venerdì 29 giugno 2012

Protezione perimetrale in campo aperto


Buonasera,
Le scrivo per alcuni consigli sul sistema di allarme piu` congeniale alla mia situazione.

Sto terminando di ristrutturare un casolare di campagna adibito a prima abitazione. E` un`abitazione indipendente senza altre abitazione nell`immediate vicinanze. Le abitazioni piu` vicine sono al almento 200-300 mt. L`abitazione e` su due livelli con porticato e pensilina che percorre tutto il perimetro dell`abitazione e` quindi di facile accesso sia al piano terra che dal primo piano.
Tramite la consulenza di una ditta di impianti di allarme della zona ho fatto una prima predizposizione per impianto volumetrico interno su passaggi obbligati o ambienti di interesse a cui ho aggiunto un sistema di allarme perimetrale tramite contatti magnetici sugli scuroni. Il tutto ovviamente attivabile singolarmente.
L`impianto e` da terminare e per il momento ho solo infilato i cavi. Ora pero` mi stavo chiedendo come poter integrare ulteriormente l`impianto per “fermare” gli intrusi ancor prima di forzare uno scuro e quindi fare danni.
Premessa , al momento l`abitazione non e` recintata ( lo sara` in futuro ma non nell`immediato ) dispongo di 2 gatti che si muovo liberamente sia dentro che fuori casa. Acquistero` un cane ma una volta realizzata la recinzione.
Questo per dire che sono nella situazione in cui all`esterno possono muoversi animali di piccola/media/grossa taglia essendo tutto aperto.
Che tipo di barriera esterna si puo` installare per scongiurare intrusioni ed allo stesso tempo limitare al massimo falsi allarmi?
Mi e` perfettamente chiaro che la situazione non e` facile ma il mio intento e`quello di cercare di limitare al massimo i danni a cose in caso di tantata effrazione.
L`azienda che mi sta seguendo mi spiegava che forse l`unica soluzione adottabile e` un sistema di telecamere che si “guardino” fra di loro. E` la soluzione ottimale ? Se si come avviene l`avvio del sistema di allarme con sistema di telecamere ? Di che tipo di telecamere di parla ?

Buongiorno,

non le nego che, vista l’assenza della recinzione e l’isolamento dalle altre case, la sua situazione dal punto di vista della sicurezza non è delle migliori…

Onestamente, anche la soluzione delle telecamere non mi pare particolarmente ‘sicura’: posto che si possono auto-difendere contro il sabotaggio guardandosi tra loro, resta il fatto che la telecamera con rilevazione del movimento (motion detection) è comunque un sensore al pari degli altri sia per pregi che per difetti. Intanto, non vedo come potrebbero evitare i falsi allarmi causati dagli animali che circolano in campo aperto e poi sono facilmente individuabili e non proprio di pratica ed estetica installazione (il palo. l’altezza, l’illuminazione…)

Forse potrebbe valutare dei sistemi per esterno a pressione che vengono interrati (ma questo non dovrebbe essere un problema nel suo caso) e che potrebbero risolvere il suo problema in modo sufficientemente sicuro. Ci sono diverse soluzioni tecniche ma, in sostanza, si tratta di installare dei sensori che rilevano la pressione sul terreno tarati per un peso mediamente superiore a quello degli animali (sperando che non ci siano anche bufali al pascolo intorno alla sua casa…) e che esteticamente sono certamente più consigliati.

giovedì 28 giugno 2012

Costa meno allarme via radio o con i fili?

Buongiorno,
sto per acquistare un antifurto, arriverò a pagare per una centralina con sirena incorporata due sensori per portefinestre e due volumetrici il tutto a onde radio della Hagher 960€.
la casa è in costruzione, potrei forse optare per la canalizzazione, ma secondo voi spendere tanto meno? domanda aggiuntiva, sto spendendo tanto col prodotto Hagher?
grazie
Damiano

Buongiorno Damiano
In generale, il vantaggio dell’impianto senza fili non è economico quanto piuttosto la praticità di installazione e l’estetica in quanto sia per costo iniziale che di mantenimento (le batterie) la tecnologia filare è più economica.
Detto questo, la considerazione da fare è se lei ritiene che con due contatti e due volumetrici la sua casa è al sicuro. Probabilmente per lo stesso budget può avere di più nella versione filare e risparmiare nel tempo per via appunto delle batterie (ma anche degli eventuali radiocomandi persi, rotti, etc.).
Provi a richiedere un paio di preventivi alternativi – almeno potrà valutare cifre alla mano quanto le sto dicendo.

