 100% e deve essere sostituita.

giovedì 29 dicembre 2011

Il problema della certificazione negli impianti di allarme

Scusate volevo porVi una domanda siccome sto per aprire una sala giochi e dovrei fare l’impianto di videosorveglianza, impianto ethernet e anche allarme e visto che lavoro in una ditta privata e mi occupo di impianti di questo genere posso installarmi tutto da solo o devo per forza chiamare un installatore e farmi rilasciare tutte le certificazioni? La certificazione dell’impianto elettrico ce l’ho già datami dal proprietario del locale. Cioè se uno ci sa fare deve per forza ricorrere all’installatore e farsi svenare? Grazie dell’interessamento. 
Il problema della certificazione negli impianti di allarme è legato al collegamento elettrico della centrale che, normalmente, viene fatto all’interno della centrale a mezzo di morsetti. La Legge prevede che qualunque modifica fatta all’impianto elettrico debba essere certificata da un installatore che, oltre ad effettuare l’operazione secondo la norma, se ne assume la responsabilità rilasciando l’opportuna documentazione.
Se lei, sotto la sua responsabilità, collega la centrale con una spina come per qualunque apparecchio utilizzatore (un televisore, un frigorifero, etc.) non modifica l’impianto e quindi non necessita di dichiarazione. Tutti gli altri collegamenti sono in bassissima tensione (corrente alternata, inferiore a 50 volt) — ciò non toglie, comunque, che debbano essere effettuati seguendo sempre la norma (o la Regola dell’Arte), quindi in tubazioni indipendenti, con la corretta sezione del cavo, etc.
Trattandosi di un locale pubblico, le consiglierei di verificare con l’autorità che le rilascia i permessi per evitare brutte sorprese al momento dell’apertura.

domenica 25 dicembre 2011

Attivatori per antifurto: il nostro consiglio

Per inserire e disinserire il vostro allarme avete bisogno di un dispositivo di attivazione: ce ne sono di diversi tipi, ognuno con i propri pregi e difetti: tastiera, chiave elettronica, transponder e radiocomando. Vediamo quali sono i fattori da valutare per fare una buona scelta e cosa vi consigliamo.

venerdì 23 dicembre 2011

[OT] Segui la Guida ai Sistemi Antifurto su Google+

Nell’ottica di migliorare sempre più la fruibilità di questo sito e per integrare al massimo tutti i vostri commenti e le domande, dopo aver integrato gli aggiornamenti degli articoli via Twitter in perfetto stile 2.0 :-) , ho creato un profilo ed una pagina Google+ (il link alla pagina è nella colonna a destra).
Come sempre, se avete altri suggerimenti che ritenete utili per migliorare il blog o facilitarne la lettura e la diffusione dei contenuti, il vostro commento sarà oltremodo gradito.
Grazie !

giovedì 22 dicembre 2011

mercoledì 21 dicembre 2011

Sensori antifurto esterni anti-avvicinamento

Esistono sul mercato rilevatori esterni antiavvicinamento, che significa che se anche arrivo da dietro il sensore è in grado di rilevarmi? O devono comunque più sensori coprirsi a vicenda? Grazie 
Confesso che questa domanda mi ha messo un po' in difficoltà... sì, esistono dei sensori che si possono montare sia a parete che a soffitto con lente a 360 gradi e quindi con una copertura più ampia ma, a parte questi, al momento non mi viene in mente nessun altro tipo di sensore che abbia una protezione totale, se è questo che intende.
Probabilmente, esisteranno anche -- ma non sono di sicuro molto comuni (a memoria non ricordo di averne mai provato uno, almeno). Credo che la ragione sia da trovare nel fatto che in genere si installano a parete o, nel caso di protezioni esterne, si tende a coprire con un fascio lungo un perimetro e quindi la loro applicazione sarebbe comunque limitata.
Bisogna anche dire che esistono diversi sensori con protezione anti-avvicinamento (soprattutto IR con lente che protegge la parte inferiore in modo che non si possa 'strisciare' lungo il muro per manomettere il sensore), ma, ripeto, oltre a questo non mi sovviene nulla.

martedì 20 dicembre 2011

Quanto costa installare un antifurto?

