domenica 28 febbraio 2010

L'importanza della predisposizione per l'antifurto

Se state pensando ai lavori da fare per ristrutturare la vostra casa, forse è giunto il momento di pensare alla predisposizione dell'antifurto. Qualche tubo in più posato durante i lavori per l'impianto elettrico possono, subito o quando deciderete di installare un sistema di allarme, farvi risparmiare soldi e risolvervi molti problemi tecnici. Vediamo perché: molto schematicamente, un sistema antifurto è composto di una centrale, delle periferiche di ingresso (i sensori volumetrici ed i contatti magnetici), delle periferiche di uscita (la sirena ed il combinatore telefonico) e di uno o più dispositivi di comando (tastiera, chiave elettronica o telecomando). Ricordiamo che ci sono tre tipologie di impianto antifurto: con i fili (anche detto filare), senza fili (anche detto via radio o wireless) e misto (filare + via radio).
Per i sistemi filari, fare la predisposizione dell'impianto equivale a fare posare i tubi per il passaggio dei cavi per il collegamento dei componenti alla centrale e/o del combinatore telefonico, se presente. Il tipo di cavo da utilizzare è indicato nella documentazione del prodotto ma, tipicamente, si utilizza cavo schermato anti-fiamma 4x0.22+2x0.50 quindi non molto grande. Se non potete stendere tubi potete utilizzare una canalina esterna ma, importante!, ricordate sempre che nei tubi dove passano cavi della corrente elettrica (per Legge) non devono passare altri cavi se non certificati da un elettricista abilitato - e comunque devono essere cavi con schermatura speciale.
Per i sistemi via radio non è necessaria predisposizione. Comodo, ma... i sistemi wireless costano di più, non possono sfruttare tutte le tecnologie per problemi di consumo e hanno un costo di manenimento legato alla sostituzione periodica delle batterie.
Per i sistemi misti filare+via radio valgono le considerazioni di cui sopra, con l'aggiunta che sostanzialmente potete prendere i pregi di entrambe i sistemi e scartarne i difetti. Le centrali che supportano sia sensori cablati che senza filo Vi permettono di effettuare un'installazione semplice sia dove c'è la predisposizione (il tubo), sia dove la stesura del cavo rappresenta un problema.
Dove dovete predisporre i tubi?

* dalla/e porta/e di ingresso a dove installerete la centrale (nel ripostiglio, ad esempio) per gli attivatori (chiave elettronica o tastiera) + contatto magnetico di apertura
* dalle finestre (o porte-finestra) se sono accessibili dall'esterno alla centrale (ottimo per contatti magnetici che costano poco e vi proteggono anche quando siete in casa)
* dalla centrale al balcone (o all'esterno) per la sirena
* dalle stanze dove volete mettere dei sensori alla centrale
* IMPORTANTE: ricordatevi di portare la LINEA TELEFONICA alla centrale - vi servirà per il collegamento del combinatore telefonico

Quanto sopra è una breve e sintetica introduzione alla predisposizione per l’antifurto scritta in collaborazione con gli amici di convivendo.net: se desiderate approfondire l’argomento della ristrutturazione della vostra casa, potete trovare maggiori dettagli e fare domande (o commenti) anche nel sito www.convivendo.net e scaricare gratuitamente un e-book per principianti alle prese con i problemi di ristrutturare casa.

venerdì 12 febbraio 2010

Nasce una nuova rivista specializzata per la sicurezza

Per tutti coloro che ci chiedono di approfondire in modo un po' più tecnico gli argomenti di questo blog, segnaliamo - come abbiamo già fatto per altre testate - la nascita di una nuova rivista di sicurezza antifurto e TVCC (ma non solo). Al grido di why be normal? si è presentata al pubblico e alla stampa l’effervescente squadra di A&S Italy: una rivista che nasce oggi, ma con vent’anni di esperienza nell’editoria specializzata in security.

per maggiori informazioni:
Nasce A&S Italy, il brand globale della security con l’anima italiana
Sito ufficiale A&S Italy

mercoledì 10 febbraio 2010

Da dove partire per proteggere il giardino

Riceviamo da un lettore questa domanda:

Sto costruendo una nuova casa e sono stati passati tutti i tubi per un collegamento filare.
Tuttavia, in giardino mi sarebbe piaciuto realizzare (anche successivamente) una barriera.
Adesso la domanda che ti pongo è la solita? Cosa mi consigli?
Alcuni Amici miei hanno consigliato una marca, tuttavia girando su internet leggo pareri discordanti.
Dovendo creare un buon sistema di allarme, da che basi mi consiglieresti di partire?

