sabato 22 maggio 2010

Installare e certificare allarme wireless

Riceviamo da un lettore:
Ho una ditta individuale, sono soltanto io, ed installo principalmente impianti di allarme wireless. Volevo chiederle se la Legge mi obbliga a rilasciare al cliente delle certificazioni particolari, come ad esempio quella di cui al DM 37/08 (cosa che peraltro non sarei in grado di emettere) oppure è obbligatorio solo nel caso in cui si effettuino installazioni di una certa tipologia. Le chiedo questo perchè un probabile cliente mi ha chiesto se sono in grado di rilasciarla avendone lui sentito parlare, facendo riferimento ad una certificazione di lavoro eseguito secondo la "regola dell'Arte".
Ribadisco la premessa che, non essendo un avvocato, il mio parere è personale, ma con piacere Le rispondo per cercare di fare ulteriore chiarezza: il DM 37/08 ha sancito l'abrogazione della legge 46/90, dettando le nuove regole per l'installazione degli impianti elettrici e di altri tipi specificati nell'oggetto del DM. Stiamo quindi parlando di una legge la cui osservanza, come tale, è obbligatoria. Quindi, in sintesi, se la tipologia dell'impianto è tra quelle descritte nel campo di applicazione credo che non ci siano dubbi sull'obbligo di rilasciare la dichiarazione di conformità secondo quanto prescritto nel DM 37/08.
La 'Regola dell'Arte' è un principio simile, almeno nello spirito, a quello che nel nostro Codice Civile si chiama 'la diligenza del buon padre di famiglia'. Siccome sarebbe impossibile descrivere minuziosamente cosa si può fare (e cosa non si può o deve fare), la legge prevede che in termini generali si debba agire come farebbe un buon padre di famiglia - vale a dire con buon senso e responsabilità. Non sono rari i casi in cui il giudice ha riconosciuto tale diligenza in caso di violazione di clausole contrattuali, riconoscendo quindi anche il merito di aver comunque cercato di fare tutto ciò che era possibile per adempiere correttamente.
Questo principio è stato adottato anche dalle Corporazioni che definivano 'la regola dell'Arte' l'insieme delle tecniche corrette per eseguire i lavori. Il nostro sistema legale ha ereditato il medesimo spirito nel definire che «Nell'adempimento delle obbligazioni inerenti all'esercizio di un'attività professionale la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell'attività esercitata (...) e il prestatore d'opera è tenuto a procedere all'esecuzione dell'opera secondo le condizioni stabilite dal contratto e a regola d'arte». E quando esiste uno standard tecnico (ad esempio una norma ISO, CEI, UNI, etc.) tale norma è la Regola dell'Arte per definizione. Anche nel DM (art. 5 comma 3 e art 6 comma 1) è esplicitamente affermato che gli impianti ed i progetti eseguiti secondo le norme vigenti sono considerati a regola d'arte.
Quindi : la regola dell'arte è 'come' viene effettuato il lavoro e il DM stabilisce per legge che bisogna seguire la regola dell'arte e rilasciare obbligatoriamente la certificazione e quali sono i requisiti per progettare e certificare. Dunque: se l'impianto d'allarme è collegato alla rete elettrica la certificazione (per la parte elettrica) è OBBLIGATORIA. Se invece parliamo della parte 'allarme' da un punto di vista prestazionale, la norma di impianto (e di prodotto) è VOLONTARIA. Questo non significa che non debba essere osservata ma, in caso di contenzioso, dovrà dimostrare ad un giudice (e credo non sia facile) che la SUA regola dell'arte - cioè i princìpi che Lei ha seguito - sono equivalenti o migliori della norma.