lunedì 25 giugno 2012

Telecamera di sorveglianza che riprende spazi comuni

In una villetta multifamiliare può una famiglia, senza avvisare le altre, installare una telecamera di sorveglianza che riprende spazi comuni, come viale, cortile ecc. O è tenuto ad inquadrare solo il proprio ingresso??? Dal balcone può installare telecamera che riprende il giardino sottostante non di proprietà?? Mi indicate l’art. del c.p. che dimostra ciò.
Grazie
Angela


Buongiorno Angela
non sono un legale, ma il riferimento che ci chiede è Il d.lg. 196/2003 e allegati (anche noto come Codice della Privacy).
Sul sito del Garante Privacy può trovare maggiori e più dettagliate informazioni ma la sostanza, come ricordato nel decalogo delle regole sulla videosorveglianza, è che
Per gli impianti di videosorveglianza finalizzati esclusivamente alla sicurezza individuale (ad esempio, il controllo dell’accesso alla propria abitazione) si ricorda che questi non rientrano nell’ambito dell’applicazione della legge 675/1996, ricorrendo le condizioni di cui all’art. 3. Occorre, però, che le riprese siano strettamente limitate allo spazio antistante tali accessi, senza forme di videosorveglianza su aree circostanti e senza limitazioni delle libertà altrui. Occorre inoltre che le informazioni raccolte non siano in alcun modo comunicate o diffuse. Altrimenti si rientra nell’ambito di applicazione generale della legge 675/1996 e devono, quindi, essere rispettate tutte le indicazioni di cui ai punti precedenti.

domenica 24 giugno 2012

Antifurto suona tutta la notte: che fare?

Cosa posso fare per “contrastare” un antifurto che si mette a suonare quando meno che te lo aspetti, stamane, domenica, ha suonato alle 5.30
Ho scoperto e non solo io ma anche le forze dell’ordine dove questo avviene, perchè c’è la sirena ma anche un lampeggiante, nessuno in casa. Suona a qualsiasi ora, quando vuole, è situato a 250 cm da terra. Le forze dell’ordine, da me interpellate, dicono che non possono fare niente in quanto proprietà privata.
Datemi la dritta per procedere.
Grazie, Mirella
Buongiorno Mirella

Il fenomeno degli impianti che, per scarsa qualità o omessa manutenzione, suonano senza motivo e a lungo purtroppo è una realtà frequente – specialmente in estate a causa dei temporali e delle mancanze di tensione. Non sono un avvocato, ma il rifiuto da parte delle Forze dell’Ordine di intervenire in merito è per lo meno discutibile.

Premesso, come abbiamo già avuto modo di dire (ad esempio qui) che un impianto dovrebbe suonare solo quando c’è un allarme, il fatto che sia su proprietà privata non vieta l’intervento ai sensi dell’Art. 659 c.p. Sicuramente non è configurabile il reato previsto all’art. 659 c. 1, c.p. nel caso in cui il proprietario di un appartamento, assente dall’abitazione, ometta di disattivare tempestivamente l’allarme, ma a lui è imputabile il malfunzionamento per cause di negligenza nella manutenzione o nella gestione dello stesso.

Inoltre, la quasi totalità dei regolamenti comunali di polizia urbana contengono disposizioni relative al disturbo arrecato da rumori molesti, disciplinandone modalità e limiti e indicando le sanzioni amministrative applicabili.

Al netto di questo, personalmente proverei a risolvere la questione in modo amichevole e civile presentando un reclamo scritto presso il proprietario o l’amministratore dello stabile (che lo notifica), chiedendo di risolvere il problema e diffidando il soggetto dal ripetere l’errore, ai sensi di quanto sopra, pena la denuncia.
In genere, funziona.

