Buongiorno Mauro,
vorrei installare un sistema di antifurto nel mio appartamento e, visto che in fase di ristrutturazione avevo predisposto i tubi corrugati nel muro, sarei propenso all’installazione di un sistema filare.
La mia attuale predisposizione prevede, a fianco di ciascuna finestra, una scatola 503 con 2 cavi allarme (sezione 4×0,22 + 2×0,50) di cui uno passante e diretto al cassonetto della tapparella ed uno per un’eventuale sensore volumetrico. La stessa tipologia di cavo è predisposta anche per la sirena esterna e per le 2 chiavi elettroniche. Il tutto confluisce in un locale tecnico, al di fuori dell’appartamento, ad uso lavanderia posto nel piano interrato.
Vorrei che il sistema fosse affidabile ed allo stesso tempo non troppo complesso dal lato dell’installazione/configurazione perché me ne occuperei io.
Gradirei che il sistema fosse configurabile da PC (tramite browser, cavo seriale o usb) controllabile/interrogabile da remoto (es. tramite applicativo Ios o Android), magari sfruttando la sim del combinatore GSM od eventualmente la connettività adsl.
L’appartamento è posto ad un piano rialzato e non è dotato di inferriate agli infissi in pvc (con sistemi di sicurezza e vetri antieffrazione), ha 2 porte blindate una con accesso diretto verso l’esterno ed una verso il vano scala della palazzina di sole 3 unità abitative (una per piano).
Vorrei dotare ciascuna tapparella (totale 6 finestre) di sistema meccanico di bloccaggio antisollevamento e di motorizzazione “intelligente” che mi permetta di alzare e/o abbassare le tapparelle abbinando questa funzionalità a 3 ipotetici scenari gestiti a sua volta dalla centrale d’allarme (“esco di casa”, “rientro a casa”, “sono in casa”).
Inoltre, ciascuna apertura (porta e finestra) dovrà avere un “sensore di apertura” di tipo magnetico, ogni tapparella, all’interno del cassonetto, dovrà avere un “sensore di movimento” che rilevi il tentativo di sollevamento della stessa e in ogni ambiente un sensore volumetrico a doppia tecnologia (microonde + infrarosso). Naturalmente il tutto abbinato ad una sirena esterna più due interne (appartamento + locale tecnico/lavanderia nel piano interrato dove risiedono tutti gli impianti), un combinatore telefonico GSM, n. 2 chiavi elettroniche posizionate all’esterno in corrispondenza delle 2 porte blindate ed eventualmente, se indispensabile, una tastiera con display per la gestione dei parzializzatori e/o scenari.
Infine le porgo alcuni quesiti:
1. Premesso che sono al corrente del fatto che i segnali elettrici devono transitare in percorsi differenti dai segnali audio/video e dati, nel mio caso specifico è possibile utilizzare lo stesso corrugato dove passano i cavi allarme per alimentare le motorizzazioni delle tapparelle?
2. Se, come mi auguro e spero, la risposta è affermativa i cavi elettrici che devono essere ancora predisposti per le tapparelle devono avere delle specifiche particolari (schermatura, guina, …) per la convivenza con i cavi d’allarme? O possono essere utilizzate delle comuni “cordine” della sezione richiesta dal produttore della motorizzazione?
3. Un cavo allarme (sezione 4×0,22 + 2×0,5) quanti sensori riesce a pilotare? O viceversa, con un solo cavo allarme riesco a collegare sia il sensore di apertura finestra magnetico che il sensore di movimento tapparella?
Spero sinceramente di non aver chiesto cose dell’altro mondo e mi auguro di riuscire, attraverso il suo aiuto, ad identificare un sistema che possa soddisfare tutte le mie richieste.
Purtroppo mi rendo conto che oggi giorno non è facile per chi non è direttamente coinvolto nel settore della sicurezza orientarsi nella giungla di proposte e sistemi reperibili sul mercato, le chiedo quindi di portare pazienza nei confronti di chi, come me, è un appassionato e installatore tecnologico nel settore informatico ed audio/video.
Grazie infinite per la pazienza e disponibilità
Luca
Buongiorno Luca
Mi sembra di capire che lei abbia le idee già abbastanza chiare e spero con le seguenti risposte di fugare anche gli ultimi dubbi.
1.+ 2. Sì, può utilizzare la stessa tubazione se il cavo è di Grado 4.
3. Un cavo allarme riesce a pilotare (nel senso di segnali di controllo) infiniti sensori: il problema è quanti ne riesce ad ALIMENTARE. Il collegamento del contatto in serie ad un sensore, ad esempio, è abbastanza usato per praticità, o spesso per necessità, in quanto non ci sono problemi di alimentazione (il contatto è un NC e quindi come tale “non consuma”) e la segnalazione di allarme comune memorizzata in centrale identifica comunque un’area precisa.
Quindi anche in questo caso la risposta è affermativa: se sono vicini e non ci sono problemi di cadute di tensione dovute alla lunghezza del cavo nella serie, può tranquillamente collegarli usando lo stesso cavo — chiaramente in caso di allarme non saprà quale dei due sensori sulla linea è scattato ma, come dicevamo, trattandosi di un contatto magnetico e di un roller non dovrebbe essere un grosso problema.
Mi permetto, anche se sono certo che avrà valutato bene la questione, di sottolineare l’importanza di una buona alimentazione per il suo impianto, così complesso e, come mi sembra di capire, con parecchi metri di cavo che corrono. Scelga una centrale che abbia un dimensionamento adeguato, oltre che dell’alimentatore, anche meccanico perché arriverà con un fascio di cavi non indifferente (sensori per le finestre, porte, chiavi, sirene…) e lavorare nello stretto non è mai piacevole.
Grazie e complimenti per l’impianto!
Mi aggancio a questa discussione per me molto azzeccata. Il sig. Mauro ha gia' risposto per i punti 1+2 dicendo che l'impianto puo' sfruttare i corrugati del preesistente impianto elettrico a patto il suo cavo sia di grado 4(io l'ho interpretato cosi'). E questa e' una considerazione tecnica. Ma io mi chiedevo se la legge prevede oppure no che i percorsi siano separati e nel caso io facessi un impianto con corrugati in comune, potrebbe essere che l'assicurazione mi crea dei problemi? Grazie lr
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