Salve vorrei sapere gentilmente quanto costa installare un impianto di antifurto. 
I costi di installazione sono difficilmente stimabili senza sapere dove e cosa bisogna installare.
In alcune situazioni il costo del materiale può essere contenuto (per esempio nel caso si installino parecchi contatti magnetici su porte e finestre), ma l'installazione un po' più onerosa; in altri casi il contrario (ad esempio, nel caso di sistemi via radio il cui costo è più elevato ma l'installazione richiede meno tempo).
Lei si riferisce a qualcosa di specifico?

sabato 17 dicembre 2011

Mosche, insetti e falsi allarmi.

Buona sera. Vorrei sapere se posso impiantare un sistema di allarme anti intrusione a porte e finestra sistemato all’interno dell’appartamento. Nel caso in cui fosse possibile chiedo: la presenza di un,eventuale mosca all'interno dell’appartamento causerebbe l’inserimento dell’allarme?. Grazie anticipatamente.
Qualunque sistema che utilizzi sia contatti magnetici su porte e finestre, sia sensori volumetrici non scatterebbe in caso di mosche (o insetti in genere) presenti all’interno dell’area protetta.
I contatti magnetici sui serramenti e sulle porte sono semplici contatti di apertura (aprendo la porta, apre una linea che è normalmente chiusa ed il sistema va in allarme – e quindi gli insetti o le mosche non interferiscono in alcun modo.
I sensori volumetrici invece non rilevano volumi così piccoli — anche se bisogna fare un minimo attenzione, soprattutto in abitazioni di campagna, che gli insetti non vadano proprio ad annidarsi sopra la lente (ipotesi remota, ma possibile).

domenica 11 dicembre 2011

Sensori da esterno a tripla tecnologia o barriere ad infrarossi attivi?

Abito in appartamento al piano terra all’interno del quale ho gia provveduto a montare un impianto antifurto con protezione perimetrale su finestre/persiane e interna con i volumetrici. Il tutto funziona bene ma volevo implementare l’impianto all’esterno dove ho un portico di 15mq circa ed un giardino, per far si che l’impianto vada in allarme ancor prima che un intruso arrivi alle persiane per far danni. Sto valutando sensori da esterno a tripla tecnologia e barriere ad infrarossi attivi, le prime non mi convincono molto per la casistica legata ai falsi allarmi, per quanto riguarda le barriere ad infrarosso il mio dubbio è legato al fatto che se l’intruso supera la barriera e si nasconde, una volta cessato l’allarme è “libero” di scassinare la persiana. Alcuni installatori consigliano i sensori, altri consigliano le barriere ed io sono confuso sul da farsi…ha qualche suggerimento o consiglio da darmi? Grazie. 
Sia le barriere che i sensori sono soluzioni valide.
Come sempre nel caso di protezione perimetrale esterna, il fattore più importante da considerare è quello installativo: dipende da come il suo installatore decide di proteggere l’area e da quali problematiche vede sul campo — da qui poi la scelta di propendere per una o per l’altra soluzione. Trattandosi di un portico, ci troviamo già in una situazione più favorevole (rispetto al campo aperto, ad esempio), quindi credo che non ci siano sostanziali differenze se non quelle di posizionamento. Ogni installatore sceglie il prodotto / la tecnologia che conosce meglio e che ritiene che in quella particolare situazione possa performare al massimo: si affidi tranquillamente alla loro valutazione, entrambe le soluzioni sono valide.
Sulla questione dello scavalcamento, invece, vale la pena spendere due parole. La protezione esterna serve, come giustamente ha scritto lei, “per far si che l’impianto vada in allarme ancor prima che un intruso arrivi alle persiane per far danni”. Ma se dopo che l’allarme è scattato nessuno interviene, serve a poco. Per questo motivo consigliamo sempre di abbinare al pre-allarme esterno anche l’accensione di luci che permettano sia di vedere se effettivamente c’è un intruso, sia di impedire che possa fare danni indisturbato.