Extrema ratio, se non dovesse funzionare, potrà sporgere denuncia, dai vigili, alla polizia o ai carabinieri, per disturbi atti a turbare l’ordine pubblico (è turbativa alla pubblica quiete anche la reiterazione di rumori molesti), giungendo fino a chiedere l’intervento dei pompieri in caso il problema persista e si ripeta ulteriormente nel tempo.

venerdì 22 giugno 2012

Protezione antifurto casa


Ciao Mauro

Complimenti nuovamente al blog davvero ben strutturato e professionale.
Vorrei acquistare questo kit (di cui in rete ne parlano molto bene anche in base al rapporto prezzo) per coprire la mia casa di circa 80 metri quadri divisa su due piani al pian terreno ci sono 3 finestre più porta blindo, salendo per la scala interna al primo piano ho 3 finestre piu un finestrone con balcone,a distanza di 15 metri ho il box auto che vorrei dotare su di esso di telecamera esterna ruotabile a 180° (chiedo anche una tua opinione su questo oggetto) che mi tenga sott’occhio tutta la parte del giardino… più grazie alla rotazione, prendere il lato della casa “quasi” completamente delle entrate piu a rischio.
Detto questo tale dotazione puo bastare?mi consigli sensori diversi da quelli infrarossi?
La telecamera in buio totale riesce a percepire movimenti alla distanza di 15 metri?
Preciso che in casa non ho oggetti di valore ,ma che ,credo come tutti, la fobia sia quella di svegliarsi all’improvviso mentre sono in casa….
Grazie, Antonio.

Buongiorno Antonio

dalla descrizione che mi hai inviato con il dettaglio delle apparecchiature (che non ho riportato per brevità nel testo della domanda), direi che in linea di massima la dotazione di impianto è sufficiente. L’insieme della protezione dei sensori perimetrali wireless più i rivelatori volumetrici (infrarosso passivo vanno bene) dovrebbe essere sufficiente a coprire bene gli 80 metri quadri, verificando che la protezione interna sia sugli accessi principali e/o a trappola nei corridoi o nei passaggi obbligati.

Per quanto riguarda la telecamera ho qualche dubbio che riesca a fare il suo dovere in una situazione di buio e a quella distanza – ma è solo un dubbio il mio: dipende comunque dalla sensibilità, dalla qualità e dell’ottica del modello. In generale comunque aggiungere luce (anche con un illuminatore infrarosso se dovesse dare fastidio) è sempre consigliabile, sia tecnicamente per la visione che per maggiore sicurezza.

Spero di aver risposto in modo completo, ma se hai bisogno di altri chiarimenti resto ovviamente a disposizione.

martedì 19 giugno 2012

Antifurto perimetrale per protezione di notte

Gentile Mauro
senz’altro avrà risposto a domande simili alla mia, nel caso la prego di scusarmi, ma non son riuscito trovare nulla di puntuale alle mie esigenze.

Mi sono deciso a dotarmi di un sistema d’allarme dopo un tentativo fallito di visita indesiderata notturna. Ho un appartamento al piano rialzato di una villetta, con sopra un altro appartamento ed è mia intenzione installare un perimetrale che ci protegga di notte - soprattutto – da visite sgradite. I paletti che pongo sono di escludere dei volumetrici esterni ed interni per le difficoltà di gestione (animali domestici e persone della casa che possono avvicinarsi al perimetro di notte con allarme attivato).

Per il portone d’ingresso pensavo di installare dei sensori magnetici e di vibrazione, mentre per le finestre…. arrivano i dubbi.

Io proteggerei le persiane con un sensore magnetico per l’apertura, sensibile anche alle vibrazioni. Mia moglie opterebbe invece per le barriere a raggi, che rileverebbero – a mio avviso – il tentativo d’infrazione dopo che hanno forzato le persiane (con relativo danno)….. è anche vero che durante il giorno con la mia soluzione si dovrebbe stare a persiane chiuse, mentre con le “tendine” si potrebbe tenere aperte le stesse persiane.

Ha una soluzione alternativa da consigliare, che possa essere esaustiva delle due esigenze? Ciò perché io penso che le barriere a cortina (tendine) dovrebbero essere installate nello spazio tra persiana e finestra, o sbaglio? Se fossero montate all’esterno avremmo risolto il problema, ma temo che ciò non sia possibile.

grazie mille delle info/soluzioni che potrà gentilmente suggerirmi.
Massimo
Buongiorno Massimo,

In generale, può combinare le due tecnologie per avere sia la prevenzione allo scasso sia la protezione contro l’attraversamento in modo abbastanza semplice.

