domenica 23 ottobre 2011

Antifurto via radio: doppia frequenza e jamming

Diversi lettori hanno posto domande sui sistemi antifurto via radio chiedendo di approfondire un aspetto tecnico (ma anche commerciale) che spesso viene presentato in abbinamento a questi prodotti, vale a dire le prestazioni di anti-jamming (anti-accecamento) e la doppia frequenza. Abbiamo già discusso in precedenza la questione doppia frequenza, ma cerchiamo di riassumere per chiarezza in un unico post cosa si intende e quale funzione svolgono queste caratteristiche.
La doppia frequenza significa che il sistema radio di trasmissione e ricezione degli allarmi avviene utilizzando due frequenze separate, ad esempio 433MHz e 866MHz. Vale a dire – semplificando al massimo – che nel caso in cui una delle frequenze non sia disponibile per la trasmissione (a causa di un’interferenza ambientale o deliberata), il sistema utilizza l’altra per comunicare allarmi tra i sensori e la centrale. La funzione di doppia frequenza serve a prevenire un tentativo di ‘jamming’, cioè di oscuramento della frequenza radio a mezzo di una portante più forte che impedisce la ricezione da parte della centrale.
Il jamming, spiegato banalmente, è come se un sensore per comunicare l’allarme parlasse con voce normale e qualcuno vicino alla centrale mettesse una musica a tutto volume, impedendo alla centrale di sentirlo.
Detto questo, le considerazioni in merito da fare sono due:

  1. le due frequenze sono sufficientemente distanti tra loro? Alcuni prodotti propongono sistemi con due frequenze molto vicine – che si oscurano facilmente con una sola portante generata da una singola apparecchiatura e quindi non sono molto utili… In questo caso più che di doppia frequenza si dovrebbe parlare di doppio canale perché la frequenza è la stessa (433MHz o 866MHz), ma si utilizzano due canali radio a distanza di qualche KHz per sdoppiare la trasmissione/ricezione. Il doppio canale in genere è utile ad evitare l’interferenza ambientale accidentale e quindi previene la mancata trasmissione dell’allarme causato da una momentanea indisponibilità radio, ma è abbastanza inutile contro i tentativi di jamming volontari.
  2. Una buona centrale via radio, posizionata in modo da essere difficilmente oscurabile, deve fare il suo dovere anche se ha una sola frequenza. La qualità e la corretta codifica della trasmissione sono sufficienti a garantire un perfetto funzionamento in singola frequenza — ma questo dipende dalla qualità del prodotto, non dal tipo di tecnologia utilizzata. 
La doppia frequenza è una ridondanza, per aggiungere sicurezza ove necessario (alto rischio, ambienti particolarmente perturbati da trasmissioni radio) ma è una modalità tecnica di funzionamento del sistema, una semplice caratteristica di come viene effettuata la trasmissione e niente di più.
 
Il dispositivo anti-jamming, detto anche anti-saturazione, è una funzione della centrale che rileva appunto la saturazione del canale radio e quindi genera un allarme manomissione. In pratica la radio che riceve, accorgendosi che la frequenza su cui sta ricevendo è totalmente indisponibile da una certa durata di tempo e valutando quindi l’impossibilità di ricevere allarmi dai sensori, interpreta la situazione come un tentativo di sabotaggio (il cosiddetto taglio cavi via etere, mutuando il concetto dagli impianti via filo) e segnala un allarme.
Per ulteriore chiarezza, sia la doppia frequenza che l’anti-jamming non hanno nulla a che fare con i falsi allarmi: proteggono il sistema dai tentativi di sabotaggio o dalle interferenze radio ambientali ma non influiscono in alcun modo sugli allarmi generati da dispositivi ‘esterni’ (altri radio-comandi, apri-cancelli e simili) che fanno scattare il vostro allarme. Di questi ne parliamo qui: falsi allarmi via radio codifica e disturbi.

9 commenti:

  1. Salve un tecnico mi ha invece detto che il sistema a doppia frequenza serve proprio per evitare falsi allarmi...... infatti se ad esempio c'è un segnale disturbante che trasmette es. a 433 Mhz e la centrale lavora solo su questa frequenza, c'è il rischio che si attivi così da generare un falso allarme... d'altro lato se la centrale lavora a doppia frequenza, nel caso esposto, non genererebbe un falso allarme in quanto si dovrebbe occupare anche la seconda frequenza (866Mhz) cosa improbabile..... tuttavia non mi è chiara un altra cosa e cioè perchè si vendono centrali a doppia frequenza associati a sensori ad una sola frequenze o al massimo sensori che danno la possibilità di trasmettere a una o l'altra ma difficilemte ad entrambe..... grazie tante

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    1. Mhhh, no, non e' proprio cosi'.
      Lo scopo della doppia frequenza e' assicurarsi che, nel caso una frequenza non sia disponibile, la trasmissione dell'allarme avvenga ugualmente.
      Se fosse come dice il suo tecnico sarebbe inutile in quanto, oscurando una frequenza, di fatto si impedirebbe di validare l'allarme.
      Il fatto che i sensori a singola frequenza siano associati a centrali a doppia frequenza e' indice che la centrale usa due canali (e non due frequenze) e quindi, in effetti, la descrizione e' impropria.