La scelta più importante da fare per una protezione del giardino è quella di un buon installatore che ti monti e ti fornisca la necessaria manutenzione per le tue barriere da esterno (o quello che deciderai di usare).
La protezione perimetrale non è facile da realizzare e non dipende solo dalla buona qualità del prodotto: un ottimo prodotto installato male inevitabilmente darà risultati disastrosi con ripetuti falsi allarmi (o peggio ancora, alarmi persi !) ed alla fine ti costringerà a disabilitare la funzione.
Capisco la tua necessità di voler sapere se esiste un prodotto migliore di un altro, ma onestamente qualunque risposta in merito sarebbe di poco aiuto. E' molto importante valutare soprattutto come un prodotto si adatta alla tua particolare configurazione ambientale: ci sono alberi? ci sono cespugli? ci sono animali che circolano liberamente? se sì, di che taglia? è una zona ventosa? d'inverno c'è spesso la nebbia?... e avanti così con altre cento domande. E non esiste un prodotto perfetto: alcuni vanno meglio in alcune situazioni, altri in altre.
Un installatore che ti offre un contratto di manutenzione ti porterà di sicuro un prodotto di buona qualità: è contro il suo interesse dover correre a fare la verifica o l'assistenza (senza compenso!) ogni volta che c'è un falso allarme. Conosce pregi e difetti dei componenti che installa e sa benissimo che un sistema che poi dà problemi è una cattiva pubblicità, oltre che un costo, soprattutto per lui e per la sua azienda.
Inoltre la protezione esterna si può effettuare in diversi modi: con dei sensori da esterno (infrarosso o doppia tecnologia), con delle barriere infrarosso attivo, con delle barriere a microonda, proteggendo il perimetro, proteggendo i passaggi, creando delle trappole... se non hai ancora risposte a queste domande, risposte che ti può dare un installatore solo dopo un sopralluogo, chiedersi quale prodotto installare (e poi, ancora, di quale marca) è un po' come mettere il carro davanti ai buoi...

Giusto per confermare quanto sopra, i pareri discordanti che hai letto in giro sul prodotto consigliato dai tuoi amici non sono altro che la conferma che, se installato bene ed in particolari condizioni, il prodotto funziona. Se installato male o a protezione di aree non idonee, lo stesso prodotto non funziona.

Spero di essere riuscito a darti una base da cui partire e su cui riflettere e resto a tua disposizione se vorrei fare altre domande.

martedì 9 febbraio 2010

Le onde emesse dai sistemi antifurto senza fili sono dannose?

Riceviamo da un lettore questa domanda:
vorrei sapere se le onde emesse dalla centralina e dai sensori sono dannose per le salute
Premesso che non sono un medico, direi proprio di no.
Innanzitutto i sistemi senza filo operano su frequenze radio e con modalità di trasmissione approvate dall’ETSI e vagliate dai maggiori organi competenti in materia di salute pubblica. Inoltre la trasmissione radio non è continua, quindi l’esposizione è minima e molto ridotta nel tempo: un sensore invia un pacchetto dati solo quando rileva un allarme (o un passaggio se l’impianto è disattivo). La potenza è molto bassa (siamo nel campo dei cosiddetti LPD, LOW POWER DEVICES, ovvero apparati di bassa potenza o SRD Short Range Devices, apparati a breve raggio - e quindi parliamo di potenza massima di 10 milliwatt) ed il tempo di trasmissione è brevissimo. Nella maggior parte dei casi (impianti monodirezionali) la centrale non trasmette proprio in quanto non comunica con i sensori ma solo con gli avvisatori di allarme (la sirena) e tutto il lavoro che svolge è in ricezione.
Per quanto mi risulta, non esiste nessun caso di esposizione dannosa non solo per i sistemi di allarme, ma per l’intera categoria degli LPD/SRD.
Quindi, per fare un esempio, sia in termini di esposizione che di potenza non siamo neanche lontanamente vicini ad un campo come quello di un wi-fi o dei trasmettitori per telefoni cellulari.