Le barrierine a stilo le offrono un buon grado di sicurezza e, come giustamente da lei affermato, permettono di tenere anche le persiane aperte. In aggiunta a queste può collegare un semplice sensore di apertura magnetico (contatto) – o di vibrazione se preferisce, oppure, se le persiane sono di tipo avvolgibile, un roller (contatto a filo che segnala il tentativo di sollevamento).

Da un punto di vista installativo una soluzione semplice è collegare in serie la barrierina ed il contatto, ottenendo così il massimo della protezione. Questo però le impedisce di parzializzare l’impianto in quanto a persiane aperte la linea sarebbe sempre in allarme (o auto-esclusa dalla centrale all’inserimento). L’ideale sarebbe avere un cavo con due conduttori a disposizione (oltre a quelli necessari per la barrierina) in modo da portare in centrale gli allarmi separati. Non dovrebbe essere un grosso problema visto che può utilizzare la stessa linea per la serie del tamper anti-manomissione e, al limite, se solo dovesse sostituire il cavo, il gioco varrebbe comunque la candela. Ovviamente se l’impianto è wireless senza fili il problema non si pone, ma il costo è leggermente superiore (un contatto radio costa di più di un semplice contatto magnetico via filo).

Ultima cosa, la più importante: con questa soluzione sua moglie sarà contenta – condizione indispensabile (almeno, a casa mia) per avere il nulla osta all’installazione…

lunedì 18 giugno 2012

Programmare un nuovo radiocomando

salve

ho istallato da pochi giorni l’antifurto senza fili, subito dopo ho cambiato il codice personale e ora non riconosce ne quello nuovo ne quello vecchio della casa.
Nelle istruzioni mi spiega che si può ripristinare il codice della casa o recuperare il codice nuovo…..ma non spiega come!! come si fà?
- salvo
Buongiorno Salvo,

ogni centrale ha un suo modo diverso di operare. Lei ha cambiato il codice personale (del telecomando?), ma ha riprogrammato la centrale ed il radiocomando con il nuovo codice?

La cosa migliore è leggere nel manuale come programmare un nuovo radiocomando ed effettuare la procedura da capo.

domenica 17 giugno 2012

Falso allarme sensori roller tapparelle

Buongiorno,
ho fatto installare un antifurto per la mia abitazione ed ho dei problemi di falso allarme rilevato dai sensori tipo roller delle tapparelle.
Io ho una situazione in cui tutte le tapparelle, compreso il cassonetto, sono esterni all’abitazione, fatte in alluminio e motorizzate. Ovviamente i sensori sono collocati all’interno dei cassonetti con il classico filo fissato sulla tapparella, per la rilevazione dei movimenti di quest’ultima.
Tutti i falsi allarmi mi sono stati generati da questi sensori, su diverse tapparelle dell’abitazione non sempre le stesse, non alle stesse ore del giorno, sia con tapparelle completamente sia parzialmente abbassate.

L’unica cosa che abbiamo notato è che le tapparelle che danno il falso allarme sono quelle in corrispondenza di un maggiore irraggiamento solare durante le ore del giorno (mai accaduto la sera). Il problema inoltre si è acuito con l’arrivo della bella stagione. Per esempio, mi è successo una mattina che il falso allarme fosse generato dalle tapparelle esposte ad est (irraggiamento diretto), mentre un pomeriggio mi è successo con quelle a ovest.
Abbiamo ipotizzato che potesse essere un problema di dilatazione e quindi abbiamo allungato i tempi d’intervento dei roller, ma nulla di fatto. Il sospetto a questo punto è sul dispositivi roller collocati nei cassonetti. In essi infatti, con irraggiamento solare diretto, essendo completamente di alluminio, possono generarsi temperature molto elevate. Quindi mi domando e vi domando se la causa possa essere questa, cioè un falso contatto del roller a seguito di surriscaldamento.
Non so proprio più cosa pensare, chiedo a voi qualche consiglio, non posso pensare di attivare l’antifurto solo nei sei mesi più freddi dell’anno!

Grazie mille
Saluti a tutti
Roberto
Buongiorno Roberto

Sì, purtroppo i furti avvengono anche (anzi, soprattutto!) d’estate e quindi utilizzare il suo antifurto solo d’inverno non è una soluzione…

Credo comunque che sia molto probabile che l’alta temperatura nel cassonetto possa essere il problema. Non potendo installare le schede in altro luogo mi risulta abbastanza difficile trovare una via d’uscita, se non provare a cambiare modello e vedere se in qualche modo la situazione si risolve.
Potrebbe essere un problema sull’elettronica che forse in altri prodotti (intendo, di altra marca) non si presenta.

