martedì 4 dicembre 2012

Il ladro di polli

Buona sera,
vorrei dotarmi di un sistema antifurto wireless e curiosando su internet ho raccolto una serie di informazioni utili a fare alcune considerazioni che volevo condividere, così da cogliere anche le sue osservazioni.
Premetto che non rientro nella categoria di quelli che, se non comprano “quello che costa di più” non si sentono tranquilli, ma neppure nella categoria di quelli che vanno a caccia del prodotto extremly low cost nello scaffale del negozio cinese.
Osservo che i sistemi delle marche più rinomate nello specifico campo dell’antintrusione, offrono prodotti a doppia frequenza con tutte le peculiarità tecniche all’ultimo grido con prezzi davvero alti per l’utente medio. D’accordo, la sicurezza non ha prezzo,…. ma non sempre!
Un mio amico che da poco ha fatto installare un impianto, mi ha detto: ” guarda se vuoi un impianto buono e stare tranquillo quei 2000-4000€ li devi spendere” e mi ha consigliato alcune marche.
Con un po’ di ansia, ho preso tre di queste marche e ho provato a fare due conti per la mia casa (abitazione indipendente medio-grande): kit entry level + modulo GSM + una sirena esterna + qualche sensore aggiuntivo + qualche telecomando = oltre 2500€, senza installazione e passa la paura.
In seguito, ho voluto approfondire le mie ricerche e ho trovato altre marche che, a livello mondiale nell’elettronica e sensoristica hanno una reputazione più che eccellente, che offrono sistemi ad una sola frequenza a prezzi decisamente più contenuti.
Quello che ora mi chiedo è: “ma se spendo tanto,…ma proprio tanto di più, sono ugualmente tanto, ma proprio tanto più al sicuro?” il forte dubbio serpeggia!
Per esempio, cosa mi offre la tanto costosa doppia frequenza? A meno di improbabili fastidiose interferenze mi sembra di capire che offre al sistema una possibilità in più di funzionare, nel caso in cui il male intenzionato vuole entrarmi in casa attrezzato con un trasmettitore che genera una portante su una delle due frequenze; ma se il ladro è così “professionale” da preoccuparsi di oscurare una frequenza, significa che è un ladro tecnologico, se è così allora è anche aggiornato e sa che una sola portante non è sufficiente per mettere fuori uso un sistema a doppia frequenza,…ergo, un ladro veramente attrezzatto, viene con due trasmettitori,…uno per ognuna delle due frequenze, diversamente sarebbe un “ladro di polli”, cioè di quei ladri che non cercano di certo l’istituto di credito o la villa di Berlusconi, per cui una, due o tre frequenze,….sempre ladro di polli è!
A questo punto penso che, per la mia abitazione che tra l’altro è anche un po’ isolata dal centro abitato, lontana da qualsiasi genere di ripetitore radio ed ha come servizi wireless solo il modem wi-fi e il cancello elettrico, un buon impianto ad una sola frequenza potrebbe essere sufficiente;… Allora, impianto a 433 o 868Mhz?
Vedo pubblicità che esaltano l’ultima banda di moda (868Mhz) come l’ultimo ritrovato per prestazioni eccezionali, immunità ai disturbi e azzeramento dei falsi allarmi e, guarda caso, costa di più dei sistemi a 433Mhz considerati praticamente obsoleti; ho come il sospetto che, a meno di situazioni particolarmente affollate di servizi wireless a 433Mhz o particolari necessità di penetrazione strutture murarie, in tutta questa euforia sull’ultima banda radio, ci sia molto fumo e poco arrosto; in altre parole, i costruttori devono seguire la liberalizzazione della nuova banda dedicata ai sistemi antintrusione, tanto vale cogliere l’attimo e pubblicizzare a oltranza l’ultimo ritrovato.
Non vorrei sembrare irriverente verso chi sostiene con entusiasmo gli ultimi ritrovati tecnologici, ma vorrei evitare, per principio, di spendere soldi per qualcosa che non mi serve,…abbiamo comprato tutti negli anni ottanta un videoregistratore con mille funzioni di modifica immagine, queste funzioni le abbiamo pagate tutte, compresa la famosa funzione mosaico,….gallina beccami se qualcuno l’ha mai usata.
In sostanza restando nel mono banda mi verrebbe da dire, estremizzando, meglio un sistema a 433Mhz di qualità (le buone marche le conosco per motivi di lavoro, non vado certo in base alla simpatia), che un sistema a 868Mhz comprato per due soldi sul motore cinese Alibaba,… e il ladro di polli è servito!
Cordiali saluti, Paolo