giovedì 20 maggio 2010

Sistema di allarme efficiente per garage

Riceviamo da un lettore:
Salve, pochi giorni fa hanno tentato di forzarmi la saracinesca del mio garage .
Ho pertanto ora più che mai intenzione di inserire un sistema di allarme efficiente che disorienti i malviventi .
Avevo pensato ad una sistema di allarme non disattivabile dai ladri ( magari con un colpo di mazza), non visibile dall’esterno ma che allo stesso tempo garantisca tanto rumore in caso di scasso o di ingresso nel garage e luce all’interno dello stesso, magari ad intermittenza in modo da poter far notare dall’esterno la situazione di pericolo .
Attualmente ho una saracinesca anti taglio, con motorino e una campana applicata a terra .
Cosa mi consiglia ???
Credo che per il suo caso la soluzione migliore sia una centrale monozona con sirena incorporata e flash. Questo tipo di sistemi di allarme compatti sono un perfetto rapporto qualità/prezzo per piccoli locali come garage e cantine e possono essere collegati ad un semplice contatto magnetico di apertura (posto sulla saracinesca) o ad un sensore volumetrico infrarosso passivo all’interno del garage — o ad entrambi per maggiore sicurezza.
Le centrali monozona compatte sono dotate di sirena simile a quella da esterno e flash lampeggiante e, volendo, può collegare l’uscita dell’allarme con un relè per l’accensione delle luci. Essendo installata all’interno non è disattivabile “con un colpo di mazza”, anche se la presenza di un lampeggiante supplementare esterno svolge funzione deterrente e potrebbe tenere lontano un ipotetico scassinatore prima che faccia un danno alla saracinesca.

domenica 2 maggio 2010

Installare un impianto d’allarme wireless

Riceviamo da un lettore:
Ho la necessità di installare un impianto d’allarme nella mia casa. Siccome sono un appassionato del fai-da-te sono intenzionato ad acquistare via internet il materiale ed effettuare il montaggio in proprio. Cosa ne pensa? Potrebbe consigliarmi quali caratteristiche deve avere un buon allarme wireless? Grazie
Il primo consiglio che le posso dare è quello di analizzare bene cosa e dove deve proteggere la sua casa. All’interno di questo blog troverà altri articoli che illustrano in maggior dettaglio argomenti come la parzializzazione (se vuole utilizzare l’allarme anche quando è in casa, la notte), la protezione del perimetro, i dispositivi di attivazione (che nel caso del senza fili sono tipicamente la tastiera od il telecomando), ed altri ancora — se vuole può utilizzare il link in alto nella pagina INDICE PER ARGOMENTO .
Cerchi di fare una buona analisi del rischio, stabilendo dove posizionare i sensori in modo che diano la massima copertura desiderata ed installi la centrale in un posto mediamente equidistante dalle periferiche per garantire una buona comunicazione. Si ricordi anche che la centrale deve comunque essere di difficile accesso e debitamente protetta da almeno un paio di sensori.
Faccia anche una prova di portata prima di fissare i componenti al muro: prima li programma per fare l’apprendimento dei codici da parte della centrale, poi li posiziona provvisoriamente dove idealmente dovrebbero essere installati, ed infine verifica che ci sia l’adeguata copertura radio soprattutto di tastiere/telecomandi e sirene che in genere sono gli elementi che possono dare più problemi.
Per quanto riguarda invece il materiale, la qualità nel wireless è particolarmente importante perché, oltre alle prestazioni del lato sicurezza ci sono anche quelle della radio: dal momento che ha deciso di installare l’impianto da solo, si affidi al consiglio di un distributore di sicurezza qualificato e comunque verifichi assolutamente di acquistare materiale con la debita certificazione: ovviamente CE, meglio se conforme anche alla normativa CEI 79-16 (o suo equivalente europeo EN50131), meglio ancora se con il marchio IMQ.
Legga molto bene le istruzioni e… buon lavoro! Non sarà facilissimo, ma sicuramente la sua passione per il fai-da-te l’aiuterà a superare le piccole problematiche installative del senza filo. Ricordi solo una cosa, last but not least, come dicono gli inglesi: la buona riuscita di una installazione di un impianto di allarme non è solo il frutto di sapere montare e programmare adeguatamente i prodotti. Proteggere la sua casa significa individuare i punti deboli, fare una buona analisi del rischio e decidere di conseguenza come e con quale tecnologia risolvere il problema. E fare sempre la necessaria manutenzione dell’impianto: piccoli ma importanti dettagli che le serviranno per dare affidabilità al sistema d’allarme e sicurezza per lei e la sua famiglia.
… e se avrà ancora bisogno di qualche consiglio ci scriva: sarà un piacere per noi aiutarla !