In via del tutto sperimentale, prima della sostituzione, può comunque provare ad isolare il prodotto con delle graffette in plastica o un qualunque altro supporto o distanziale che le stacchi dalla superficie del cassonetto, favorendo intorno al roller la circolazione dell’aria. Immagino che a livello di temperatura non cambi molto, ma potrebbe essere sufficiente ad evitare una dilatazione che avviene per contatto e che, casualmente, potrebbe creare un corto circuito nella rilevazione. E’ un tentativo disperato, lo so, ma provare non costa nulla…

Ci faccia sapere !

Impianto d’allarme molto semplice

Salve
vorrei realizzare un impianto d’allarme molto semplice, non ho bisogno di inserire/disinserire l’allarme o di programmazioni particolari, quindi pensavo di non acquistare la centralina, vorrei collegare l’unico sensore al combinatore telefonico. Il sensore ha 4 collegamenti, due per l’alimentazione due per la zona + due fili che escono dal tumper della scatola che contiene il sensore, mentre il combinatore ha la seguente morsettiera:
12V
GND
OUT5 (uscita 5v per attivazione ingressi)
BLK (ingresso di blocco)
IN1 (ingresso canale 1)

IN5
U1 (uscita 1)
..
U5 (uscita programmabile)
GND
TAMP
TAMP
TERRA
mi potrebbe dire se e come si possono fare i collegamenti per realizzare quanto detto sopra.
Grazie e saluti
Giuseppe

Buongiorno Giuseppe

Sostanzialmente, deve collegare il combinatore come indicato nelle relative istruzioni per quanto riguarda l’alimentazione 12V (i primi due morsetti). Segua bene le istruzioni per quanto riguarda gli altri morsetti (se sono NC a positivo/negativo e vanno chiusi quando inutilizzati, etc.)

La linea TAMP è il circuito anti-manomissione: deve fare una serie (in genere chiusa a positivo) con i due fili tamper del sensore ed eventualmente altri (se ci sono – tipo il contenitore del combinatore, ad esempio).

Ora, per il sensore, deve collegare i due fili di alimentazione (positivo e negativo) e poi i due fili dell’allarme: uno sicuramente all’IN1 (e quindi il canale 1 sarà quello allarmato quando il sensore rileva); l’altro dipende da cosa le dicono le istruzioni del sensore (in centrale a cosa avrebbe dovuto collegarlo? A un positivo?)

Verifichi solo che la logica del comando dell’ingresso del combinatore sia la stessa dell’allarme del sensore (in pratica, che se il combinatore si aspetta un positivo a mancare in caso di allarme, l’uscita del sensore faccia mancare il positivo quando rileva).

La certificazione dei sensori DT da esterno

Ciao Mauro, nel fare una ricerca e controllare la qualità di un sensore DT da esterno, prodotto da un noto produtore, mi ero accorto che un determinato sensore era privo della certificazione italiana IMQ. Ho inviato una mail di chiarimento al costruttore ed ecco, letteralmente, la risposta che mi è pervenuta dal costruttore: “il sensore non è omologato IMQ in quanto la microonda da esterno non viene omologata”. Mi chiedo (e ti chiedo), ma è proprio vero che i sensori DT da esterno ove vi è anche la microonda non possono essere certificati da IMQ? E perchè?
Cosa ne pensi? Grazie anticipatamente per la risposta.
Ciao, Livio

Buongiorno Livio,
non sono sicuro di cosa intendesse il costruttore… ma i sensori doppia tecnologia hanno una norma di riferimento Europea (la EN50131-2-4) che ne attesta le caratteristiche nelle diverse classi ambientali, quindi anche da esterno.
Tale conformità può essere certificata IMQ o auto-certificata dal costruttore e, per altro, ce ne sono diversi sul mercato a quanto mi risulta.
Non saprei, mi sembra una risposta da approfondire ma – detta così, non risponde al vero.

domenica 10 giugno 2012

Ritardare un sensore

Salve, sono un privato cittadino che ha installato un antifurto della bticino e la mia domanda e : come posticipare l’entrata in funzione dei rilevatori ir-mw n4613 sempre di Ticino una volta inserito l’allarme.
Grazie
Graziano
Buongiorno Graziano
il ritardo di ingresso è una funzione della centrale, non del sensore.
A seconda del modello del suo impianto, dovrebbe vedere nel manuale di installazione come impostare il ritardo sull’ingresso.
Prima deve identificare di quale ingresso si tratta (se ha più sensori). Poi, nei parametri di configurazione seleziona ‘RITARDATO’ ed imposta il numero di secondi che la centrale deve attendere prima di generare l’allarme.