giovedì 8 dicembre 2011

Collegamento dalla centrale ai sensori allarme

Essendo un principiante e avendo letto molti commenti avrei bisogno delle spiegazioni su un impianto filare partendo dalla centrale ai vari componenti porte e finestre: si può fare un collegamento in parallelo sui vari sensori avendo due fili in uscita? ringrazio tutti vivamente 
Il collegamento dalla centrale ai sensori in genere è in parallelo, quindi con un cavo a più conduttori che unisce il singolo sensore alla centrale stessa.
Si può fare un collegamento in serie con i contatti magnetici (su porte e finestre) collegando due conduttori in entrata ed in uscita da contatto a contatto, chiudendo la serie in centrale: in questo caso ‘risparmia’ in cablaggio ma perde la segnalazione di quale sensore è andato in allarme — la centrale potrà solo segnalare che la linea dei contatti ha generato un allarme, ma non indicare esattamente quale contatto.
Inoltre, i contatti sono collegati con due conduttori, mentre per i sensori avrà bisogno di un cavo con almeno 4 conduttori perché deve portare anche l’alimentazione.

mercoledì 7 dicembre 2011

Consigli sul posizionamento dei sensori antifurto


Buongiorno a tutti, intanto mi complimento con l’autore di questo blog, nel contempo sono a chiedere alcuni consigli sul posizionamento dei PIR: Premetto che: vagliando l’ipotesi di installare un impianto d’allarme, chiamo una ditta che manda il tecnico in “avanscoperta”, che oltre a riempirmi la testa di inutili chiacchiere, mi sconsigliava vivamente di installare i sensori pir, poiche come il buon Mauro, anche io posseggo un gatto, taglia piccola (5 kg circa) pelo corto/medio. Non volendo assolutamente confinare il gatto in una qualsivoglia camera, valuterei l’ipotesi di installare pir pet-immune, sottolineo che il tecnico mi ha detto che sono al 100% inefficaci, non e’ assolutamente vero che riescono a distinguere le differenze fra amico a 4 zampe e uomo, pertanto, in caso di animali domestici lui non installa pir. Io invece li voglio e a tal proposito chiedevo converma del corretto funzionamento: A)veramente riconoscono gli animali oppure scatta l’allarme ogni minuto? B) posso posizionare i pir in qualsiasi angolo della casa? Il tecnico mi sconsigliava (trascurando il discorso gatto) di installarli a ridosso di un calorifero (calorifero alto 40 cm e sensore nell’angolo con il soffitto) C)Bisogna pulirli spesso? A detta del mitico tecnico, bisogna regolarmente spolverarli e preservarli da ragnatele (non vivo in campagna ne ho una negligenza tale da far crescere le ragnatele), altrimenti basta anche un ragnetto per far scattare l’allarme. D) Esistono delle regole di base da seguire per il posizionamento dei pir? Condivido pienamente l’omissione di marche e qualt’altro possa fare pubblicita’, ma avendo in linea di massima identificato l’allarme da acquistare, chiedo a te, Mauro, la cortesia di un tuo personale parere in privato. Ringrazio vivamente tutti. 
…più che un preventivo sembra una disavventura la tua !
Battute a parte, credo che lo scenario dipinto dal ‘tecnico in avanscoperta’ sia un po’ di parte, almeno per quanto riguarda alcune sue affermazioni che ci riporti nel tuo post.
A) La tecnologia PET-immune è ormai sul mercato da diversi anni ed è assolutamente affidabile. Si tratta semplicemente di una variante dell’infrarosso (con meno fasci nella parte bassa ed un’analisi a microprocessore del volume rilevato) che ormai ha raggiunto livelli prestazionali pari agli altri sensori.
B) Qui il tecnico ha ragione: i PIR non vanno installati sopra fonti di calore in quanto la corrente d’aria che si genera verso l’alto a seguito dell’aria riscaldata infastidisce il sensore (e potrebbe generare falsi allarmi). A parte questo, il PIR si può installare ovunque senza grosse contro-indicazioni.
C) Guarda, credo che nessuno pulisca i sensori antifurto… ma non regolarmente, intendo proprio in assoluto. Nel limite del buon senso (come dici tu, se non ti crescono le ragnatele in casa), non è necessario.
D) Sì, e sono contenute nel foglio di istruzioni che accompagna il prodotto. In genere si installano ad un’altezza di circa 2,00 – 2.20 metri, non sopra fonti di calore o forti spifferi d’aria. Possono essere posizionati nell’angolo o su una parete (dipende dal tipo di lente e dalla copertura che offre) e non ‘attraversano’ vetri o muri. Al netto di ciò esistono altre piccole accortezze, ma se si rispettano questi pochi principi il tuo PIR funzionerà in modo adeguato.
Per quanto riguarda il parere in privato, ti ho inviato una mail.
Grazie