mercoledì 28 aprile 2010

Installare un antifurto senza fili e senza falsi allarmi

Riceviamo da una lettrice questo quesito:
Volevo chiederle un consiglio per il mio caso; ho un appartamento di 100mq in cui vorrei installare un antifurto senza fili che vada a coprirmi anche terrazzo di circa 150 mq adiacente all’appartamento e garage sottostante della stessa ampiezza, evitando che scatti però al solo passaggio di un animale. Inoltre, volevo sapere se mi può consigliare per l’acquisto di un prodotto con un buon rapporto qualità-prezzo o almeno il costo di un prodotto come da lei descritto. In particolare, può indicarmi la potenza approssimativa che deve avere la centralina affinchè il segnale non venga interrotto dalle porte in ferro che sono a protezione delle finestre. in attesa di una sua risposta cordiali saluti
Per quanto riguarda il passaggio di animali, è sufficiente che scelga dei sensori da esterno adatti per quel tipo di protezione: sicuramente il suo installatore di fiducia La saprà consigliare in merito e troverà una soluzione adeguata in base alla disposizione delle porte e delle finestre che danno sul terrazzo (barriere, sensori volumetrici o protezione con contatti per l’apertura). Un buon impianto deve fornirLe la sicurezza richiesta in base all’area che Lei desidera proteggere e quindi solo da questo fattore può dipendere la scelta della tecnologia da utilizzare.
Per quanto riguarda invece la “potenza” della centrale via radio non ci sono requisiti particolari: l’intensità del segnale radio è stabilita dalla normativa e come tale non possono esserci centrali più “potenti” di altre. In fase di installazione si dovrà effettuare una prova di copertura radio e verificare che i sensori non siano schermati dalle porte in ferro. Se così fosse, l’installatore dovrà provvedere a spostare la centrale in un posto più vicino o meno disturbato, oppure installare un ripetitore del segnale radio che permetta alla centrale di funzionare correttamente.
Infine per quanto riguarda il costo bisogna fare i conti con il numero (ed il tipo) di sensori necessari: volendo fornire una stima molto approssimativa e spannometrica basata sulla sola metratura del suo appartamento credo che la spesa minima possa aggirarsi intorno ai 1500 / 2000 euro fino ad un massimo di 2500 / 3000 se dovesse utilizzare sensori particolari per l’esterno — ma prenda questa mia valutazione con beneficio d’inventario perché non so quante porte, finestre ed ingressi deve proteggere.
Spero di avere risposto e ricambio i Suoi saluti,
Mauro

mercoledì 7 aprile 2010

Falsi allarmi provocati dai sensori esterni

Riceviamo da un lettore questa domanda:
Falsi allarmi provocati dai sensori Pir esterni:ne so qualcosa e sono un dramma per la mia tranquillità.Ho un rustico in collina dove non ci abito,ambiente molto difficile: alberi che si agitano col vento,volatili,animali vari.Quando si verificano giornate di sole ventose,il continuo alternarsi di vampate d’aria piu o meno calda unito al movimento delle piante mi provoca una raffica di falsi allarmi tanto sui sensori via filo,che quelli via radio,nonostante siano modelli appositamente studiati per questo ambiente.Ho provato a spostarli infinite volte in zone più ombreggiate,a schermarli,a ridurne il raggio di azione( a scapito anche dell’efficacia)..tutto inutile,sono solo riuscito a ridurre i falsi allarmi,ma quasi ogni giorno almeno una volta il dilemma: Ladri o la solita storia?
Capisco e condivido la sua frustrazione per una situazione che, come abbiamo avuto modo di segnalare più volte, rappresenta sempre una criticità nei sistemi antifurto. La protezione esterna, soprattutto se perimetrale, presenta sempre delle problematiche non indifferenti in zone perturbate come quella che ci descrive.
Ci sembra di capire che lei ha scelto dei sensori volumetrici da esterno – infrarosso in quanto leggiamo che sono sensibili al movimento dell’aria calda, o doppia tecnologia. Ridurre il raggio d’azione o schermarli in effetti non fa altro che diminuirne l’efficacia e non credo sia una valida alternativa. Proviamo a pescare nel cilindro delle soluzioni: i falsi allarmi provengono da tutto il perimetro o c’è solo uno o due lati ‘deboli’? Proteggere i varchi (porte, finestre) con delle barriere infrarosso attivo che si montano sugli infissi e sono immuni dai movimenti degli alberi e delle correnti di aria calda può essere una soluzione? Nei casi più disperati può ricorrere a dei sensori infrarosso a tenda montati all’interno delle finestre? Credo che in un caso come il suo si debba trovare un compromesso tra la protezione ‘esterna’ nel senso di area (giardino ad esempio) in campo aperto e protezione perimetrale (la protezione dall’intrusione in casa). Ci faccia avere qualche dettaglio in più, magari specificando esattamente l’area che le crea problemi ed eventualmente se ritiene che una soluzione più vicina ai muri di casa possa essere accettabile e vediamo insieme di trovare una risposta al suo, purtroppo reale, dilemma.