Come proteggere i lucernari e il tetto?


Salve, le faccio i complimenti per le sue risposte, sempre chiare ed esaustive.
Vivo in una serie di abitazioni a schiera, al secondo piano, con mansarda ed ulteriore sottotetto abitabile, che sono in tutto 3 piani, comunicanti con scale interne. Ho pensato di installare un antifurto in casa. Il mio dubbio è la protezione dei lucernari, in legno ed a mio avviso vulnerabili. Ogni stanza dei piani superiori, ha purtroppo facile accessibilità dal tetto (circa 6 finestre tra cui i due lucernari in legno basculanti). Per semplificare vevo addirittura pensato di mettere un sensore pir sul tetto.

Le faccio qualche domanda e mi scuso se troppo lunghe:

1) Ho acquistato sensori PIR da una nota ditta italiana (costo circa 15 euro). Sinceramente mi sembrano poco efficienti nonostante abbia settato la sensibilita al massimo e tolto il riconoscimento animali (riesco camminando molto lentamente ad eluderli io stesso fino a circa 1 metro dal sensore). E’ normale per una singola tecnologia? adottando una tecnologia PIR+microonda risolverei?


2) Come proteggere i lucernari? Pensavo ad un sensore magnetico di apertura ed uno o due PIR nella relativa stanza. Questi sono per me il punto debole e dolente. Quelli interni o esterni a tenda essendo visibili potrebbero essere facilmente elusi?


3) il sistema è sia per scelta (di robustezza) che per possibilità cablato. La centralina me la sono progettata e realizzata da solo quindi adattabile all’esigenza, con logica combinatoria senza microprocessore, gestendo così sensori solo a contatti NC o NA, nessun protocollo TX/RX. Il sistema lo ho pensato a 3 zone, una per piano. In ciascuna zona tutti i sensori PIR e a contatto magnetico (alcuni ridondanti) sono in serie. Il corrugato è nelle stesse tracce dei cavi elettrici, ma è separato. Mi consiglia di usare cavo schermato visto che la lunghezza massima dei cavi tra centralina-sensore è al massimo per alcuni sensori pari a 12 metri? Mi consiglia un altro sistema?

La ringrazio e la saluto cordialmente
Matteo

Buongiorno Matteo
Provo a rispondere alle sue domande, anche se non sono certo di avere capito bene esattamente come intende fare l’installazione dei sensori sul tetto. La prego quindi, nel caso abbia frainteso qualche dettaglio, di correggermi in modo da poter essere più preciso nella risposta.
  1. Il sensore PIR esternamente sul tetto forse non è la soluzione migliore. Ammesso e non concesso che abbia acquistato un sensore PIR da esterni, escludere la funzione PET (riconoscimento animali) significa esporsi ai falsi allarmi ogni qual volta qualche volatile si posa sul tetto ad impianto inserito, giorno o notte che sia. Se poi ipotizziamo anche la presenza di altri animali (gatti, ad esempio) la situazione diventa drammatica.
    Utilizzare la doppia tecnologia, al limite, peggiora la situazione. Se per configurazione o situazione ambientale (per esempio, l’elevata temperatura estiva sul tetto in estate) il PIR perde in sensibilità, un sensore DT in logica AND non le darà allarme comunque; uno in logica OR, invece, potrebbe andare meglio — ma a questo punto metta direttamente solo una microonda.
    Forse le converrebbe pensare ad una barriera piuttosto che ad un sensore.
  2. Per i lucernari, il contatto di apertura abbinato ai PIR (o alle barrierine a stilo) sono la soluzione ideale. Ci sono modelli di PIR che si installano facilmente sull’infisso (con lente a tenda) all’interno e barrierine infrarosso attivo che proteggono bene questo tipo di aperture. Se li installa all’interno sono protetti dal contatto e difficilmente eludibili - ma può ottenere la stessa ridondanza installando normali sensori volumetrici all’interno della stanza, se preferisce.
  3. Se il tubo è diverso, anche passando nella stessa traccia non ci sono problemi. Basta usare semplice cavo schermato 4×0.22+2×0.50 (anti-fiamma, a norma) per i collegamenti. Per tratte lunghe 12 metri va benissimo.
Grazie (e spero di avere interpretato bene la sua domanda).