domenica 4 dicembre 2011

[OT] Segui la Guida ai Sistemi Antifurto su Twitter

Alcuni lettori, sicuramente più tecnologici e al passo con i tempi di quanto lo sia io, mi hanno chiesto di poter seguire gli aggiornamenti del blog via Twitter — un metodo sicuramente più immediato e conciso dell’email o del lettore di feed RSS.
Sperando quindi di fare cosa gradita, ho creato un profilo ed inserito un link nella barra laterale destra per l’iscrizione: se avete altri suggerimenti che ritenete utili per migliorare questo blog o facilitarne la lettura e la diffusione dei contenuti, il vostro commento sarà oltremodo gradito.
Grazie !

venerdì 2 dicembre 2011

Dove acquistare un semplice impianto perimetrale per la casa?

Salve, da giorni sto “spulciando” il blog per farmi una cultura in quanto vorrei farmi un semplice impianto perimetrale per cautelarci più che altro quando siamo in casa.  
Vorrei fare-da-me, ma parto da zero con gli allarmi. La casa è già predisposta (canaline) e si tratta solo di installare una centralina e i vari sensori (a contatto per le persiane e a filo per gli abbaini). Ma dove si comprano gli allarmi? Sono funzionali quelli del Leroy/Brico/etc..? Se vado da un installatore vorrà anche installarmelo.. e mi narrano che per programmarli servono tool particolari. Quanto lavoro di programmazione potrà mai richiedere una centrale? E al limite non lo si può fare via seriale? Neanche pretendessi un’interfaccia web.. 
Ho letto che non da consigli per gli acquisti, ma chi sceglie il fai-da-te, dove va a comprare? 
Il materiale per i sistemi di allarme si possono acquistare dai distributori di materiale elettrico o da quelli specializzati (che in genere trattano solo sicurezza ed automazione, due settori affini per distribuzione commerciale).
Sicuramente se ha bisogno magari anche di qualche consiglio e di un aiuto nell’acquisto di materiale la indirizzerei verso un distributore specializzato in quanto, trattando solo questa tipologia di prodotto, è già più preparato e disponibile verso un cliente a cui serve qualcosa di più che il semplice commento tecnico su questa o quella marca — e potrà anche darle suggerimenti relativi all’installazione.
Per la programmazione delle centrali più semplici (come mi sembra di capire sarà nel suo caso) non servono tools particolari – basta leggere bene le istruzioni, utilizzare l’interfaccia a bordo o remota (tipicamente, una tastiera con un display) e sapere cosa si sta facendo. Alcune centrali non necessitano proprio di programmazione, se non di quelle basilari facilmente realizzabili quali impostare i codici, i tempi di ritardo, etc. Certamente ci sono modelli che possono essere programmati utilizzando un PC, dipende dalla centrale (alcune anche con l’interfaccia web), ma credo che il gioco non valga la candela visto che il suo impianto mi sembra molto semplice.
L’unico aspetto un po’ sensibile, se posso usare questo termine, del fai-da-te è la parte di collegamento alla rete elettrica che dovrà fare con molta attenzione ed in modo opportuno dal momento che, in teoria, questa sua operazione andrebbe ad invalidare la certificazione sull’impianto e potenzialmente, oltre che ad essere un problema dal punto di vista della normativa, è anche pericoloso se non si hanno le opportune conoscenze.