Buongiorno Paolo

Grazie per il suo contributo: e’ un ottimo esempio per tutti i lettori che la prima cosa da fare quando si vuole affrontare il problema antifurto non e’ il solo confronto dei prezzi, ma l’analisi del rischio e della propria necessita’ di sicurezza. Abbiamo più volte scritto in questo blog che un sistema di allarme realizzato con materiale scadente o installato male equivale ad uno spreco di soldi, pochi o tanti che siano. Parimenti, cercare di trasformare la vostra casa in una specie di caveau di banca da film di spionaggio, oltre che una missione impossibile sarà una spesa eccessiva e sovradimensionata (= uno spreco).

Sulla doppia frequenza: da un punto di vista tecnico, il punto debole dei sistemi via radio e’ quello di non poter verificare in tempo reale, come fanno i sistemi via cavo, il tentativo di sabotaggio (il cosiddetto taglio cavi). La doppia frequenza e’ la risposta, sia tecnica che commerciale, per ovviare a questo ostacolo e rappresenta un grado di sicurezza maggiore, soprattutto rispetto a quei prodotti che non hanno elevate prestazioni e che purtroppo hanno un po’ scalfito la fiducia nei sistemi wireless sia da parte dei professionisti che degli utenti. Un buon sistema radio con rilevazione della saturazione della banda (anti-jamming) funziona bene anche con una singola frequenza.

Sulla 868MHz: non e’ solo una moda, ma essendo l’ultima arrivata e’ sicuramente meglio in termini di prestazioni. Non tanto per la frequenza, quanto perché, come in tutti i prodotti di elettronica, l’evoluzione e’ rapida e gli ultimi arrivati hanno in genere meno problemi e maggiori prestazioni. In genere, ma non sempre….
Pensi ai telefoni cellulari: prendiamo come esempio due modelli di successo – il vecchio Nokia N95 e uno smartphone . Lo smartphone e’ iperperformante e grazie alle sue app fa un mucchio di cose. La batteria di ultima generazione e’ avanti anni luce rispetto a quella dell’N95, ma e’ cresciuto il consumo da parte del display; la trasmissione dati, la velocità  di trasmissione, il processore… tutto migliorato (e di molto) e singolarmente meno caro (mi riferisco al costo industriale). Ma se le serve un telefono con una batteria che duri una settimana e non un giorno, fa meglio a comprarsi un N95!

Quindi, come lei, nemmeno io sono un detrattore delle nuove tecnologie, anzi. Ma concordo pienamente con lei sulle conclusioni: meglio un buon sistema di qualità (433 o 868, non e’ qui la differenza) per le sue necessita’ di sicurezza che un prodotto alla moda con mille funzioni che a lei non servono.

3 commenti:

  1. Salve, vorrei spendere anche io due parole riguardo a questo post e ai sistemi di sicurezza. Lavoro da molti anni in questo campo e posso dire che concordo con quanto suddetto perchè, come poi nella maggior parte degli acquisti, prezzo più alto non è sempre e comunque sinonimo di garanzia e perfetta funzionalità. Fondamentale è invece la definizione degli obiettivi e l'individuazione delle proprie necessità in base alle quali scegliere il prodotto migliore e non più costoso.

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    1. Grazie per il suo contributo, Maurizio.
      L'idea di questo piccolo blog è proprio quella di aiutare chi si avvicina al mondo della sicurezza antifurto a fare una corretta analisi del rischio e non scegliere questa o quella marca.

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  2. Lavoro anche io nel campo della sicurezza, a una sola frequenza obiettivamente non è importante che sia 433 o 868, la doppia frequenza come già detto serve a rilevare i tentativi di sabotaggio, un ladro che viene con 2 trasmettitori a saturare entrambe le frequenze farebbe immediatamente scattare l'allarme in quanto è lecito pensare che sia un tentativo di sabotaggio, mentre con una sola frequenza potrebbe anche essere un temporaneo disturbo.

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