giovedì 7 giugno 2012

Linea internet per telecamere videosorveglianza

In una casa in paese dove ci rechiamo saltuariamente abbiamo fatto istallare da un tecnico di fiducia autorizzato un antifurto con combinatore telefonico cellulare. ora abbiamo deciso di aggiungere anche delle telecamere. il problema è: la linea internet per la visione delle telecamere sul telefonino si può fare con una scheda e una chiavetta internet a consumo o si deve fare sulla linea telefonica fissa? dove è meglio la visione? grazie. Bianca

Buongiorno Bianca

In linea di massima, la trasmissione video delle telecamere, anche in streaming – quindi in modalità continua – si può fare sia con collegamento cellulare che con linea fissa. Il parametro importante da valutare (in entrambe i casi) è la tipologia di collegamento: serve una linea che sia abbastanza ‘veloce’ per permettere di vedere fluidamente e non a scatti, in quanto conta la larghezza della banda di trasmissione e non il vettore (fisso o mobile).

In concreto, per poter ottenere una buona visione, una linea fissa deve essere almeno una ADSL mentre un collegamento cellulare almeno un 3G. Considerando che vuole vedere l’immagine su un cellulare, non dovrebbe essere un grosso problema in quanto la trasmissione ottimizzata per gli smartphone è ridotta in dimensione e risoluzione e compressa in modo da essere ‘leggera’ e facile da trasmettere anche con poca banda.

Personalmente ho avuto modo più volte di fare trasmissioni di telecamere in streaming utilizzando una normale chiavetta USB (io avevo quella della 3 ma ora tutti gli operatori offrono collegamento 3G in banda larga cellulare*) e le garantisco che l’immagine era perfetta e fluida. Deve solo verificare con attenzione che il video in uscita sia effettivamente compresso ed ottimizzato per la trasmissione (quindi alleggerito e non del formato nativo per la visualizzazione su monitor) e che il segnale cellulare sia di buona qualità. La qualità del segnale è importante perché, mentre nella trasmissione voce il problema non si pone, nella trasmissione dati se il segnale è scarso, la velocità di trasmissione si abbassa automaticamente e questo causa problemi di fluidità. Il consiglio quindi è di identificare bene l’operatore in base alla effettiva presenza di un buon segnale prima di acquistare la SIM da utilizzare.

* Nota: sempre da esperienza personale, ho avuto modo di testare Tre, Vodafone e TIM con ottimi risultati; qualche problema l’ho avuto con Wind – molto inconstante nella qualità del segnale e soprattutto con differenze di performance notevoli a seconda dei momenti.

martedì 5 giugno 2012

Telecamere e cane di grossa taglia

Buongiorno,

volevo una informazione sulle telecamere allarmate, volevo metterle per proteggere il giardino di casa, ma ho un cane di grossa taglia, per cui nessuno mi sa dire se si può regolare la telecamera in modo tale da distinguere tra un cane di grossa taglia ed una persona che e come tutti sanno non cammina in maniera retta ma un pò chinata per nascornedersi.

Grazie in attesa di risposta,
Claudio

Buongiorno Claudio

La tecnologia motion detection delle telecamere permette ormai diverse regolazioni per rendere più o meno sensibile l’allarme ed ha raggiunto livelli di affidabilità elevati. Tuttavia, nel suo caso credo che sia molto difficile riuscire a distinguere un allarme vero da quello generato dal suo cane di grossa taglia, in quanto una taratura troppo ‘morbida’ della telecamera ne comprometterebbe l’efficacia in termini di sicurezza.

