Combinatore telefonico
Il combinatore telefonico è un apparecchio che Vi avvisa telefonicamente in caso di allarme (o di guasto dell'impianto). Potete ricevere un messaggio vocale pre-registrato, un SMS o anche una foto o un video (ma serve un collegamento ad una telecamera in questo caso). Il combinatore è programmato per chiamare più numeri telefonici a Vostra scelta (in genere da un minimo di 3 - il Vostro cellulare, un recapito al lavoro, un vicino di casa - fino ad un massimo di 8 - parenti e amici tutti -) in modo da essere sicuri che l'allarme raggiunga almeno un destinatario. Può utilizzare la linea PSTN (quella tradizionale con la presa tripolare che avete in casa) o GSM, o entrambe. Esistono modelli che Vi permettono anche di inviare comandi all'impianto via tastiera del telefono quando ricevete la chiamata d'allarme (ad esempio, far smettere di suonare la sirena o accendere le luci).
Comunicatore digitale.
Se avete un collegamento con un Istituto di Vigilanza, il comunicatore digitale (che può essere integrato nella scheda della centrale o a parte) è la periferica che invia i codici di allarme alla Centrale di Monitoraggio con i dati del Vostro impianto e la tipologia di allarme. Il comunicatore digitale ha sostituito in parte i collegamenti effettuati con ponti radio di difficile gestione sia tecnica che amministrativa.
Gent.mo Sig. Mauro, mi è stato chiesto recentemente se i normali gsm che vengono usati per gli impianti di allarme possono supportare schede "Machine to Machine" o M2M che dir si voglia. Ho dato un'occhiata su Internet ma latito ancora nell'ignoranza, forse ci vuole un gsm dedicato? Lei conosce questa tecnologia di trasmissione dati wireless? La ringrazio come sempre. Andrea Bini
RispondiEliminaBuongiorno Andrea
RispondiEliminale schede M2M non sono altro che un nuovo e più moderno modo di lavorare in telemetria o controllo remoto ed il concetto è molto ampio per dare una risposta assoluta.
In base alla mia esperienza Le direi che in teoria possono, ma in pratica non credo che nessun prodotto attualmente lo faccia, se non su applicazioni proprietarie appositamente sviluppate dai fabbricanti. Da un punto di vista dell'hardware non credo ci siano differenze sostanziali tra alcuni dei moduli utilizzati nei combinatori telefonici e quelli delle applicazioni M2M - si tratta in fondo di modem radio che operano su una frequenza standard. Ora bisognerebbe capire esattamente cosa Le hanno chiesto: se è possibile implementare un firmware di controllo a distanza? O se possono interfacciarsi con un applicativo residente su server esterno? In entrambe i casi credo che confermerei la risposta di prima, vale a dire che da un punto di vista teorico credo che non ci siano problemi. In fondo i combinatori che operano con i comandi remoti da telefono GSM già lo fanno - con un'applicazione proprietaria certamente ma lo fanno. Anche i comunicatori digitali che si utilizzano per i centri delle vigilanze sono applicazioni M2M, anche loro con software e firmware proprietari però.
Quindi credo si tratti più di un problema di standard di comunicazione che non di hardware: i moduli GSM usati per i combinatori sono assolutamente gli stessi che si utilizzano per tutte le altre applicazioni industriali.