Riporto questa notizia, pubblicata su SecSolution, che denota una inversione di tendenza rispetto a quanto fino ad oggi visto e sentito in materia di videosorveglianza delle aziende e dei luoghi di lavoro.
Videosorveglianza in azienda e licenziamento, una sentenza interessante della Cassazione
Qualche consiglio pratico, utile e di facile interpretazione a chi vuole acquistare un sistema antifurto per la propria casa e non sa come orientarsi. Domande e Risposte che Vi possono aiutare nella scelta migliore per il Vostro impianto antifurto.
sabato 28 maggio 2011
lunedì 23 maggio 2011
Protezione perimetrale e terrorismo psicologico
Non so se sia il termine esatto, ma io lo chiamo Terrorismo Psicologico: si tratta della tecnica usata da molti ‘venditori’ di sicurezza di portare con sè ritagli di articoli di giornale, narrazioni di fatti (forse) accaduti ed altre leggende metropolitane per incutere nel malcapitato potenziale Cliente la paura che i ladri siano già pronti a sferrare l’attacco — è solo questione di tempo, stanno per arrivare. Ma non basta. Non solo arriveranno presto (prima degli alieni e in tempo per la fine del mondo nel 2012), ma arriveranno anche la notte, mentre state dormendo e, se siete fortunati, vi narcotizzeranno e vi risveglierete con la casa svuotata — se andrà male, vi sveglieranno per chiedervi dove tenete la cassaforte e passerete un brutto quarto d’ora (o anche un paio di ore…).
Certo, i furti esistono veramente: gli ultimi dati statistici in mio possesso parlano di una media sul territorio Italiano di circa 400 furti ogni 100mila abitanti — anche se questo dato è da prendere con le molle perché sappiamo che non tutti i furti vengono denunciati. La probabilità, dati alla mano, non è neanche così bassa (1 su 250), ma dobbiamo tenere conto che in queste cifre ci sono anche negozi, magazzini, aziende, etc.
Quindi ? Quindi è vero: la sicurezza è importante e proteggere la Vostra casa, la Vostra famiglia ed i Vostri beni merita la dovuta attenzione. I furti esistono ed il rischio è reale. Ma non trasformate la Vostra abitazione in una prigione con inferriate a tutte le finestre e sistemi da attivare e disattivare come nel caveaux della Banca d’Italia. Primo, perché ci dovete vivere dentro; secondo perché non è assolutamente necessario.
Per esempio, Vi sembrerà banale, ma una delle cose più importanti da fare se avete una casetta isolata o un terrazzo facilmente accessibile è creare una situazione di pre-allarme. Fate collegare i sensori perimetrali a delle luci: tutte le centrali hanno dei relè che possono comandare un semplice interruttore che comanda le luci del giardino o sul terrazzo. Illuminare l’area protetta significa spaventare l’eventuale intruso prima che sia entrato ed attirare l’eventuale attenzione di vicini o passanti. Inoltre, il buio e l’effetto sorpresa sono i migliori alleati dei ladri: una luce accesa unita ad una segnalazione acustica interna (che, Vi garantisco, nel silenzio della notte si sente benissimo) saranno sufficienti per fare da deterrente all’intrusione e per svegliarVi senza scatenare il panico di un allarme generale.
Il collegamento alle luci esterne è un’operazione semplice, poco costosa (se avete modo di fare la predisposizione del cavo è un lavoro di pochi minuti) e molto efficace.
Il collegamento alle luci esterne è un’operazione semplice, poco costosa (se avete modo di fare la predisposizione del cavo è un lavoro di pochi minuti) e molto efficace.
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mercoledì 4 maggio 2011
Telecamere videosorveglianza nel condominio
Un lettore ci chiede:
Per quanto riguarda la privacy, devi provvedere all’installazione di cartelli che segnalino la presenza di telecamere (Area Videosorvegliata) come descritto nel sito del Garante Privacy.
Viste le finalità di protezione da furti e quindi sicurezza dei condomini, sarebbe ipotizzabile la sola registrazione delle immagini, non visionabili da NESSUNO, se non dalle Forze dell’Ordine in caso di denuncia o richiesta delle autorità di Pubblica Sicurezza, a tutela della privacy dei condomini. Registrazione effettuata ovviamente in digitale ed automaticamente cancellata (o sovrascritta) scaduti i termini previsti dalla legge.
Mi è stato chiesto un preventivo per installare delle telecamere all’interno dell’ingresso di un condominio ovviamente per acquisire immagini nel caso si dovessero verificare furti. Mi hanno risposto che la cosa è già al vaglio del condominio, ma in questo caso trattandosi di materia che esula dalle solite spese condominiali da affrontare, basta che un solo condomino non dia il consenso per impedire l’installazione? Grazie come sempre.
La materia in merito è ancora molto confusa. Non solo non è chiaro se e come si possa fare — soprattutto alla luce del D.Lgs. 196 sulla privacy, ma è anche incerta la questione di quale sia la maggioranza condominiale che debba approvare la delibera.Premesso questo, ti posso fornire la mia analisi della situazione: per quanto riguarda la maggioranza assembleare temo che sia necessaria l’unanimità, MA è l’Amministratore del Condominio – sicuramente più esperto di me in materia, che ha il potere di decidere in merito. Quindi, qualora il Condominio approvi l’installazione, se la decisione dovesse essere impugnata perché presa da una maggioranza non sufficiente, è loro la responsabilità di risponderne nelle dovute sedi per cui tu, in veste di installatore ti attieni a quanto ti è stato richiesto.
Per quanto riguarda la privacy, devi provvedere all’installazione di cartelli che segnalino la presenza di telecamere (Area Videosorvegliata) come descritto nel sito del Garante Privacy.
Viste le finalità di protezione da furti e quindi sicurezza dei condomini, sarebbe ipotizzabile la sola registrazione delle immagini, non visionabili da NESSUNO, se non dalle Forze dell’Ordine in caso di denuncia o richiesta delle autorità di Pubblica Sicurezza, a tutela della privacy dei condomini. Registrazione effettuata ovviamente in digitale ed automaticamente cancellata (o sovrascritta) scaduti i termini previsti dalla legge.
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