Può provare a sentire il parere di qualche installatore esperto in materia, ma personalmente propenderei per la ricerca di una soluzione alternativa se possibile.

lunedì 4 giugno 2012

Contatto magnetico su cancello di ferro battuto

Salve

volevo chiedere se i sensori a contatto possono essere montati sulle ante di un cancello di ferro battuto.
Eventuali alternative possono essere le barriere a infrarosso attivo?
- Massimo

Buongiorno Massimo

Sì, esistono dei contatti appositi per i cancelli in ferro e le superfici metalliche in genere (come le porte blindate). Bisogna solo vedere nel suo caso specifico se non ci sono problemi installativi nel fissaggio meccanico ma, al netto di questo, non ci sono problemi.

Le barriere ad infrarosso attivo sono in effetti un’alternativa: proteggono in modo lineare e possono essere installate agli estremi del cancello. E’ sufficiente che siano in portata ottica e possono proteggere qualunque tipo di ingresso.

venerdì 1 giugno 2012

Consiglio per sensori antifurto sul perimetro


Io vorrei installare un sistema senza fili.
Avrei due domande ho abbastanza le idee chiare per quanto riguarda i sensori volumetrici (sensori a doppia tecnologia ), ma mi interesserebbe un consiglio per quanto riguarda i sensori da mettere sul perimetro.
Volendo per esempio tenere aperti i vasistas e abbassando le saracinesche della casa quale sensore è meglio utilizzare?
Inoltre mi saprebbe indicare dei costruttori di antifurto con un buon rapporto qualità prezzo purtroppo sul mercato per prodotti simili si passa dal molto caro al molto convenienete ed io non riesco a valutare bene la bontà dei diversi prodotti.
La ringrazio per la sua disponibilità
Saluti
Emanuele

Buongiorno Emanuele

Le soluzioni più comuni per proteggere le finestre quando sono aperte, anche con vasistas, sono in genere di due tipi: sensori con lente a tenda o barrierine infrarosso a stilo.
Entrambi i tipi di prodotto sono disponibili senza fili ma, visto che le periferiche nei sistemi wireless non sono compatibili, se desidera utilizzare questi prodotti le consiglio di verificare prima dell’acquisto che sia disponibile per il suo modello di centrale.

I sensori infrarosso a tenda si installano nella parte alta della finestra e proteggono l’ingresso grazie alla particolare lente come, appunto, una tenda. Le barrierine a stilo invece si installano sui lati dell’infisso e generano una maglia di raggi infrarosso attivo che segnalano l’attraversamento. Sia sensori a tenda che barrierine si possono utilizzare anche con il vasistas aperto e le saracinesche chiuse senza problemi. Volendo, e con una minima spesa, può aggiungere un sensore tapparella a filo che segnala il tentativo si sollevamento della saracinesca: aumenta la sicurezza e previene l’intrusione prima dell’effettivo scasso.

I costruttori di sistemi wireless sul mercato sono diversi, ma può iniziare a fare la selezione, vista la sua necessità, identificando quelli con una gamma di sensori completa anche dei prodotti (infrarosso a tenda o barrierina a stilo) di cui lei ha bisogno. Il consiglio migliore glielo potrà fornire il suo installatore, anche se in genere una prima regola può essere verificare le certificazioni di qualità del prodotto.

Spesso i lettori del blog mi chiedono di consigliare una marca piuttosto che un’altra, ma credo che non sia ‘eticamente’ giusto – e quindi mi astengo dal farlo. Ogni installatore, come ogni esperto di settore, le dirà che quella che usa lui è la migliore, e probabilmente è vero: un prodotto è valido quando lo si conosce bene e se ne sanno apprezzare pregi e difetti. Ci sono sensori da pochi euro che vanno benissimo e che in ambienti stabili e poco perturbati non le daranno mai un problema, ma che nessun professionista monterebbe in situazioni, diciamo, difficili. Altri il cui prezzo leggermente maggiore è giustificato da particolari prestazioni o grado di affidabilità necessario per un determinato impianto; e altri ancora più cari che sono indispensabili per garantire la giusta sicurezza richiesta. Tutti certificati, tutti di buona marca, tutti più o meno in un range di prezzo contenuto.

Se dovessi darle un consiglio di massima le direi di scartare i prodotti di fascia più bassa (se non li conosce e non sa quali sono i loro limiti potrebbe avere dei problemi) e di identificare un marchio presente sul mercato da tempo e con un buon servizio di assistenza che la possa aiutare anche dopo aver installato l’impianto.