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    2. Scusi se sono "duro a capire" ma mi sta dicendo che non ha senso comprare una centrale a doppia frequenza (433/866Mhz) se poi i sensori trasmettono solo a 433 oppure (ma non entrambe) a 866Mhz?
      quindi tanto vale risparmiare (perchè la doppia frequenza se la fanno pagare) e comprarne una ad una sola frequenza, magari 866Mhz?

      grazie.

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  2. oggi addirittura ho parlato con un altro nel settore e mi hadetto che la doppia frequenza è usata momentaneamente perchè presto gli allarmi passeranno tutti a 866Mhz proprio perchè il 90% degli apparecchi radio funziona a 433Mhz e per evitare falsi allarmi i sistemi antifurto si stanno spostando tutti a 866Mhz.... ma visto che ci troviamo in una fase di tempo transitoria allora producono centraline con tutte e due le frequenze..fra un pò di tempo le centraline a solo 433Mhz saranno storia..può essere plausibile?? youuu c'è nessuno??????

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    1. La 433MHz e' la 'vecchia' frequenza data in concessione non esclusivo ai sistemi antifurto wireless. Poi, vista la congestione in essere, l'ETSI ha allocato anche la 866MHz, tecnicamente un po' più libera e facile da sfruttare e quindi parecchi costruttori si sono spostati.
      In effetti ora tutti usano la 866MHz, quindi di fatto l'osservazione e' plausibile, anche se in realtà la motivazione e' legata soprattutto alla disponibilità di radio industriali migliori e a minor costo.

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  3. GRazie per le risposte anche se devo dire che continuano a farmi confusione in quanto ogni persona che sento ha un parere diverso, tuttavia anche se non è sicuramente un dramma, [:-)] trovo conforto nel pensare che qualcuno mi dica realmente cosa ricercare di essenziale in un sistema di allarme.
    Quindi la domanda è:
    cosa bisogna ricercare in un sistema di allarme (non troppo costoso) che mi dia il minor numero di falsi allarmi e che sia dignitosamente sicuro?

    Grazie tante.

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    1. Un buon rapporto qualità/prezzo legato alle proprie esigenze di sicurezza: in genere dovrebbe essere quello che offre l'esperienza e la conoscenza tecnica di un installatore professionista - consigliare il prodotto migliore in termini di affidabilità e prezzo adatto per la sua tipologia di impianto necessitá di sicurezza.
      Niente di più, ma neanche niente di meno.

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  4. ok capisco che non vuole sbilanciarsi ma ci sarà qualcosa di essenziale che occorre avere in un sistema di allarme.... tuttavia navigando ho notato qualcuno che ha scritto un pò di più di qualche punto essenziale vediamo se c'è un senso:


    Sistema a Doppia frequenza di funzionamento
    Antiscanner di controllo veloce (almeno ogni 20 sec.)
    Codici di attivazione sia da tastiera wireless o da telecomando molto lungo (almeno 40 bit o maggiore) e la modalità random
    Controllo accecamento di ambedue le frequenze con allarme in caso di controllo positivo (anti-jamming)
    La centralina deve anche avere la possibilità di attivarsi o con l'utilizzo della sirena o con allarme silenzioso.
    Supervisione da parte della centrale dei vari componenti dell'impianto (esistenza in vita, controllo pile, ecc) questo si traduce in effetti in una comunicazione bidirezionale
    Durata delle pile normali alcaline da 3 a 5 anni (evitare sistemi con pile a lithio che costano un botto)
    Controllo in fase di attivazione impianto se qualche infisso è rimasto aperto
    progettare la posizione, il numero e il tipo di sensori..... spesso capita di lasciare la casa per qualche ora e se ho solo i sensori alle persiane ma voglio la casa protetta dall'allarme devo per forza chiudere tutte le persiane, un buon sistema dovrebbe essere progettato anche per evitare questa scomodità. altra buona progettazione sarebbe quella che evita la sensazione di essere prigionieri in casa data dalla presenza di sensori volumetrici (es. se di notte voglio andare in cucina a bere un bicchiere d'acqua non è bello poterlo fare solo dopo aver disattivato l'allarme per via dei dispositivi volumetrici)
    Autonomia dell'impianto a seguito di un sabotaggio sulla 220 almeno 3 settimane
    I sensori perimetrali (per porte o finestre) devono avere integrata oltre alla tecnologia a campo magnetico (apertura infisso) anche una tecnologia che ci difenda dallo scasso o ruttura vetri (martelletto meccanico o capsula piezodinamica) meglio quest'ultima
    Un sistema basato su questo tipo di sensori ci permette di attivare l'impianto anche la notte mentre siamo in casa. (l'allarme scatta quando i ladri ancora sono fuori) un sistema basato solo sui sensori volumetrici li fa prima entrare e poi scatta.
    E' indispensabile un combinatore telefonico modello GSM e non pstn con possibilità di interagire a distanza con il sistema (attivare/disattivare ecc)
    Sirena interna se si abita in villetta a schiera o palazzo la sirena da esterno è sempre preferibile installarla se si abita in ville isolate o ai primi piani di palazzi in quanto anche se è facilmente sabotabile fà da deterrente e se viene distaccata dal muro manda in allarme il sistema che inizia a suonare a telefonare mentre i ladri ancora non sono entrati
    non guasta un sensore fumo/gas
    il sistema deve essere facile da armare e disarmare (telecomando o e anche chiavi elettroniche)

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